24 Dicembre 2024 04:13

24 Dicembre 2024 04:13

Imperia: il Consiglio comunale approva con 20 voti a favore e 7 astenuti la pratica per il completamento del nuovo porto turistico/La discussione

In breve: Gli interventi in aula dei consiglieri di maggioranza e opposizione e le dichiarazioni di voto

E’ stata approvata dal Consiglio comunale con 20 voti a favore e 7 astenuti la pratica relativa alla ripresa dei lavori per il completamento del nuovo porto turistico. La maggioranza ha conquistato anche il voto favorevole di Monica Gatti del  Gruppo Misto e di Stefano Semeria del Movimento 5 Stelle.

Ecco la sintesi degli interventi in aula

ROBERTO SALUZZO Imperia di Tutti Imperia per Tutti

“È iniziata la nuova campagna elettorale e quindi la propaganda, la retorica e il dileggio. Speriamo che non si perda il senso della decenza. Sono disorientato perché non capisco più dove sono seduti i miei avversari, se li ho di fronte oppure di fianco.

Riteniamo doveroso completare il porto, ma non credo che questa sia la strada più veloce.

Sono state convocate tre Commissioni per la presentazione della pratica, una di seguito all’altra senza modo di approfondire e fare osservazioni compiute. La sintesi della sintesi è diminuzione dei volumi ed eliminazione di un pontile. Quando si parla di volumi sono quelli residuali, da completare. Poi ci sono state presentate le tre opere a scomputo: ponte, rotonda e belvedere. 24 faldoni con 500 file da scaricare in tre giorni. Viene spiegato come vengano mantenute inalterate le sagome degli edifici esistenti.

Il primo edificio, quello verso la Capitaneria, viene demolito a favore di un fabbricato con un piano in più. Le palazzine destinate ai Corpi dello Stato non vengono demolite, ma rinforzate per fare un piano in più. Quindi tutto il fronte davanti al mare sarà più alto di un piano.  

Costo complessivo nella relazione generale è valutato 29 milioni e nel computo metrico 136 milioni. C’è qualcosa che non quadra. Forse è meglio non mandarlo a Genova così.

Sulla questione del Piano economico finanziario, per stare in piedi, il punto fondante è partnership con privato che costruisca hotel del mare e palazzine di lusso, che poi andrà a gestire e a vendere. Bisognerebbe prendere in considerazione anche altre soluzioni. Il porto costava 114 milioni e oggi per completarlo ce ne vogliono 136″.

GUIDO ABBO Imperia al Centro

“Condivido l’impostazione del sindaco e alcune cose che ha detto. Il porto di Imperia è stata la pratica su cui c’è stato terreno fertile per la precedente Amministrazione e mi ci sono impegnato. L’impostazione complessiva la condividiamo perché siete voi che avete condiviso impostazione data dall’Amministrazione precedente, partendo da ciò che c’è già. Guardiamo al futuro.

La prima delibera del 2018 e quella del 2019 le votammo a favore. Su altre ci siamo astenuti perché si iniziava a delineare impostazione di questa sera di mantenere i volumi e impostazione progettuale del vecchio progetto del porto di Imperia sul quale abbiamo qualche dubbio. Non prevediamo più il capannone della cantieristica, riduciamo volumetrie commerciali e prevediamo hotel. L’impostazione della pratica è uguale alla precedente, ma questo bacino è fatto a farfalla con una cerniera in mezzo che deve unire i due bacini esistenti. Il vecchio è un porto in città, ma il nuovo sembra un corpo estraneo. Vanno uniti. La hall del mare con tre palazzoni in mezzo non unisce. L’utente de porto vecchio sarà in città, quello del porto nuovo a 50 metri di distanza invece no. Questo è un difetto.

Volumetrie. Vorrei inserire un concetto di sostenibilità. L’aumento dell’offerta di servizi mi è sempre piaciuta, ma dopo 20 anni la sensibilità di tutti è cambiata e oggi si parla di consumo di suolo zero e avrei fatto volentieri uno sforzo in più per ridurre ulteriormente le volumetrie. La funzione residenziale a che serve? La parte relativa all’hotel e a servizio all’utenza del porto ci poteva stare, ma per i Corpi dello Stato si potevano trovare altre soluzioni. Riduciamo il cemento in riva al mare e troviamo altri immobili da riqualificare. Si poteva fare uno sforzo maggiore.

