Lunedì scorso, 6 marzo, Luciano Zarbano, candidato Sindaco del centrodestra per le elezioni comunali della prossima primavera (14-15 maggio) a Imperia, è stato presentato alla città all’Hotel Rossini. Oggi, 8 marzo, la sua prima intervista.
Zarbano, 59 anni, Colonnello dei Carabinieri, Capo di Stato Maggiore in Liguria, vive a Imperia, dove ha prestato servizio, dal 2013 al 2016, come Comandante Provinciale, da dieci anni, con la propria famiglia. E’ appoggiato da Fratelli d’Italia e da Liguria Popolare. Nell’intervista rilasciata al nostro quotidiano online spiega come intende, e spera, di poter cambiare la città.
Colonnello Zarbano, perchè ha deciso di candidarsi a Sindaco di Imperia ?
“Imperia è la mia città, ci vivo con la mia famiglia ormai da dieci anni. Ho a cuore il suo futuro e vorrei che Imperia riuscisse ad esprimere finalmente le proprie straordinarie potenzialità, per poter competere a livello nazionale ed internazionale.
Negli ultimi anni chi la governa si è accontentato di gestire l’ordinaria amministrazione senza un concreto e futuristico progetto di sviluppo (non mi riferisco al solo aspetto fisico della città), a cominciare da una nuova visione che la faccia guardare oltre le proprie mura.
Mi candido a Sindaco di Imperia con passione e grande entusiasmo perche non mi accontento dei risultati raggiunti dall’attuale amministrazione e voglio guidarla mediante l’etica, la condivisione, la trasparenza, con più coraggio e più lungimiranza. A proposito di etica, il primo segno di corruzione in una società ancora viva si ha quando si crede che il fine giustifichi i mezzi.
Non sarà, come avviene oggi, un uomo solo al comando, ma un grande lavoro di una squadra esperta che crede nell’etica, nella condivisione, nella trasparenza e nella cultura della legalità. Io ho sempre improntato il mio agire nella convinzione che la posizione che ho occupato ovunque non mi ha mai dato il diritto di impormi con tracotanza, ma solo il dovere di vivere in modo tale da permettere agli altri di seguire gli indirizzi da me dati ma condivisi, senza esserne umiliati”.
Quali sono i suoi obiettivi?
“In casa, nel mio studio, ho un piccolo quadro appeso al muro che riporta una bellissima frase: Immaginare= In me mago agere cioè Lascio agire il mago che c’è in me. Immaginare è come sognare ad occhi aperti, con la consapevolezza e la volontà di ciò che si sta costruendo… con l’immaginazione. Tutte le opere dell’uomo prima di essere messe in pratica sono state immaginate… sono state sognate.
Credo che non si debba mai smettere di credere nei propri sogni, e voglio, da Sindaco, che anche Imperia ritorni a sognare. Anche perchè se non segui i tuoi sogni…qualcuno ti costringerà a seguire i suoi.
Dal dramma della pandemia dobbiamo cogliere l’opportunità di una grande ripartenza. Credo che strade difficili spesso portano a destinazioni meravigliose, infatti non tutte le tempeste arrivano per distruggerci la vita. Alcune arrivano per pulire il nostro cammino. Voglio citare un pensiero del Dalai Lama: ‘una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro. Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà, significa che ti sta per lanciare in qualcosa di grande. Concentrati e prendi la mira’.
Ecco, Imperia adesso è lì, al pari delle altre città d’Italia e d’Europa: si deve concentrare e prendere la mira”.
Qual è il suo piano di rilancio?
“Solo due parole : marketing territoriale.
Un grande piano strategico partecipato, dove confluiscano intorno al tavolo tutte le migliori energie della nostra città per avviare un percorso mirato al rilancio del territorio in termini di attrattività turistica e di accoglienza di imprese innovative dall’Italia e dall’estero, attratte anche dal nostro clima.
Intorno a quel tavolo, oltre ad imprenditori, associazioni, amministratori e opinion leaders voglio anche artisti, pescatori, sportivi, chef , giovani creativi e una forte componente di genere femminile.
Il nostro mix di eccellenze è unico, ma non si è sufficientemente investito per comunicarlo al di fuori delle nostre mura per trasformarlo in un motore di attrattività turistica.
