23 Novembre 2024 17:14

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23 Novembre 2024 17:14

Imperia: nel 2023 TARI ridotta del 21% per abitazioni e del 15% per negozi. L’annuncio in Consiglio. “Grazie alla caccia agli evasori”. L’opposizione: “Dubbi che siano tariffe elettorali”

In breve: La discussione in consiglio comunale.

È stata approvata ieri in Consiglio Comunale, con 19 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti la pratica relativa all’approvazione delle tariffe TARI per l’anno 2023. Come già anticipato, l’amministrazione Scajola ha confermato che nell’anno in corso le tariffe dei rifiuti saranno interessate da una riduzione del 21% per le utenze domestiche e del 15% per le utenze non domestiche.

Imperia: nel 2023 TARI ridotta del 21% per abitazioni e del 15% per negozi

“Questa è una pratica che porto volentieri all’attenzione del consiglio perchè dimostra i buoni risultati ottenuti. Ringrazio gli uffici dei servizi finanziari che con il loro ottimo sollecito e il loro preciso lavoro sono riusciti ad accertare circa 55 mila mq di utenze domestiche non denunciate e 70 mila mq di utenze non domestiche non denunciate.

Sono stati incassati 1.400.000 euro di euro di tributi evasi. L’accertamento di questa maggiore folla di utenti e contribuenti ha consentito che la spesa sia divisa tra un maggior numero di utenze, ciascuna associata alla corretta composizione degli immobili.

Con queste tariffe avremo una riduzione del 21% delle tariffe tari delle utenze domestiche, per le famiglie. Ad esempio, per un alloggi di 60 mq con due occupanti la Tari scenderà dai 275 euro nel 2022 ai 208 euro del 2023. Per un alloggio di 100 mq con tre occupanti l’imposta che nel 2022 era di 397 euro nel 2023 sarà di 304 euro.

Questa notizia farà felici tutti i cittadini. Grazie a questo lavoro attento che ha scovato tanti evasori, nel 2023 si torna ai valori tariffari del 2018, con la differenza che all’epoca c’erano cassonetti pieni di rifiuti maleodoranti e la percentuale di raccolta differenziata era al 30 %, ora la città è pulita e la raccolta differenziata è arrivata al 62%, in linea con le direttive europee. Questo grazie alla buona volontà e correttezza dei cittadini che, prima con i mastelli e dopo con le isole ecologiche, hanno dato vita alla raccolta differenziata.

Ci sarà un’ulteriore diminuzione anche per le utenze non domestiche del 15% che si va ad aggiungere alla diminuzione del 7% nel 2022. Ad esempio, un ristorante di 200 mq nel 2022 avrebbe pagato 6.800 euro di Tari, nel 2023 ne deve pagare 5.500 euro”.

Roberto Saluzzo

“Non vorrei annoverare questa pratica tra quelle della ‘propaganda’, ma qualche dubbio ce l’ho, dato che la previsione delle riduzioni è fatta sul gettito comprensivo previsto, però il Pef della Tari verrà rivisto ad aprile. Mi auguro che non ci siano degli aumenti tali da compensare queste riduzioni e che alla fine in bolletta non ci sia la riduzione.

Abbiamo parlato delle riduzioni medie in commissioni, il punto è come fare la riduzione, alcune categorie avranno la riduzione del 2% ad altri 45%, perchè?”.

Guido Abbo

“La distribuzione dovrebbe essere fatta sulla base di criteri oggettivi, ovvero chi inquina di più paga di più, sulla base della reale produzione.

Con i cassonetti ecologici raggiungiamo il minimo sindacali del 60%, certamente meglio del 30%, ma sicuramente ma si può fare di meglio. Tornare indietro al cassonetto secondo me è stato un passo indietro, una rinuncia.

Il dubbio che siano tariffe elettorali ce l’ho”.

Daniele Ciccione

“La vera notizia politica è che questo ente è andato a cercare gli evasori, grazie a questo si abbassano le tariffe”.

Replica assessore Giribaldi

“Chi più sporca più deve pagare per questo le tariffe sono diverse. Il motivo per cui è stato sostituito il porta a porta con le isole ecologiche ISECO è perchè questo è un sistema migliore del porta a porta. Mentre prima bisogna prendere e ritirare i mastelli, ora ognuno ha scheda personalizzata. Mi sembra un modo più avanzato, le strade non sono invase dai bidoncini.

Ho sentito delle persone che millantano chissà quali debiti fuori bilancio. Per quanto a nostra conoscenza i conti del comune di Imperia, che avevamo trovato in pre dissesto con milioni di euro di debiti, al momento sono conti riportati in pareggio e non abbiamo debiti fuori bilancio”.

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