Abbiamo 13 milioni per finire opere a mare, 9 milioni per oneri di urbanizzazione e ancora per palazzine. Perché usare il porto per finanziare cemento in riva al mare che da sole non si pagano? Costi e ricavi non stanno in equilibrio se non fosse per i posti barca. Si è partiti alla rovescia. Su questa impostazione e su questi volumi non siamo d’accordo. Mi sembra si sia esagerato con la dimensione del progetto e rischiamo che non sia sostenibile dal punto di vista economico e finanziario e sotto il punto di vista della sostenibilità ambientale andiamo a mettere 55 mila metri cubi fronte mare”.

LUCA LANTERI Progetto Imperia

“È il mio ultimo intervento in questa sala dove sono stato circa 30 anni e per lo più mi sono impegnato proprio per il porto. Io e il mio gruppo per due volte in precedenza abbiamo dato il voto favorevole convinto su questa pratica e Imperiapost mi ha dato 3 in pagella accusandomi di fare da spalla al sindaco per il sostegno sul porto. Non è così.

Si è andati molto piano su questa pratica. Si poteva fare di più e più presto. Il primo traguardo lo vedremo quando vedremo il cantiere riprendere e ancora di più il porto ripartire. Avere impiegato 5 anni per incamerare i beni è stata una perdita di tempo.  

Sul progetto sono sostanzialmente favorevole. Lo schema ormai era tracciato. Sulle funzioni è stato fatto un grosso passo avanti per il turistico ricettivo, ma non ragioniamo su un bene privato, ma su un bene dello Stato legato alla portualità e quello che si può fare fuori dal porto va fatto fuori. I Corpi dello Stato potevano stare dappertutto e qui si poteva fare qualcosa collegato col porto. Serviranno uffici legati alla cantieristica, uffici gestionali e mense. Si poteva mettere più cantieristica.

La rotonda era già prevista e prescritta dalla Regione. Giustissimo il ponte sul Torrente Impero per collegare il Parco Urbano e il porto di Oneglia, ma mi preoccupano i 6 milioni di costo per il ponte. Non vedo bene la ciminiera per le esalazioni con i percorsi attorno. Non penso possa attrarre tanta gente e vi inviterei a rifletterci anche per i costi di manutenzione che avrà. La Hall del Mare così come è, dedicata all’albergo, non è più una piazza pubblica.

Il Piano finanziario mi ha scioccato e preoccupato. Avevamo un progetto del 2005 con un costo di 87 milioni, variato nel 2007 e licenziato nel 2009 con un costo di 114 milioni. Porto è stato finito al 70% e con circa 30 milioni doveva essere finito. Ora ci troviamo che per finirlo ci vogliono 167 milioni. Non si può scherzare sulle cifre.

Una concessione di 60 anni vuol dire che fra 30 anni serviranno interventi di manutenzione straordinaria. Non è affatto una furbata. Era meglio concessione più breve. Necessario trovare uno o più privati per gli interventi, ma sarà difficile dividere opere private e opere pubbliche da realizzare.

GIOVANNI MONTANARO Imperia Insieme

“La sintesi di tutto è che si procede a finire il porto. Io ho presieduto la Commissione Terza, che ho convocato avvisando per tempo i consiglieri affinché si potessero preparare per discutere un tema sentito e importante.

Sull’aumento dei costi io credo che negli ultimi sei mesi ci sono stati aumenti del 10% e negli ultimi due anni del 25%. Io ci lavoro nell’edilizia e un pezzo di filo oggi non costa come costava 12 o 15 anni fa. Bisogna fare attenzione, perché il Piano economico e finanziario non lo scriviamo noi, ma ci siamo affidati a dei professionisti. Credo che bisognerebbe avere anche rispetto per chi ha fatto questo lavoro.

I Corpi dello Stato. Abbiamo Forze dell’ordine che hanno necessità di alloggi e spesso manca il ricambio perché non si possono spostare con le famiglie perché mancano gli alloggi. Noi vogliamo la sicurezza nella città, ma poi li vogliamo far dormire in macchina. La città aspetta delle riposte e noi diamo delle risposte. Si inizia una nuova stagione e un nuovo iter per il completamento. Credo sia doveroso a livello di coscienza votare all’unanimità questa pratica”.

