23 Novembre 2024 06:12

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23 Novembre 2024 06:12

Imperia: velox, altro ricorso vinto. Giudice di Pace annulla multa sull’Aurelia Bis

In breve: Ad annullare la sanzione il Giudice di Pace del Tribunale di Imperia, Andrea Saccone, che ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Alberto Pezzini per conto di un 57enne, sanzionato dal velox per eccesso di velocità sull'Aurelia Bis.

Ancora una multa annullata per i tanto temuti autovelox. Dopo Poggi (sentenza definita ‘una minchiata’ dal Sindaco e Presidente della Provincia Claudio Scajola) è la volta dell’Aurelia Bis, a Sanremo. L’impianto, di competenza della Provincia di Imperia, vero e proprio incubo per moticiclisi e automobilisti, ha prodotto incassi per circa 2 milioni di euro. 

Ad annullare la sanzione il Giudice di Pace del Tribunale di Imperia, Andrea Saccone, che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Alberto Pezzini per conto di un 57enne, sanzionato dal velox per eccesso di velocità sull’Aurelia Bis.

Imperia: a 100 all’ora sull’Aurelia Bis

Nel dettaglio, il 57enne era stato sanzionato con una multa di 700 euro e la decurtazione di 6 punti dalla patente per aver transitato a oltre 100 km/h.  

Il legale dell’automobilista, avvocato Pezzini, si è opposto al provvedimento presso il Giudice di Pace del Tribunale di Imperia, Andrea Saccone, il quale ha accolto il ricorso e ha annullato la multa.

“Nelle memorie difensive – spiega l’avvocato Pezzini – ho evidenziato che nel provvedimento sanzionatorio non era stato indicato il decreto prefettizio originale del 2021 dove sono indicate tutte le strade dove è possibile posizionare i velox. La Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha sottolineato che il mancato inserimento del decreto rappresenta una violazione del diritto di difesa e un vizio di motivazione tale da comportare la nullità della sanzione. 

La Provincia (rappresentata in aula da Manolo Crocetta, dirigente del settore legale, lo stesso che ricopre per il Comune di Imperia) ha risposto di aver indicato nel provvedimento il sito internet dell’ente che rimandava al decreto Prefettizio. Quando però io ho digitato l’indirizzo indicato mi sono imbattutto nella scritta ‘pagina in costruzione’.

Ho fatto presente al Giudice, inoltre, che per la Cassazione è obbligatorio inserire negli atti la certificazione dell’omologazione e della taratura periodica dell’impianto. Questa documentazione non c’era. Ci tengo a precisare che io stesso ritengo che si debbano sempre rispettare i limiti di velocità, ma se ci sono delle regole tutti devono rispettarle, anche le istituzioni”.

 

 

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