Blitz della Guardia di Finanza questa mattina, su mandato della Procura della Repubblica di Imperia, in tutto il comprensorio imperiese. Nel mirino i centri massaggio cinesi. Nel dettaglio, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato i centri massaggio di via Cascione e via Doria a Imperia (il primo a Porto Maurizio, il secondo a Oneglia) e il centro massaggio di via Generale Ardoino a Diano Marina. Arrestati anche due persone con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’indagine ha preso piede dalle testimonianze dei clienti, secondo cui il massaggio si tramutava in una prestazione sessuale.
Un’operazione che ha messo la parola fine ai centri massaggi nel comprensorio imperiese, al momento tutti chiusi. Nei mesi scorsi era stato chiuso, nell’ambito di una operazione della Guardia di Finanza di Alassio, anche il centro massaggi di via XXV Aprile. Stessa sorte, nel 2011, era toccato a un altro centro massaggi, il primo aperto in città, sempre in via XXV Aprile. Nel caso in questione si è arrivati al processo, conclusosi con la condanna dei gestori a 3 anni e 6 mesi di reclusione.
IL COMUNICATO DELLA FINANZA:
Il Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Imperia, a conclusione di attività di Polizia Giudiziaria delegata dalla locale Procura della Repubblica, ha posto agli arresti domiciliari le 2 titolari, di etnia cinese, di 3 centri massaggi dislocati nell’imperiese.
In luogo delle ordinarie prestazioni, pagando una somma aggiuntiva rispetto al normale tariffario, era infatti possibile beneficiare di prestazioni a carattere sessuale, i cui proventi venivano successivamente incamerati dalle titolari delle attività.
Gli accertamenti sinora svolti, hanno consentito di scoprire un sistema ben consolidato: la proposta di prestazioni sessuali, formulata durante il massaggio tradizionale, era, infatti, una consuetudine.
Dietro il “paravento” del massaggio tradizionale si celavano le offerte di natura sessuale; talvolta il tariffario per la prestazione “extra”, soggiaceva ad una vera e propria contrattazione, misurata, come accertato in alcuni casi, alla effettiva disponibilità di denaro contante, forma di pagamento preferita per la facilità con cui poteva essere occultato e trasportato all’estero.
In ordine alle attività ed ai riscontri compiuti, su proposta del P.M., il G.I.P. del Tribunale di Imperia, ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti delle titolari indagate ed il sequestro dei centri massaggi interessati, dislocati nell’imperiese, ove veniva esercitata una reale attività di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.