ANDREA LANDOLFI Imperia Insieme

“L’esposizione fatta dal sindaco doveva essere seguita da un applauso. Questa discussione la attendavamo da 5 anni e solo il sindaco Scajola è potuto arrivare a questa pratica. Questa vicenda ha causato una ferita che non si è mai rimarginata e ancora oggi per taluni rappresenta un livido che fa ancora molto mal a distanza di tanto tempo. Imperia è rimasta appesa alla speranza e alla necessità di veder realizzata quell’opera che qualcuno ha scientemente voluto stoppare nella speranza di crocifiggere un uomo e un progetto, bloccando invece una città per decenni.

Analizziamo i numeri e il delta fra i costi di completamento, che tengono conto dell’ammodernamento e dell’aumento delle materie prime, si aggirano sui 136 milioni e i corrispettivi dei posti barca sui 142 milioni con un attivo di 6 milioni. Coin una concessione di 30 anni chi comprerebbe un posto barca?

La cosa bella è che il porto sarà della città di Imperia. Il delta positivo permette di costruire il porto con l’autofinanziamento, senza ricorrere al credito bancario che oggi è fra l’altro aumentato.

1228 posti barca. È un tesoro di porto. I nostri posti barca in termini di pescaggio non li ha nessuno nel mediterraneo. 410 cedibili a prezzo scontato per coloro che lo acquistarono credendo nel porto, con uno sconto fino al 50%. 110 posti di transito. Il corrispettivo delle alienazioni è di oltre 58 milioni.  La differenza fra la cifra prevista per le alienazioni di 82 milioni è data dal capannone artigiani, distributore di benzina e discoteca. Poi ci sono box auto, parcheggi scoperti, esercizi commerciali e un albergo. È un investimento di tutto rispetto.

Costi dell’operazione per 109 milioni: 13,4 completamento, 87 per le palazzine, 9 milioni per opere di urbanizzazione. Tutto questo con un saldo positivo di 6 milioni. La Go Imperia anno su anno avrà la possibilità di far fronte a tutte le opere necessarie e non intaccherà il proprio patrimonio netto.

FABRIZIO RISSO Partito Democratico

“Il prossimo Consiglio troverà questa pratica ad attenderlo. Devo riconoscere che dal 2018 quando il sindaco si è insediato ha portato avanti la strada della soluzione di un porto pubblico, dei cittadini e della città gestito da una società pubblica. Prendiamo atto del fatto che i volumi sono ridotti. Noi abbiamo sempre posto la criticità dei volumi perché ritenevamo che vecchio progetto fosse troppo impattante e nemmeno più attuale. In questi 15 anni sono cambiate le cose. Ritengo anche che ci sia un’inversione di tendenza nel fatto di dare a Imperia delle strutture ricettive, perché dobbiamo guardare avanti e cercare potenzialità dove ci sono. Abbiamo un clima unico e dobbiamo far forza su questi punti.

Ben vengano le funzioni ricettive per accogliere i turisti, ma a mio avviso la parte residenziale è ancora troppo elevato, soprattutto quella di lusso. Magari potevano dare possibilità alberghiera anche a chi non si può permettere il 5 stelle.

La concessione demaniale marittima penso che più è lunga e più ci consente investimenti duratori nel tempo ed è anche più attrattiva per la vendita dei posti barca. Gli anni passano in fretta e potrebbe essere meno appetibile rispetto ad altri porti.

Non penso che la terrazza panoramica sulla ciminiera sia attrattiva. Il ponte sull’Impero serve, ma i costi mi preoccupano. La rotatoria ho visto che è stata recuperata dal progetto originario. Ne progetto originario un vulnus gravissimo era che non ci fosse la vasca fognaria. È una cosa che va fatta con urgenza, così come il distributore di carburanti“.

VINCENZO GARIBBO Area Aperta

“Vorrei ringraziare tutti i colleghi consiglieri di maggioranza e minoranza che in questo quinquennio hanno manifestato apprezzamento nei miei confronti. È stata un’esperienza al servizio della comunità e voglio ringraziare i cittadini che con il loro voto mi hanno dato la possibilità di sedere in questo consesso e ringraziare il segretario generale e tutti i dipendenti comunali.

Il sindaco disse “colpa di chi ha fatto saltare la baracca nel 2011, ci siamo fatti male da soli”. I lavori erano iniziati nel 2007 e sicuramente ci siamo fatti male da soli. Nel 2012 un blitz portò all’arresto di alcune persone e la conclusione fu che la Corte di Appello di Torino sentenziò che non ci fu truffa ai danni dello Stato e furono tutti assolti. Successivamente con il fallimento della Porto di Imperia Spa ci fu l’affidamento alla Go Imperia. Dopo diverse circostanze Capitaneria e Demanio hanno attivato l’incameramento delle opere del porto e oggi troviamo un progetto adeguato ai tempi con una darsena moderna che avrà attenzione all’accoglienza.

