“In merito alla chiusura degli sportelli di Rivieracqua siti in Diano Marina, non posso che esprimere dissenso e rammarico per una scelta che sarà certamente economicamente corretta per l’azienda, ma profondamente scorretta per la comunità del Golfo Dianese. Credo di parlare a nome di tutti gli utenti che, da anni, subiscono tutte le problematiche legate al servizio idrico ma che pagano bollette da capogiro e che, fra pochi giorni, non avranno nemmeno più la possibilità di poter parlare faccia a faccia con operatori dell’azienda – Con queste parole, il Presidente della Confcommercio del Golfo Dianese Paolo Saglietto, interviene sulla chiusura degli uffici di Rivieracqua a Diano Marina e sul mancato incontro con il Commissario dell’Ato Irico, Claudio Scajola.
Diano Marina: Rivieracqua chiude gli uffici nel golfo dianese, l’intervento della Confcommercio
“Confcommercio, negli ultimi due anni, ha sistematicamente sollevato una serie di problematiche, provando a risolverle, insieme all’azienda, con educazione e dialogo. Abbiamo ottenuto qualcosa? Certo, vittorie di Pirro, perché nemmeno il tempo di informare gli operatori dei “successi” ottenuti che si ritornava al punto di partenza.
Quando una struttura alberghiera si vede recapitare una bolletta da 15.000 € per un “conguaglio/acconto”, per lo meno ci aspetteremmo la possibilità di dialogare, verificare, presentarci fisicamente a uno sportello, guardare negli occhi un interlocutore, capire la composizione di tale importo.
Quando esercizi commerciali, che utilizzano l’acqua solo come servizio (erboristerie, agenzie immobiliari, negozi di abbigliamento, ecc), pagano 300 € di bolletta dell’acqua, vorremmo poter dire a qualcuno che, secondo noi, c’è qualcosa che non va.
L’azienda è praticamente irraggiungibile telefonicamente, come ho potuto constatare io stesso la scorsa settimana: volevo segnale un guasto, ma alla fine – dopo 3 ore di ripetuti tentativi – ho rinunciato.
Questa chiusura, che sa tanto di “fuga dalle responsabilità”, fa il paio con altre iniziative (cadute nel nulla) atte a porre l’attenzione sui numerosi problemi che quotidianamente ci perseguitano: un mese fa la Confcommercio del Golfo Dianese ha chiesto un incontro urgente al commissario ad acta del AATO idrico, Claudio Scajola.
Ad un mese di distanza purtroppo rileviamo che, evidentemente, il Commissario Claudio Scajola (che è anche Presidente della Provincia e non è un dettaglio da poco) NON ha nelle sue priorità l’esistenza e la sopravvivenza delle imprese del territorio dianese, in quanto ai nostri uffici non è pervenuto nemmeno un minimo cenno di risposta.
Sarebbe stato un gesto molto apprezzato se i rappresentanti del AATO idrico si fossero resi disponibili a spiegarci per quanto tempo ancora dobbiamo vivere in questa situazione da Terzo Mondo, magari rassicurandoci sui tempi di realizzazione del raddoppio del Roja.
Ma non demordiamo… siamo imprenditori cocciuti: in data odierna Confcommercio del Golfo Dianese sta provvedendo a richiedere analogo incontro urgente al Presidente di Rivieracqua, dott. Mangiante, sperando in un finale migliore: non chiediamo nulla di straordinario se non capire come vengono elaborate le somme richieste, sulla base di quali consumi minimi, se annuali o mensili, a cosa si riferiscono questi conguagli/acconti che ci terrorizzano, se ci sono possibilità di dilazioni e, soprattutto, sulla base di quali contratti vengono elaborate le tariffe e, quindi, le bollette.
Credo che sia un gesto di umanità e di solidarietà nei confronti di quelle persone, di quei colleghi che aprono una busta o una pec e leggono cifre assurde, che Rivieracqua si renda subito disponibile ad un incontro e risponda ai nostri quesiti.
È proprio per tutta questa distanza tra noi operatori e chi “amministra l’acqua”, tra noi operatori e chi eroga il servizio idrico, che ritengo che la scelta di chiudere gli uffici di Diano Marina sia proprio un brutto segnale nei nostri confronti”.