Sono in corso indagini sui lavori di ripascimento delle spiagge di Borgo Prino, che comprendono anche la sistemazione delle scogliere al fine di prevenire le mareggiate. A entrare in azione sono stati i carabinieri insieme ai tecnici dell’Arpal.
Si dovrà verificare che il materiale impiegato sia conforme alle normative
Stando a quanto si è appreso, nel mirino ci sarebbe la ghiaia utilizzata per il ripascimento e distesa dalle ruspe su tutto il fronte mare. Il materiale lapideo è infatti di un marcato colore scuro e questo aspetto, diverso dal solito materiale impiegato per il ripascimento delle spiagge, avrebbe messo in allarme alcuni residenti, che nei giorni scorsi avevano espresso le loro perplessità sui social.
L’intervento al Prino è seguito dall’assessore ai Lavori pubblici Ester D’Agostino, dal dirigente comunale Marco Marvaldi e dal consigliere comunale Daniele Ciccione. I lavori, finanziati con un milione e 800 mila euro, sono stati affidati alla Co.S.Pe.F. di Genova e comprendono la messa in sicurezza dell’intero fronte mare del borgo, per metterlo al riparo dalle mareggiate e consentire quindi in seguito il successivo intervento di rifacimento della passeggiata a mare e la creazione di una nuova pista ciclabile, che si inserirà quale diramazione della pista ciclopedonale realizzata sull’ex sedime ferroviario.
Carabinieri e Arpal dovranno ora verificare che la composizione della ghiaia utilizzata per il ripascimento sia conforme alla vigente normativa e possa essere effettivamente impiegata per tale tipo di intervento.