L‘obbiettivo è valorizzare il potenziale del porto perché attiri imbarcazioni e possa creare indotto, ricchezza e posti di lavoro. La stessa Unione Europea sta da qualche anno sottolineando il ruolo fondamentale dei porti”.

ANTONELLO MOTOSSO Obiettivo Imperia

“Oggi siamo arrivati al punto finale e vediamo finalmente la bandiera a scacchi e dico grazie a questa amministrazione che ci ha dato questa gran ricchezza e questa grande risorsa che ci proietterà nel futuro”.

MONICA GATTI Gruppo Misto

“Un ringraziamento per come è stato gestito questo Consiglio comunale con il doveroso rispetto istituzionale e un grazie agli uffici. Quando mi insediai dissi che la mia non sarebbe stata una opposizione a prescindere e più volte ho dato il mio voto a sostegno della maggioranza.

Nel 2002 fu approvato il Piano regolatore del porto di Imperia e passò il voto del Consiglio regionale di allora. Dato che le opere a mare sono ultimate, dobbiamo ringraziare chi ha scelto di venire da noi. Diportisti e proprietari di barche dicono che qui a Imperia rispetto alla Costa Azzurra c’è spazio per effettuare le manovre. Il metro di misura è quello che ci danno coloro che ci guardano e che vengono da fuori.

Questo porto non deve rimanere una città all’interno della città, ma è importante trovare l’anello di collegamento. Ma è necessario vedere la fine di questo progetto che attendiamo da troppo tempo. Sui numeri si potrà ragionare in seguito, ma la cosa importante è che la trasformazione del fronte mare giunga finalmente a termine“.

La replica del Vicesindaco GIUSEPPE FOSSATI

“Consigliere Saluzzo, lei dice c’erano strade più veloci. Prendiamo atto del suo punto di vista. I nostri consulenti legali e gli uffici regionali ritengono che questa sia la strada più veloce. Non ho capito la sua lamentela sui tanti faldoni. Fare il consigliere comunale è impegnativo e uno si guarda anche i faldoni. A parte che i faldoni della pratica sono due. Gli altri sono relativi al progetto e noi qui oggi approviamo la pratica con l’impostazione urbanistica e non il progetto. Poi dice che condivide l’impostazione complessiva. E chi non la condivide? Però bisogna anche saperlo realizzare questo progetto e il sindaco e questa amministrazione ha saputo trovare la strada giusta per farlo.

I volumi sono quasi dimezzati e quasi la metà sono legati al turismo e alla ricettività. Maggiore durata vuol dire maggior appetibilità dell’acquisto, anche se il termine non è corretto perché siamo in aree demaniali. Tutto è strettamente legato e il ragionamento lo ha fatto molto bene il consigliere Risso.

Il consigliere Lanteri dice che si poteva fare prima. La situazione era incagliata e da riavviare trovando la strada giusta. Uno dei primi atti di questa amministrazione è stato proprio quello di venire in Consiglio comunale per iniziare questo iter, poi c’è stato l’incameramento del Demanio che è un passo indispensabile. Poi siamo tornati in consiglio per proseguire la strada ed è stata fatta una gara per individuare i progettisti che hanno fatto il progetto e oggi siamo qui per l’ultima fase. Non è stato perso un minuto e si è seguita la norma.

Il costo finale è di 109 milioni con costi accessori che portano il totale a 130 milioni di euro. I costi sono aumentati e si vuol fare un bel porto bisogna spendere quello che ci vuole, ma alla città di Imperia non costerà un euro. Il piano economico finanziario è stato studiato molto bene e valutato da un cattedratico, che ci da’ delle garanzie di fattibilità.

Il consigliere Risso ha fatto un intervento pregevole. Noi lo avevamo detto fin dalla campagna elettorale che se c’erano le condizioni avremmo fatto un porto in mano pubblica.

La consigliera Gatti ringrazia chi ormeggia a Imperia e io mi unisco ringraziando chi ha creduto in questo porto ed è previsto un occhio di riguardo per chi ha già investito in un posto barca, perché lo possa acquistare al 50% del prezzo normale.

