23 Dicembre 2024 14:51

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Gabbiano agonizzante salvato dopo 48 ore dalle Ambulanze Veterinarie “Emergenza Val Nervia”. L’appello dell’associazione: “Nessun altro interviene, anche loro hanno diritto a essere salvati”

In breve: Dalle segnalazioni al salvataggio sono passate 48 ore e a intervenire è stato il Soccorso Veterinario Emergenza Val Nervia

Soccorso ieri ad Arma di Taggia un gabbiano agonizzante per probabile intossicazione da botulino. Dalle segnalazioni al salvataggio sono passate 48 ore e a intervenire è stato il Soccorso Veterinario Emergenza Val Nervia, associazione in realtà nata per aiutare gli animali domestici.

Gabbiano agonizzante salvato dopo 48 ore dalle Ambulanze Veterinarie Emergenza Val Nervia

“Ieri pomeriggio ad Arma di Taggia racconta Igor Cassini presidente di Ambulanze Veterinarie Emergenza Val Nervia – abbiamo recuperato un gabbiano rimasto per più di 48 ore agonizzante probabilmente per intossicazione da botulino, senza che nessuno sia intervenuto al recupero nonostante la persona che ha segnalato il fatto abbia chiamato più enti. La nostra ambulanza ha così così trasportato l’animale alla sede LIPU provincia di Imperia per le dovute cure.

Vorremmo però fare chiarezza sui compiti della nostra associazione. Emergenza Val Nervia è nata per aiutare tutti gli animali domestici e ha come obiettivo di istituto l’assicurare ad ogni animale in difficoltà un primo soccorso salvavita ed il trasporto verso la struttura veterinaria di fiducia del proprietario o, se non disponibile, verso la Clinica Veterinaria più vicina.
Il nostro intervento, quindi, riguarda qualsiasi animale che abbia un proprietario. Per quanto riguarda gli animali randagi e vaganti la competenza è del servizio veterinario ASL1 chiamando direttamente il numero 118.

Per quanto riguarda invece la fauna selvatica allora chi è autorizzato ad intervenire? La competenza è della provincia e solo il personale della Polizia Regionale, noto anche come nucleo di vigilanza faunistico ambientale, Vigilanza Regionale, può intervenire.

È comunque impossibile pensare che possano recuperare tutti gli animali segnalati, anche solo quelli della provincia di Imperia, figuriamoci pensare poi di portarli all’unico centro di recupero presente in Liguria, a Campomorone, Genova. Se non altro dovrebbe esserci un centro almeno in ogni provincia così come enti convenzionati per il recupero degli animali selvatici feriti.

La Legge però dice anche che è obbligatorio l’intervento di soccorso di fronte ad animali rinvenuti sulla strada, investiti o feriti in seguito a incidente stradale. Entro 24 ore però l’animale andrebbe consegnato a un centro recupero o a un ente autorizzato che si occupa della cura degli animali. Qui in provincia di Imperia, non c’è nessuno che rientri in questi ambiti, quindi siamo al paradosso. L’unico centro di recupero della fauna selvatica più vicino è a Genova.

Gli uccelli acquatici in difficoltà per la siccità si concentrano sui punti d’acqua in secca, spesso stagnanti, ricchi di alghe e organismi acquatici morti in decomposizione ed ingerendo i residui organici in cerca di alimenti assumono la tossina. Una volta ingerita la tossina attacca le terminazioni nervose determinando una paralisi che in genere parte dai muscoli del collo, passa alle ali e arriva alle zampe. L’intossicazione è molto grave e spesso le conseguenze sono purtroppo mortali.

Non é la prima volta che interveniamo noi per salvare i gabbiani feriti. Difficilmente qualcun altro interviene. Solo 5 giorni fa, a Sanremo, abbiamo salvato un altro gabbiano ferito gravemente.

Anche loro soffrono e hanno diritto ad un soccorso”.

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