22 Novembre 2024 21:13

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22 Novembre 2024 21:13

Come scegliere il fornitore dell’energia? Alcuni suggerimenti

Con l’introduzione del mercato libero dell’energia elettrica, i cittadini possono scegliere qualsiasi fornitore in base alle offerte proposte. Attualmente, ci sono molti operatori con i quali è possibile stipulare un contratto, tuttavia non è semplice trovare quello più confacente alle proprie esigenze, poiché bisogna considerare diversi fattori, come ad esempio le proprie abitudini di consumo.

Confrontare le offerte

Per trovare un fornitore adatto alle proprie esigenze, è preferibile confrontare le offerte dei vari operatori, ma per fare ciò è consigliabile avere a portata di mano una bolletta. In questo modo, controllando la voce relativa al consumo annuo (espresso in kWh), si possono fare delle stime più precise e comprendere i margini di risparmio passando a un nuovo fornitore. È essenziale anche comprendere le diverse voci della bolletta, distinguendo i costi per la componente energia e quelli relativi agli oneri di sistema, le imposte, ecc.  Tuttavia, per la scelta di un fornitore non bisogna controllare solo le tariffe applicate, ma anche l’affidabilità degli operatori e la qualità del servizio offerto, nonché la facilità di risoluzione di eventuali problematiche riscontrate dai clienti. Per valutare questi fattori, basta fare delle ricerche sul web, ad esempio cercando le recensioni su IrenLuceGas oppure sugli altri operatori. 

Prezzo fisso o variabile?

Per trovare un fornitore dell’energia elettrica, è fondamentale comprendere la differenza tra le offerte a prezzo fisso e quelle a prezzo variabile. Nel primo caso, il costo della materia prima (quindi dei kWh) non oscilla nel tempo, e rimane lo stesso per tutta la durata del contratto. In alternativa, le offerte a prezzo variabile (oppure indicizzato) sono soggette alle oscillazioni di mercato. Ciò significa che l’offerta potrebbe essere più o meno onerosa a seconda del prezzo della materia prima. Gli operatori del mercato libero possono usare come indice per stabilire tale costo il prezzo praticato dall’autorità (ARERA) applicando uno sconto, oppure utilizzare altre formule di indicizzazione. Ovviamente, non si può stabilire a priori quale sia l’offerta più conveniente da sottoscrivere, tutto dipende dal periodo e dalle condizioni del mercato. In ogni caso, bisogna prestare attenzione alla scelta perché il costo della materia prima ha un peso sulla bolletta di più del 50% della somma totale da pagare.

Offerta monoraria o bioraria?

Un’altra distinzione importante è quella tra le offerte monorarie e quelle biorarie. Nel primo caso, il prezzo della componente energia non varia a seconda della fascia oraria di utilizzo, e nemmeno a seconda dei giorni, se festivi oppure feriali. Al contrario, l’offerta bioraria prevede due fasce di consumo: la prima, che va dalle 8 del mattino alle 19 di sera, e la seconda, che al contrario è in vigore dalle 19 alle 8 (oltre che nei giorni festivi e durante il week end). Quest’ultima è più indicata per chi trascorre molto tempo fuori casa e ha la possibilità di utilizzare gli elettrodomestici che consumano di più durante le ore serali, mentre per chi passa molto tempo a casa, ad esempio lavorando in smart working, ecc., può esseere preferibile optare per una tariffa monoraria, così da non avere limitazioni di utilizzo.

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