Il Parlamento europeo ha approvato, con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti, la proposta di direttiva che prevede l’obbligo di realizzare interventi di efficientamento energetico su tutti gli immobili europei. La versione approvata è quella ancora più stringente uscita dalla Commissione all’inizio di febbraio: gli edifici residenziali dovranno raggiungere le classi energetiche E e D (non più F ed E) rispettivamente entro il 2030 e il 2033.
“In provincia di Imperia si rischia l’impoverimento del patrimonio storico e del mercato turistico”
La vicenda ha messo in allarme i proprietari di alloggi. Spiega Paolo Prato presidente della Federazione Regionale Ligure e di Ape Confedilizia di Imperia: “E’ noto che l’obiettivo della proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia è raggiungere una sostanziale riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e del consumo energetico nel settore entro il 2030, ciò al fine di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Il fine è certamente condivisibile, la critica va alla metodologia per raggiungere tali obiettivi.
Le disposizioni della direttiva impongono tempi troppo ristretti per gli adempimenti, non tengono conto delle differenze tra i vari Stati membri e non fanno chiarezza sugli stanziamenti previsti per sostenere questo percorso. A livello locale, per la nostra Provincia, il rischio è un grave impoverimento del patrimonio storico e del mercato turistico. Oltre ovviamente ai rischi generalizzati a livello nazionale come il deprezzamento del valore degli immobili (anche a causa dell’innalzamento dei prezzi degli interventi edili), il maggior indebitamento di famiglie e imprese, maggiori rischi per il sistema bancario.”
Conclude Prato: ” II limite della direttiva è che impone, anziché incentivare. In queste condizioni si prospetta una vera e propria Patrimoniale mascherata ai danni dei cittadini che dovrebbero farsi carico di esborsi ingenti per ottemperare agli obblighi della direttiva”.
Giorgio Spaziani Testa, presidente Nazionale di Confedilizia commentando il via libera dell’Eurocamera, ha detto: “Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di direttiva che prevede l’obbligo di realizzare interventi di efficientamento energetico su tutti gli immobili europei. Gli esponenti della maggioranza politica italiana hanno votato contro e di questo li ringraziamo. La vicenda, però, non si conclude qui. Da oggi, infatti, ha inizio una fase di negoziazione, che vedrà protagonisti anche i Governi dei Paesi dell’Unione. Chiediamo al Presidente del Consiglio di impegnarsi in prima persona per il raggiungimento di questo obbiettivo”.