23 Novembre 2024 08:18

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23 Novembre 2024 08:18

Imperia: Aurelia Bis, presentato aggiornamento progetto definitivo. “Primo lotto da 300 milioni di euro entro il 2024. Necessaria per alleggerire traffico cittadino”/Foto e Video

E’ stato presentato nel pomeriggio di oggi in Comune il progetto definitivo del tracciato imperiese dell’Aurelia Bis. L’opera, della lunghezza totale di 11 chilometri, prevede 8 gallerie naturali e 4 viadotti, al Prino, in Caramagna, sull’Impero e a Oliveto nei pressi dello svincolo autostradale di Imperia Est.

Sono intervenuti il Commissario straordinario per la realizzazione ed esecuzione dell’Aurelia-Bis, Matteo Castiglioni, l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, Barbara Di Franco (responsabile struttura territoriale Liguria ANAS) e il sindaco di Imperia Claudio Scajola.

Dice il sindaco Claudio Scajola: “Il traffico della città è diventato veramente complicato. È difficile entrare sia da levante, sia ancora peggio da ponente. C’era un vecchio progetto che era fermo da anni. Lo abbiamo ripreso in mano un paio di anni fa, da quando il Governo Draghi l’ha inserita fra le 7 opere strategiche mature per essere avviate.
Abbiamo fatto diversi incontri, con quello di oggi abbiamo presentato e ragionato con loro su alcune criticità del territorio che sono state evidenziate. Abbiamo concordato che esamineranno le diverse ipotesi che abbiamo presentato. Hanno preso impegno che risponderanno alle nostre ipotesi, per vedere la soluzione migliore, così da arrivare in tempi velocissimi al progetto esecutivo. Questo è un progetto definitivo, si deve andare velocemente ad un progetto esecutivo. L’obietto nel 2024 iniziare i lavori”.

Per quanto riguarda la zona di Oliveto?

“Abbiamo segnalato tre diverse criticità da esaminare, una partendo da ponente, che è quella dell’imbocco nella zona del Prino, la seconda è quella del rio Artallo, lì è prevista una rotonda ma c’è un problema di esondabilità. Abbiamo chiesto di inserire la possibilità che quella zona possa essere preservata. La terza è quella della zona di Oliveto, da riuscire ad inserire nel modo migliore. Si valuterà nelle prossime settimane la praticabilità delle nostre proposte, per avviare la richiesta di finanziamento”.

Da quale lotto si dovrebbe partire?

“A mio parere, la zona più critica è la zona di ponente, è la zona dove è più difficile entrare a Imperia, con lunghe code. Su questo abbiamo già condiviso che si debba partire dalla zona di ponente della città”.

L’assessore regionale Marco Scajola

Criticità del tratto di Oliveto, del Prino e di Rio Artallo

Sicuramente stiamo parlando di un’opera grande e importante ed è ovvio che vi siano delle criticità. Ne abbiamo parlato al tavolo e ci sarà una condivisione. Le opere pubbliche sono attese e devono essere realizzate perché se parliamo tanto poi non realizziamo nulla, ma ci sarà il giusto spazio per la condivisione. con i cittadini e con la comunità imperiese, per fare in modo che questa opera sia un’opera di tutti”.

L’assessore regionale Giacomo Giampedrone

Sottolinea Giacomo Giampedrone: “Io ho parlato di metodo e di merito. Il metodo è quello della condivisione con i territori di un tracciato che è giunto a un progetto definitivo e che ha avuto le autorizzazioni di carattere ambientale, ma che ha bisogno ovviamente di un suo adeguamento e di quello che è il territoriale, per condivididere progetti importanti e significativi come questo.

Traguardiamo almeno ad aprire il cantiere del primo lotto e quindi 600 milioni di opere da mettere in campo su questo territorio per la metà del 2024 e quindi nel merito dovrà sfociare nell’ok tecnico da parte dell’Amministrazione comunale dopo le elezioni imminenti, per trovare condivisione insieme al presidente Toti, insieme al commissario su quello che è il tracciato definitivo, per il quale chiederemo al Governo di stanziare le risorse“.

Il Commissario straordinario Matteo Castiglioni

Spiega Matteo Castiglioni: “Abbiamo presentato il progetto definitivo, che si basa sull’organizzativo già percorso negli anni passati. Abbiamo recepito delle indicazioni dal Comune, dall’amministrazione, le presenteremo poi su carta per i futuri passi dell’appalto. Per il primo stralcio è possibile arrivare alla consegna delle opere nella seconda metà del 2024”.

Ci sono diverse varianti al progetto originario. Le prenderete in considerazione?

“Ci sono delle indicazioni che ovviamente recepiremo, anche perché il tema della condivisione del territorio è fondamentale per la successiva messa a tera dell’intervento. I costi del primo stralcio sono intorno ai 300 milioni di euro”.

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