“Il mese prossimo riapriremo il Ridotto del Cavour, restaurato e messo in sicurezza, anche quello chiuso da anni perchè crollava il soffitto. In quell’occasione faremo fare una visita guidata a gruppi di cittadini dentro i lavori in corso del teatro Cavour perchè già adesso possono assaporare che siamo vicino alla apertura di un’opera mai vista”. Lo ha annunciato il Sindaco di Imperia Claudio Scajola nel corso della conferenza stampa relativa al bilancio di fine mandato svoltasi questa mattina.
Imperia: Claudio Scajola sul Teatro Cavour
“Il Teatro Cavour è verso la riapertura. Abbiamo trovato un teatro chiuso, c’era uno stanziamento intorno ai 400 mila euro. Ne abbiamo già spesi quasi 4 milioni. Era evidente che con 400 mila euro non solo non si facevano i lavori necessari, ma non si riuscivano nemmeno a garantire i minimi strumenti di sicurezza. Questi lavori ci hanno portato una storia complicata, con il cambio dei progettisti, della direzione lavori, con il cambio d’impresa. Siamo incappati all’aumento dei costi, con fallimenti d’impresa.
L’altro giorno ho fatto un sopralluogo con l’assessore Marcella Roggero, siamo veramente in dirittura d’arrivo, ma non lo apriremo per le elezioni.
Il mese prossimo riapriremo il Ridotto del Cavour, restaurato e messo in sicurezza, anche quello chiuso da anni perchè crollava il soffitto. Con l’accordo pieno della Soprintendenza è stato ripristinato nel suo splendore. Così riapriremo a breve il Ridotto per gli eventi più esclusivi e anche per i matrimoni. In quell’occasione faremo fare una visita guidata a gruppi di cittadini dentro i lavori in corso del teatro Cavour perchè già adesso possono assaporare che siamo vicino alla apertura di un’opera mai vista. Riportiamo il Cavour ai suoi colori originali all’interno e all’esterno, un teatro completamente rinnovato che apriremo nel corso dell’anno. Lo aprirà il nuovo sindaco con gli assessori che ci saranno.
Siamo passati da una chiusura a un’apertura, da un investimento di 400 mila euro a quasi 4 milioni di euro, ma dobbiamo avere un teatro aperto, vivo, che sia nelle condizioni di accogliere tutto ciò che è possibile fare, compresa la possibilità di proiettare, con degli schermi di assoluta novità, mi dicono gli unici che girano in Liguria, per un cinema d’essai che dovremo fare e organizzare, o meglio lo faranno quelli che si troveranno ad amministrare la città dopo il 15 di maggio.