Siamo poi la prima città italiana per la qualità del clima e, in un mondo in cui la sede di lavoro può essere ovunque, questa credo sia una potente attrattiva per giovani imprese e professionisti di tutto il mondo. Basta crederci, creare nuove strutture dedicate e riqualificare sia i servizi che lo stile di accoglienza”.
Ci racconti il suo programma
“Il mio è un programma che definirei AAA+ (come il codice che definisce la classe di efficenza) cioè: A come Attrattività, A come Attenzione, A come Ascolto.
Dell’attrattività ho già parlato, l’Attenzione si riferisce al sostegno concreto alle famiglie di Imperia, soprattutto a quelle più colpite dalla crisi in atto. Non solo famiglie ma anche attività commerciali. Infatti ultimamente si assiste ad Imperia ad una emorragia di attività commerciali, complice la crisi economica, ma soprattutto la miope politica dell’attuale amministrazione comunale. Un negozio che chiude preclude il sostentamento della filiera ad esso collegata. Oltre che la sempre più difficile possibilità per i cittadini di reperire in loco ciò che necessitano, impedendo anche quei momenti di aggregazione. Inoltre ritengo importante incentivare lo start-up di nuovi esercizi commerciali, riducendo la burocrazia, semplificando i regolamenti comunali e premiando i comportamenti virtuosi.
Poi vi è l’Ascolto, cioè una grande iniziativa di ascolto dei quartieri e delle frazioni di Imperia, oggi dimenticate, per dare risposte concrete alle tante domande a cui l’amministrazione uscente non ha saputo (o voluto) dare risposte.
Un programma, in sintesi, che riguarda certamente le grandi sfide che abbiamo davanti ma che sa parlare ai cittadini, con la chiara consapevolezza che, più che le grandi opere, a loro interessa soprattutto che migliori il panorama che ogni mattina vedono aprendo le proprie finestre di casa, vale a dire manutenzione puntuale, pulizia, decoro, sicurezza (anche stradale senza necessariamente fare cassa a tutti i costi), parcheggi e poi che si faccia finalmente qualcosa per ridurre quell’insostenibile traffico che ci attanaglia da troppo tempo”.
Si appresta a una sfida difficile, con che spirito la affronta ?
“Non c’è nulla come una sfida difficile che ti faccia uscire ciò che hai di meglio.
La nostra è una sfida per cambiare in meglio la città che amiamo, un’intera comunità che rischia il declino all’insegna di quella continuità declamata solo per continuare ad essere un feudo governato da pochissimi, i soliti noti. Imperia è di tutti, e credo che la partecipazione di tutti i cittadini sia la chiave per far rinascere la nostra città e ridarle il futuro che merita. Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri. Noi costruiremo mulini a vento.
Ad Imperia, mi creda, abbiamo una grande miniera d’oro che nessuno ha ancora davvero voluto esplorare: i nostri giovani talenti.
Sono loro che voglio al mio fianco per ridisegnare insieme, a colori, la città di domani, per farla risalire con uno scatto d’orgoglio da quel suo triste 72° posto in italia per qualità della vita che poco va d’accordo con il nostro cielo e con il nostro splendido sole da primato”.
Perchè ha scelto di candidarsi per il centrodestra?
“Io non ho mai avuto tessere di partito, ma ne rispetto a fondo l’importante ruolo nella nostra società. Apprezzo il lavoro della nostra premier Giorgia Meloni. Prima in Europa per consenso tra i capi di governo e quarta nel mondo e le auguro di cuore buon lavoro.
Ma il mio partito è Imperia.
La mia candidatura è civica, ma con il convinto sostegno dei partiti del centrodestra, con cui mi accomunano alcuni valori importanti per me: il sostegno alla famiglia, la centralità della persona, il valore dell’impresa come risorsa per la comunità, la legalità, il diritto alla sicurezza dei cittadini, e, aggiungo, la mia forte attenzione per l’ambiente”.
Quando intende dare il via alla sua campagna elettorale?
“E’ iniziata oggi e continuerà fino a maggio lungo le strade, nelle piazze, in tutti i quartieri e in tutte le frazioni di Imperia, tra i miei concittadini, per dare loro quelle risposte che da troppo tempo attendono”.
Pensa che a Imperia sia arrivato il momento giusto per un vero cambiamento?
“Se non ora, quando?”.