23 Dicembre 2024 16:09

23 Dicembre 2024 16:09

Elezioni Imperia: Fratelli d’Italia, intervista a Paolo Strescino. “Scajola? Non è uno scontro personale. Non condivido il suo modo di governare”

In breve: E' notizia di ieri, 3 aprile, la candidatura, nelle liste di Fratelli d'Italia, a sostegno del candidato Sindaco Luciano Zarbano, dell'ex Sindaco Paolo Strescino. Lo abbiamo intervistato, a poche ore dall'annuncio del suo ritorno in campo. 

E’ notizia di ieri, 3 aprile, la candidatura, nelle liste di Fratelli d’Italia, a sostegno del candidato Sindaco Luciano Zarbano, in vista delle elezioni comunali della prossima primavera, a Imperia, dell’ex Sindaco Paolo Strescino. Lo abbiamo intervistato, a poche ore dall’annuncio del suo ritorno in campo.

Paolo Strescino, Fratelli d’Italia le ha chiesto di candidarsi perchè ha capito di avere delle liste troppo deboli?

“Fratelli d’Italia parte dal dato delle ultime elezioni comunali che è leggermente superiore all’1%, per un totale di 289 voti di lista. Da lì è cambiato il mondo, fino all’ultimo dato, quello del centrodestra alle politiche. Fratelli d’Italia ha pensato fosse opportuno mettere in campo tutte le energie e le persone che storicamente sono appartenute a quel mondo. Da lì la candidatura mia e di Sara Serafini che ha come me un percorso, non solo politico, ma anche amministratuvo. Inutile negare che c’era bisogno di un ulteriore rinforzo al progetto che vede Zarbano come figura centrale”.

Da fuori, come ha visto cambiare la politica locale in questi anni?

“Quello che più mi ha impressionato è stato lo svuotamento del consiglio comunale. Il Sindaco uscente si è mosso agevolmente, senza un’opposizione, e questo ha portato alla situazione in cui siamo oggi. Non mi pare di aver assistito, se non in rare occasioni, a prese di posizione alternative. Questo è merito, o demerito, dipende dai punti di vista, di Scajola”.

Perché si è arrivati alla rottura con Scajola?

“Quando ho letto le critiche ai partiti espresse dai nostri competitor mi sono stupito che nessuno abbia detto nulla. Fratelli d’Italia ha dimostrato di voler recitare un ruolo importante nella costruzione del centrodestra in provincia di Imperia, avviando un percorso a partire dalle ultime provinciali. Il Presidente Claudio Scajola governa infatti con il sostegno di Fratelli d’Italia.

Fino a pochi mesi fa non c’era alcuna volontà di andare allo scontro. L’aggressione ai simboli di partito e ai contenitori di partito ha cambiato le cose, perchè per chi fa politica attiva è un controsenso, ancor di più per noi che governiamo in Liguria. Non vorrei che i partiti andassero bene solo quando servono. Non spetta a me, ma penso sia una questione che vada chiarita.

Sarebbe stato molto più semplice per Fratelli d’Italia fare come ha fatto qualche altro partito della coalizione, sostenendo che è meglio vincere senza simbolo che perdere con il simbolo. Questa è la linea di demarcazione tra noi e gli altri. Vuoldire coerenza, metterci la faccia, anche di fronte a una battaglia molto complicata”.

Se Fratelli d’Italia avesse appoggiato Scajola lei cosa avrebbe fatto? Si sarebbe candidato comunque?

“Nelle situazioni bisogna trovarcisi. Io fino a domenica scorsa non ero candidato alle comunali di Imperia. La politica è qualcosa che cambia molto velocemente”.

Cosa non l’ha convinta dei cinque anni di amministrazione Scajola?

“Penso che ci siano stati temi fondamentali affrontati in maniera abbastanza frettolosa, prendiamo il depuratore, che funziona a singhiozzo, e il porto, ancora fermo, che sono temi di sostanza, sotto il profilo turistico e ambientale. Meriterebbero dei confronti serrati. Il porto, oggi, non è manutenuto, sostanzialmente in 5 anni sono state cambiate le luci blu e sono aumentati i costi per gli utenti. 

L’ordinaria manutenzione, che dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello di questa amministrazione, è diventata uno spot elettorale. Negli ultimi giorni vedo che vengono inaugurate anche panchine ripitturate. L’ordinaria manutenzione, però, non puoi farla nell’ultimo mese. Se fai chilometri di asfalti nell’ultimo mese, chi è lucido capisce che sono asfalti elettorali.

Tutti questi cantieri pare che ai più piacciano, ma mi pare che la visione sia sovradimensionata per la città. Questo non vuoldire non pensare in grande, ma mirare alle cose giuste. Bisogna andare di pari passo con la città, questo iper attivismo elettorale un pò mi desta perplessità. Non parliamo poi della viabilità, sono stati fatti tanti, troppi errori

La pista ciclabile? Si tratta di un’opera con una paternità talmente lunga che penso andrebbe condivisa, ad esempio con l’ex Sindaco Capacci.

Negli ultimi giorni ho letto con interesse la notizia della vertenza vinta dal Comune con le assicurazioni Atradius sulle opere di urbanizzazione nell’ambito della realizzazione di un complesso residenziale sul Lungomare Vespucci. Ci tengo a precisare che l’azione legale fu avviata dall’allora amministrazione Capacci e che quando divenni Sindaco scoprì con amarezza che nessuno, da anni, pagava gli oneri di urbanizzazione, a danno dell’amministrazione. Fu l’amministrazione Capacci a cambiare le cose e di quel cambio di rotta oggi ne beneficia questa amministrazione”.

Per Scajola il porto turistico è naufragato per colpa di un’inchiesta giudiziaria “fatta con i piedi”. Lei, che all’epoca era Sindaco, cosa ne pensa?

Non sono d’accordo. Le problematiche sul porto arrivavavano da prima dell’inchiesta. C’erano un mucchio di problemi, non venivano pagate le aziende, le opere a scomputo non venivano fatte e per questo mi ero scontrato più volte con il privato quando ero Sindaco. Personalmente penso di non avere nessuna responsabilità politica sul naufragio del porto”.

Con Scajola è uno scontro personale? Perché non ha mai cambiato idea dopo il 2012, a differenza di molti suoi ex colleghi di partito?

“Non è uno scontro personale con Scajola. Io faccio parte di un partito, non decido io per Fratelli d’Italia, non penso di avere un peso così forte da determinare le scelte del partito sull’uso o meno del simbolo. Scajola? Contesto il suo metodo, per questo non ho mai cambiato idea dopo il 2012. Invito chi invece ha cambiato linea più volte nel corso degli anni a leggere il post di Bruno Santini dopo la presentazione di Scajola. E mi riferisco soprattitto agli ex An che oggi si trovano incoerentemente dall’altra parte.

Perchè votare Zarbano?

Avendolo conosciuto credo abbia una grande capacità di sintesi, organizzativa. Sotto il profilo della trasparenza dà garanzie molto precise. Il programma che presenteremo agli imperiesi è un programma che ha dei contenuti. Sul porto avremo delle cose da dire, abbiamo delle perplessità sul nuovo progetto di completamento. Non vuoldire, attenzione, avere perplessità sul fare il porto. Uno dei punti che mi lascia piu perplesso è quello della cantieristica. Chi lavora sul porto deve avere spinta e non il contrario”.

 

 

 

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