24 Novembre 2024 01:36

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24 Novembre 2024 01:36

Elezioni Imperia: il colonnello Luciano Zarbano candidato sindaco per il centrodestra. “La mia mission? Ascoltare, decidere e fare. Importante far crescere la cultura” /Foto e Video

In breve: Luciano Zarbano presenta ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Imperia

Il Colonnello dei Carabinieri Luciano Zarbano (oggi Capo di Stato Maggiore in Liguria) scende in campo  come candidato sindaco di Imperia alle prossime elezioni comunali che si terranno a maggio. L’annuncio ufficiale si è tenuto oggi, lunedì 6 marzo, all’Hotel Rossini di Imperia.

Al convegno hanno partecipato tantissimi cittadini ed esponenti politici del centrodestra, tra cui il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Giossi Massa e il Cordinatore Provinciale Avv. Fabrizio Cravero oltre al Senatore Gianni Berrino e alla consigliera Regionale Veronica Russo. In videoconferenza anche il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, On. Matteo Rosso.  Sono intervenuti anche Antonio Bissolotti e Andrea Artioli, vertici di Liguria Popolare. 

Zarbano, 59 anni, siciliano di origine, è legato alla città di Imperia, in quanto ha ricoperto il ruolo di Comandante provinciale dei carabinieri dal 2013 al 2016. Nel corso delle sua esperienza imperiese, venne coinvolto nell’inchiesta sul mancato ritiro della patente al marito dell’ex Procuratore Capo di Imperia, Giuseppa Geremia. Nell’aprile del 2019 è stato scagionato con formula piena da tutte le accuse.

Luciano Zarbano presenta ufficialmente la sua candidatura a sindaco di Imperia

Il Centrodestra si è spaccato?

“Ancora la campagna elettorale non è iniziata, quindi non sappiamo cosa succederà da qui ai prossimi giorni”.

Per quella faccenda, poi risolta, della patente al marito della Procuratrice?

“Quello che racconta si desume dagli atti giudiziari. Mi sono prodigato per Imperia, quando sono arrivato ho dovuto gestire una situazione un po’ particolare.

C’era un Procuratore che aveva un modo di agire un poi sui generis, soprattutto per la conduzione dell’attività investigativa. Sono stato costretto, sia per il benessere dei miei collaboratori che dei cittadini di Imperia, a mandare un grosso fascicolo al Consiglio Superiore della Magistratura.

Successivamente questo ha determinato la non riconferma del Magistrato. Ho saputo che poi c’è stata anche una sanzione disciplinare e quant’altro.

Dopo ancora abbiamo iniziato una attività investigativa che è terminata con una informativa di reato, sempre evidenziando delle possibili fattispecie di reato a carico del Magistrato e del marito.

Dopo cinque mesi che era stata mandata questa informativa di reato, ci sono degli atti, mi sono visto recapitare un avviso di garanzia, perché avrei favorito il marito della mia peggior nemica.

È andata a finire che fortunatamente è venuta fuori la realtà. Mai avrei favorito una persona con la quale c’era una situazione di incompatibilità.

Non vorrei parlare di guerre, c’era una situazione di non facile gestione. Mi auguro che si metta fine a questa triste storia.

Non ho mai favorito nessuno, mi sono schierato a favore della cittadinanza imperiese e dei miei collaboratori, nel cercare di rimuovere una situazione per nulla simpatica.

Ho sempre fiducia nella Magistratura. Non ho nessun tipo di sensazione negativa nei confronti dei Magistrati”.

Questa candidatura a sindaco per fare che cosa?

“Continuo a fare quello che ho fatto prima. Quello di aiutare i bisognosi, di aiutare i miei concittadini, di rendere Imperia migliore di quello che è.

C’è tanto da fare, non solo dal punto di vista fisico e strutturale, ma una delle mie intenzioni è quella di far crescere e promuovere la cultura. La cultura rende liberi.

Bisogna creare una classe politica imperiese, che sia capace di gestire l’Imperia di domani.

Non posso portavi il pesce, devo insegnarvi a pescare. Un giorno il pesce ve lo dovrete guadagnare da soli.

Questa è la mia missione. Allevare culturalmente la città”.

Imperia è di tutti, cosa significa?

“Che Imperia non ha padroni. Imperia è di tutti, tutti sono partecipi di Imperia. Tutti hanno il diritto di parlare e dire la loro.

La mia intenzione è quella di ascoltare, decidere e fare. La mia attività in passato, da quando ho iniziato a lavorare a Imperia nel 2013 era quella di stare in mezzo alla gente, andavo in strada per sentire le persone e ascoltare i loro bisogni. Continuerò ancora”.

Andrea Artioli (Coordinatore provinciale Liguria Popolare)

Deve passare l’idea che qualunque ditta possa vincere un appalto – ha detto Artioli – Deve passare l’idea che qualunque cittadino, qualunque giornalista, qualunque interlocutore domandi, venga ascoltato e ottenga delle risposte. Che non ci sono disturbatori, perché la democrazia non è un disturbo. La democrazia è rappresentanza degli interessi generali e collettivi che non sono gli interessi degli amici, degli amici degli amici o della famiglia, perché qua non abbiamo i Kennedy, non abbiamo i Medici e neanche gli Sforza.

Noi qui abbiamo un sistema politico su Imperia , e a cascata su tutta la provincia, che è ingessato da 40 anni. Cerchiamo di evolverci, il mondo va avanti, solamente questa provincia e questa città rimangono indietro. Imperia deve essere la punta di diamante di questa provincia, è la città capoluogo, deve rappresentare il meglio della popolazione di questa provincia, il meglio della politica di questa provincia, non il peggio. Bisogna uscire dalle logiche feudali, familistiche, personalistiche, che per troppo tempo hanno soffocato l’economia, hanno soffocato la democrazia e la nostra società in questa città . Sappiamo che con il colonnello Luciano Zarbano, Imperia sarà amministrata dalla competenza, dalla legalità e dalla trasparenza».

La diretta di ImperiaPost

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