23 Novembre 2024 21:58

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23 Novembre 2024 21:58

Acquedotto inquinato: rientrati nei limiti di legge i valori, via libera a potabilità completa a Taggia e Sanremo. Presidente Toti. “Grazie alla Protezione Civile per il prezioso aiuto alla popolazione”

In breve: Già nei giorni successivi la situazione era via via migliorata, con la progressiva riduzione delle aree interessate dai divieti nei due comuni.

Torna alla normalità la situazione della potabilità dell’acqua nel ponente ligure, in particolare a Taggia e Sanremo. I risultati dei campionamenti effettuati ieri hanno dato esito negativo rispetto alla rilevazione del solvente 1,2,3-Tricolopropano, il solvente che l’11 marzo scorso era stato rinvenuto in alcuni pozzi di rifornimento della rete e aveva fatto scattare l’allarme con le successive ordinanze di divieto di consumo potabile dell’acqua nei due Comuni.

Già nei giorni successivi la situazione era via via migliorata, con la progressiva riduzione delle aree interessate dai divieti nei due comuni.

A seguito degli ultimi risultati delle analisi, i valori sono rientrati nei limiti di legge: decade quindi il divieto di utilizzo dell’acqua potabile che era ancora vigente nelle regioni taggiasche di Castelletti, Periane, Colli, Sorini, Batexe, Sette Monti, Corneo e Beuzi e, nel Comune di Sanremo, in Alta Valle Armea, dalla zona di Beusi fino a Bussana vecchia, comprese Collette Beulle, Cascine Lunaire, Via delle Fonti, regione Gazi e regione Molini Bianchi.

“In questi giorni abbiamo lavorato a stretto contatto con i Comuni interessati da questa problematica e con Rivieracqua, monitorando attentamente la situazione – commentano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore a Protezione civile e Ambiente Giacomo Giampedrone –. Il nostro ringraziamento va ai tecnici di Arpal e in particolare alla Protezione Civile regionale, impegnata nella zona fin dall’inizio di questa emergenza attraverso la fornitura di acqua potabile mediante autobotti e distribuzione di bottigliette, rifornendo soprattutto le persone più anziane e fragili. Un’attività che ha consentito di ridurre i disagi che si sono verificati a causa della contaminazione dell’acqua”.

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