Imperia. Il comitato di Via Santa Lucia, dopo aver letto le dichiarazioni del consigliere Balestra in merito al senso
unico di Via S. Lucia ha voluto inviare una immediata risposta.
“Leggiamo con sdegno le dichiarazioni del consigliere di “Imperia Cambia”, Fulvio Balestra che accusa di falsità il capogruppo del P.D. Giorgio Montanari, reo di avere bocciato la sperimentazione del senso unico di Via S. Lucia e contestato la realizzazione della bretella di collegamento con Via Diano Calderina, promessa sei mesi fa dal sindaco e mai messa in cantiere.
Ci spiace dirlo, ma il falso sta dalla parte del consigliere Balestra, che si permette di dare giudizi non supportati dalla realtà, in quanto l’esperimento (dopo undici mesi non pensiamo si possa ancora definire tale, meglio sarebbe dire “l’imposizione”) voluta dall’amministrazione comunale è tutt’ora contestata dalla popolazione residente nel rione, che è stanca di subire disagi e indifferenza da parte della pubblica amministrazione.
Le giustificazioni addotte dal consigliere, che a suo dire promuovono la scelta fatta per Via S. Lucia, ovvero maggior ordine, sicurezza e parcheggi, sono contestabili ad una ad una.
Non riusciamo a capire cosa intende quando cita il maggiore ordine. Forse che una strada a senso unico è più ordinata di una a doppio senso? L’ordine dipende dalla regolamentazione delle soste, che non deve intralciare il transito veicolare e pedonale. Se il problema era quello dei veicoli lasciati in sosta irregolare, era sufficiente regolamentare meglio la via, senza prendere decisioni affrettate e impopolari come il senso unico.
Per quanto riguarda la sicurezza, il consigliere Balestra non si rende conto di quanto affermato. Come si può dire che si è pensato alla sicurezza, quando l’accesso a Via S. Lucia è stato reso obbligatorio attraverso Via N. Berio, dove nel periodo scolastico e nel punto più critico (curva a gomito) la strada, che peraltro è più stretta di Via S. Lucia e a doppio senso di circolazione, è invasa da bambini delle scuole elementari, dell’asilo nido e dagli ospiti dell’Istituto ISAH. Come si può dire che Via Don Minzoni, altra via compresa nell’anello (due chilometri !!!) percorribile obbligatoriamente per accedere a Via S. Lucia, sia più sicura, quando sul lato destro, tra un susseguirsi di auto in sosta, si immettono sulla strada i cittadini che fuoriescono dalle loro abitazioni, rischiando ogni volta di essere travolti dalle auto in transito.
Non prendiamo neanche in considerazione la seconda opzione indicata dall’amministrazione per raggiungere Via S. Lucia, ovvero il giro di Via Diano Calderina.
A parte la lunghezza dell’anello (tre chilometri !!!), Via Diano Calderina è strada a doppio senso di marcia, più stretta di Via S. Lucia su tutta la sua estensione e priva di marciapiedi per i pedoni (è presente un passaggio pedonale a raso, posto longitudinalmente, che naturalmente non garantisce la sicurezza di un marciapiede rialzato).
Queste sono le alternative “SICURE” che il consigliere Balestra consiglia ai cittadini di Via S. Lucia.
In merito alle soste, che a detta del consigliere sarebbero maggiori rispetto alla situazione precedente, facciamo presente che il Comitato Via Santa Lucia ha da tempo presentato un progetto che, oltre al ripristino del doppio senso, prevede una risistemazione della via che mantiene i posti auto attualmente in uso e garantisce una migliore fruizione da parte dei pedoni, con la creazione di un percorso pedonale che garantisce la sicurezza dei pedoni stessi.
Non vorremmo entrare nel merito della affermazione finale rilasciata da Balestra, inneggianti al maggior valore commerciale degli immobili che si trovano nelle isole pedonali, ma una simile baggianata merita una risposta.
Innanzitutto Via S. Lucia è attualmente disciplinata a senso unico e non ad isola pedonale. Questo comporta che un possibile acquirente di immobile, che fino a poco tempo fa si raggiungeva percorrendo 100 o 200 metri ed ora occorre percorrere due chilometri e nelle condizioni che abbiamo sopra specificato, o rinuncia all’acquisto, o chiede una congrua riduzione del valore, proporzionale al disagio causato dal senso unico.
Per finire, prendiamo atto della convinzione del consigliere che intravede nelle isole pedonali e nei sensi unici il futuro di Imperia, Crederemo alle sue affermazioni quando vedremo Via Cason della Guardia, strada strettissima, pericolosa per i veicoli che vi transitano nei due sensi e che il consigliere ben conosce in quanto vi risiede, trasformata in un senso unico di circolazione. Solo allora Balestra potrà affermare, come ha fatto nei confronti dei cittadini di Via S. Lucia, “C’è da camminare un po’ di più ma il disagio è giustificato da un maggior ordine, sicurezza e parcheggi”