È stata convocata la Conferenza dei Servizi avente ad oggetto la riqualificazione del Mercato Coperto Andrea Doria di Oneglia. L’intervento rientra nell’ambito dell’attuazione di progetti selezionati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione InvestItalia. La proposta progettuale della città di Imperia, denominata “Imperia città dell’Olio e della Dieta Mediterranea – Recupero e valorizzazione del mercato comunale A. Doria”, è stata approvata e figura nella graduatoria finale.
Imperia: Mercato Coperto di Oneglia, ecco il progetto definitivo
A seguito dell’approvazione della proposta progettuale da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri Struttura di Missione InvestItalia, il Comune di Imperia ha quindi convocato la Conferenza dei Servizi decisoria invitando tutti gli Enti e le Amministrazioni che per legge devono intervenire nel procedimento per il rilascio di pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso, tra gli altri il Ministero per i beni e le attività culturali, Soprintendenza delle Belle Arti, il Ministero della Cultura Segretariato regionale per la Liguria, il Comando dei Vigili del Fuoco e l’Asl 1 Imperiese.
Tutti i soggetti hanno tempo fino al 28 marzo per rendere le proprie determinazioni relative alla decisione oggetto della Conferenza.
Mercato Coperto di Oneglia: ecco il progetto
Descrizione architettonica e funzionale
“Il progetto è costituito da diversi interventi volti alla complessiva ridefinizione delle aree e dell’edificio al fine di realizzare un completo e funzionale sistema di servizi commerciali e sociali per il quartiere centro di Oneglia.
Il progetto può essere sinteticamente suddiviso in diversi ambiti di interventi:
– riqualificazione degli spazi esterni;
– ristrutturazione dell’edificio con rifunzionalizzazione e nuova distribuzione del lay-out interno;
– miglioramento del Mercato dal punto di vista strutturale, acustico, energetico e impiantistico”.
Obiettivi
“Il Mercato Andrea Doria è il secondo della città di Imperia. Il primo, situato a Porto Maurizio, è stato già oggetto di recupero con una ricaduta positiva sull’area circostante. In questa ottica, la pubblica amministrazione promuove l’intervento di recupero del Mercato Andrea Doria, in continuità con la visione di rilancio dei servizi comunali, tesi alla valorizzazione dei manufatti esistenti e delle aree pertinenziali, con conseguenze economiche ed effetti sociali positivi sul contesto limitrofo.
Presupposto formatore del progetto, in coerenza con il quadro esigenziale espresso dall’Amministrazione che intende sviluppare il concetto di commercio locale, è di delineare gli indirizzi progettuali per una revisione degli spazi già in uso e di quelli a disposizione, ora non utilizzati, per ampliare le attività che si possono fare all’interno del Mercato nonché promuovere la valorizzazione e tutela dei prodotti tipici, locali e di qualità”.
“L’obiettivo – si legge – è quello di ristrutturare l’immobile attraverso il suo recupero filologico, per il rilancio delle attività commerciali al suo interno, con lo specifico intento di diffondere i prodotti tipici locali di eccellenza anche attraverso la degustazione diretta e la promozione con eventi e manifestazioni. In questo modo si intende, da una parte, arrestare il fenomeno di degrado del manufatto storico e delle aree circostanti, dall’altra attivare una nuova vitalità urbana del centro di Oneglia in grado di conferire a piazza Andrea Doria e le vie limitrofe una rinnovata funzione socio/economica per la città”.
Obiettivo strategico: il mercato urbano quale elemento chiave per la rigenerazione urbana
“Uno degli obiettivi strategici del comune è quello di utilizzare il recupero del mercato urbano quale chiave di sviluppo per favorire la rigenerazione urbana, uno stile di vita sostenibile, l’occupazione e l’imprenditorialità locale. Si tratta di un tema che trova le basi sulle esperienze nazionali ed europee dell’ultimo decennio che dimostrano come una corretta strategia di recupero dei Mercati storici e delle attività economiche locali inducono un miglioramento sulla qualità della vita e la rigenerazione dell’ambito cittadino di riferimento”.
“L’approccio strategico – si legge ancora – è quello di innescare un processo di rigenerazione urbana attraverso due principali interventi:
– la riqualificazione degli spazi esterni attraverso la sistemazione dei sottoservizi, il rifacimento delle pavimentazioni e l’inserimento di nuovo arredo urbano con potenziamento dei sistemi di interscambio della mobilità urbana e diminuzione dei consumi energetici;
– il recupero dell’edificio storico del mercato coperto Andrea Doria volto a diventare nuovo centro vitale di aggregazione con ricadute socio/economiche per la città.
Tali interventi ruotano intorno a tre obiettivi generali:
– DIFFUSIONE delle condizioni di urbanità che diminuiscono gli squilibri tra le diverse aree del centro cittadino, soprattutto in termini di servizi;
– CREAZIONE delle basi spaziali dello sviluppo sostenibile in un’area territoriale vulnerabile sotto il profilo sociale e ambientale che necessita di una maggiore integrazione tra gli ambiti urbani dalla quale possono trarre reciproco vantaggio in termini di rigenerazione ecologica, mobilità sostenibile, servizi sociali e commerciali, ecc;
– RICOMPOSIZIONE delle potenzialità inespresse del centro, mettendo a sistema nelle aree urbane le emergenze storiche (edifici e piazze) e le infrastrutture pubbliche (piste ciclabili, percorsi pedonali, porto turistico) in rapporto ai rischi di tipo idrogeologico ed archeologico.
Tale strategia, quindi, contribuisce a dare risposte per migliorare la qualità e la vivibilità nel territorio metropolitano, poiché negli «spazi urbani metropolitani sostenibili» si integrano più linee di azione (resilienza, emissioni zero, economia circolare, mobilità dolce e interventi, formazione ed educazione, sviluppo economico sostenibile) per consentire: l’integrazione dei servizi di prossimità, la sperimentazione di modelli gestionali nuovi e replicabili, la rifunzionalizzazione e il riuso di aree, spazi e immobili pubblici e privati, la partecipazione e condivisione, l’incremento della qualità dell’abitare”.
Gli spazi interni
“All’interno si prevede la realizzazione di circa diciotto stand di diversa dimensione (piccola di circa 17/18 mq e grande di circa 28/34 mq) per la vendita al dettaglio, realizzati con arredi su disegno standardizzati e flessibili per adeguarsi alle diverse categorie merceologiche, e un piccolo supermercato (di circa 130 mq di superficie di vendita) ubicato al piano seminterrato.
Le attività commerciali di vendita al dettaglio previste sono:
– 1 stand doppio per la vendita di Frutta e Verdura
– 1 stand doppio per la vendita di Pesce e Crostacei
– 1 stand doppio per la vendita di Carni
– 1 stand singolo per la vendita di Salumi
– 1 stand singolo per la vendita di Formaggi
– 1 stand singolo per la vendita di Prodotti Tipici Locali lavorati a km 0
– 1 stand singolo per la vendita di prodotti di Pasticceria
– 1 stand singolo per la vendita di Pizze e Focacce
– 1 stand singolo per la vendita di Pane
– 1 stand singolo per la vendita e consumazione di Pasta Fresca
– 1 stand singolo per la consumazione di Caffè
– 1 stand singolo per la vendita e degustazione di Birre
– 1 stand singolo per la vendita e degustazione di Vini
– 5 stand di appoggio alle attività esterne”.