“In un tronco, in un ramo o in una radice vedo un’immagine e, con l’asportazione del materiale, cerco di farla emergere. Il risultato finale non sarà esattamente come l’immagine che avevo in mente all’inizio, perchè il legno è un materiale vivo, ha una sua forma e una venatura, perciò ti guida lui nella realizzazione“. Così nascono le sculture di Salvatore Vassallo, scultore salernitano di “adozione” imperiese.
Le sue opere, nell’ambito della mostra “Forma e Materia”, possono essere ammirate fino al 10 aprile presso la Galleria Rondò di piazza Dante a Imperia (10-12.30 / 16-19.30).
Negli anni Vassallo ha partecipato a numerose rassegne artistiche nazionali e internazionali. Nel 2018, all’Open Art alla Biblioteca Angelica di Roma, si è classificato secondo con l’opera “Naufrago”, che è stata inserita anche nell’edizione 2019 dell’Atlante dell’Arte Contemporanea Deagostini.
Imperia: alla Galleria Rondò le sculture di Salvatore Vassallo
“Io sono un salernitano adottato da Imperia, ormai vivo qui da circa tre anni. La mia arte nasce quasi per caso per quanto riguarda la scultura. Da ragazzino dipingevo, però i dipinti erano dei derivati, delle copie, mentre la scultura nasce da una cosa proprio mia.
Questa passione nasce in occasione di una vacanza al mare, quando ho visto uno scultore che dalle radici e dai rami faceva nascere delle cose piacevoli. Ho provato anche io. Quando gliele ho fatte vedere mi ha detto che avrebbe voluto averle fatte lui, così mi sono montato un po’ la testa e sono partito.
La prerogativa dei miei lavori sta nel vedere da un pezzo di ramo o una radice, una immagine. Con l’asportazione di materiale cerco di far emergere questa immagine che avevo visto.
Sicuramente il lavoro finale non avrà il risultato della prima immagine. Il legno, essendo materiale vivo, ha una sua forma e una sua venatura. Ti guida lui in corso d’opera, mentre si scolpisce.
Il risultato finale viene fuori molto simile a quello visto prima, ma non quello immaginato. Ti guida il lego”.
Nel video lo scultore illustra le opere “Naufrago” e “Scheggia”.