Dichiarazioni di voto

ROBERTO SALUZZO Imperia di Tutti Imperia per Tutti

“Per il nostro gruppo non è una battaglia politica. Questo Piano si basa sui diversi assunti come vendita di tutti i posti barca e ci sono diverse perplessità. Per questo mi asterrò”.

MARTINA BENCARDINO Obiettivo Imperia

“Il nostro è un voto favorevole doveroso nei confronti della città perché vogliamo che Imperia cresca e diventi meglio di Montecarlo”.

GUIDO ABBO Imperia al Centro

“Non mi interessa che il mio comune fra 65 anni diventi proprietario di palazzi in riva al mare. Quello che conta è la funzione del porto e se avessimo 30 anni di concessione fra 30 anni Go Imperia potrebbe riaffittare i posti barca. Il nostro Gruppo si asterrà.

VINCENZO GARIBBO Area Aperta

“Voto favorevole”

STEFANO SEMERIA Movimento 5 Stelle

“Nel progetto ci sono cose che non mi piacciono e le ho segnalate in Commissione, ma spero che il progetto sia realizzato e di vedere finalmente il porto finito. Per questo il mio voto sarà favorevole“.

GIOVANNI MONTANARO Imperia Insieme

“Il voto favorevole è una questione di coscienza e il nostro voto è sicuramente favorevole”.

MONICA GATTI Gruppo Misto

“Voto favorevole”

GIANFRANCO GAGGERO Cambiamo con Toti

Voteremo convintamente questa pratica, che riteniamo essere una delle più importanti di questo comune e contribuirà a migliorare la vita della nostra città. Sono contento che siate riusciti a portarla a termine entro il mandato. Ringrazio tutti quelli che si sono occupati della pratica e il sindaco che l’ha presa di punta in questo enorme groviglio di cause. Grazie a tutti”.

LUCA LANTERI Progetto Imperia

“Sono nato per fare e non per criticare e vado a casa felice a dormire se ho detto quello che penso e ho dato il mio contributo. Ho espresso perplessità sul Piano finanziario che ribadisco. Tra 65 anni questi beni non saranno belli con i fiorellini, perché fra 30 anni ci sarà bisogno di grandi interventi di ristrutturazione che qui non sono previsti. Ci asteniamo proprio per queste forti preoccupazioni”.

L’intervento conclusivo del Sindaco CLAUDIO SCAJOLA

“Mi pare che possiamo essere felici perché non ci sono voti contrari, ma delle astensioni. È un fatto positivo. Credo debba sempre prevalere il fatto di anteporre l’interesse generale su quello personale, anche in una campagna elettorale.

Il progetto del porto era partito con quelle cifre e già nel 2006 era 140 milioni. Anche il Piano di adesso, fra costi diretti e indiretti, la cifra mi pare sia 136 nella tabella. Ma non conta, perché non vorrei si generasse un equivoco in chi ascolta, che qui giochiamo i milioni come fossero lenticchie, perché il Piano finanziario è fatto perché non vi siano rischi, ma vi sia piuttosto una visione di aumenti di costi che non il contrario. È meglio prevedere e fare valutazione dei costi più corrispondente a quella di costruzione. A cominciare dal ponte sull’Impero. Abbiamo anche diminuito il ricavo dei posti barca che ci auguriamo possa essere diverso. Il fondatore di Google ha comprato due posti barca ad Antibes per due barche a idrogeno e li ha pagati 25 milioni l’uno.

Il Comune non inserisce cifre di proprio bilancio ma fa quadra i conti prevedendo quale sarà il bilancio e quali saranno i costi. Il resto è aria fritta. Il porto serve a produrre ricchezza e devi avere quelli che vengono nel porto. E per venire gli devi creare quelle migliori condizioni di accoglienza per cui scelgono di venire qua invece di andare a Sanremo, Antibes o da un’altra parte. È la legge del mercato.

Dobbiamo produrre ricchezza per distribuire ricchezza ai nostri cittadini. È una giornata bella, di felicità. Poi sarà portata avanti dalla prossima Amministrazione e quelli che si troveranno di nuovo qui proporranno le valutazioni fatte e andremo alla Conferenza dei servizi per far partire il porto.

Il porto per partire, quando avrà la concessione di 65 anni la Go Imperia, deve avere delle risorse. Questi soldi dovranno essere anticipati e dovranno poi rientrare. Ne parleremo. Io ci sarò in Consiglio non so se come sindaco o consigliere, ma parteciperò a quella discussione”.

L’intervento del Sindaco è stato chiuso da un applauso dei consiglieri di maggioranza.

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