Rivoluzione scolastica all’I.C. Boine di Imperia grazie all’introduzione del progetto DADA. Le lezioni non sono più concentrate nella stessa classe, ma sono i ragazzi che di volta in volta si sposteranno in diverse aule per affrontare ogni specifica materia. Quindi un’aula di scienze con microscopi e laboratori, un’aula di geografia con cartine e mappamondo e così via per tutte le altre materie scolastiche.
Imperia: all’I.C. Boine il progetto DADA
Si tratta dell’unica scuola, al momento, ad aver adottato questo sistema in provincia di Imperia. In totale sono tre le scuole in Liguria e 55 in tutta Italia.
Il sistema DADA è già attivo dall’inizio di questo anno scolastico (2022-2023) e coinvolge un totale di 10 classi. Questa mattina, martedì 7 marzo, si è svolta la presentazione ufficiale, alla presenza di genitori e insegnanti. Presente anche il sindaco Claudio Scajola.
Alcune aule sono state allestite grazie al prezioso contributo dell’associazione “Amici di Marco De Fecondo Onlus“, volta a realizzare progetti sociali e ad organizzare eventi finalizzati alla beneficenza.
Serena Carelli – Preside istituto Boine di Imperia
“DADA è l’acronimo di Didattiche per ambienti di apprendimento. È una metodologia didattica innovativa introdotta da una scuola di Roma, che ha creato addirittura una rete nazionale, di cui noi facciamo parte.
Oggi inauguriamo la partecipazione a questo progetto e a questa didattica innovativa. I professori hanno lavorato a lungo per far parte di questa rete, si sono formati, hanno progettato come organizzare le aule e la didattica.
Siamo a metà percorso, la strada da fare è ancora lunga”.
Antonella Sanzo, curatrice del progetto DADA, spiega come funzionano le lezioni
“Questo progetto funziona con una modalità didattica totalmente diversa. Noi non abbiamo più le aule assegnate ad una classe dove i ragazzi restano per tutta la mattinata, ma abbiamo dei laboratori didattici.
C’è il laboratorio di italiano, di matematica, francese, inglese. Ogni materia ha una sua aula dedicata e i ragazzi si spostano nel corso della mattinata tra i vari laboratori, per svolgere la lezione che hanno in orario.
È una scuola molto più dinamica, perché i ragazzi si spostano e si trovano in ambienti pensati apposta per fare quella materia.
Ad esempio l’aula di geografia ha cartine e mappamondi, quella di italiano i romanzi, quella di scienze ha il microscopio e tutta la strumentazione per fare esperimenti.
Abbiamo questi armadietti dove possono lasciare la roba per rendere più agevoli gli spostamenti. Ci stiamo trovando bene con questa modalità”.
I ragazzi come stanno reagendo?
“Sono contenti, a loro piace spostarsi, si incontrano nei corridoi, si salutano. Piace molto cambiare, in ogni aula si siedono vicino ad un compagno diverso. In più l’orario si alleggerisce, abbiamo una settimana di sei ore.
Questo alzarsi e spostarsi spezza un po’ la routine. Piace spostarsi in aule diverse , alcuni hanno banchi singoli, altri a isola. Si trovano molto bene e sono contenti.
Abbiamo fatto una lunga formazione , siamo partiti anche a causa del Covid solo questo anno. Dal 2022-2023, la nostra scuola è la prima in provincia ad avere aderito a questa rete nazionale”.
A cura di Alessandro Moschi