Ha preso il via questa mattina, poco prima delle 8, la demolizione della ciminiera centrale delle exFerriere, rinviata più volte nei giorni scorsi a causa del forte vento. Gli operai della General Smontaggi per demolire la ciminiera sono partiti dall’alto verso il basso, mattone per mattone, utilizzando una grossa pinza idraulica sostenuta da un gru.
Imperia: al via la demolizione della ciminiera centrale delle ex Ferriere
Sul posto, oltre ai tecnici e alla Polizia Locale, anche il Sindaco Claudio Scajola e il vicesindaco Giuseppe Fossati. Tanti i curiosi, e i nostalgici, che hanno immortalato le ultime immagini della ciminiera che, lo ricordiamo, faceva parte di un sito siderurgico operativo a Imperia nel 1900. Le ciminiere hanno lavorato dal 1918 al 1930, 12 anni. La ciminiera centrale è la più “recente”, eretta nel 1925.
La demolizione, molto controversa e disposta per motivi di sicurezza, e contestata da una parte della cittadinanza con una raccolta firme e un esposto in Procura, rientra nell’ambito delprogetto di riqualificazione delle ex Ferriere, fortemente discusso, che prevede la realizzazione di due diversi stabili, da parte del gruppo Dimar, dove sorgeranno, nel primo, un centro commerciale (con marchio Mercatò) e due ristoranti, e, nel secondo, due ristoranti di catene indipendenti. A cura della società Prima Srl, riconducibile all’imprenditore imperiese Gianfranco Navone (che ne è il presidente), è stato presentato dalla Porta del Mare Srl, società del Gruppo Colussi, proprietaria dell’area.
Con la demolizione della ciminiera, andranno anche riscritte le carte nautiche costiere. Il pilone centrale, infatti, era riconosciuto come uno dei punti cospicui per orientare le imbarcazioni e consentire i rilevamenti.
Claudio Scajola
“Fa tristezza. Però d’altra parte bisogna sempre guardare avanti, mai piangere sul passato. Andare avanti e fare meglio. Molte volte le scelte che si fanno sono anche scelte difficili e che non si vorrebbero prendere.
Questo è il modo per cui troppo spesso non si fa nulla, perché non si vuole decidere. Quando ci sono delle cose che ti danno dispiacere , che ti danno anche un po’ di tristezza, cercati un pensiero bello. Cercando un pensiero bello, uno nasconde e cerca di dimenticare il pensiero brutto.
Il pensiero bello sarà quello di andare a vedere quello che diventerà questa zona degradata. Perdiamo una ciminiera, avremmo preferito averne tre invece che due sole. Avremmo però una zona molto degradata e abbandonata, che unisce Porto Maurizio a Oneglia, che invece sarà una buona zona di sviluppo, con un parco grosso, con delle attività produttive, che daranno lavoro.
Guardiamo il positivo. D’altra parte nella vita, credo che si vada avanti soltanto se si guarda al positivo e ci si dimentica delle cose brutte. Altrimenti, con i tempi che viviamo correremo il rischio di andare indietro”.