“Voglio esprimere la mia solidarietà a Luciano Zarbano. Il modus operandi di Scajola ormai è chiaro. Così come ha fatto con La Russa per le comunali di Imperia, ha fatto anche con i vertici nazionali del Partito Democratico alle scorse provinciali. Li ha contattati per cercare un accordo. Quando però il Pd nazionale ci ha chiesto se ci fossero gli estremi per un’eventuale intesa noi abbiamo risposto picche“. Così, a ImperiaPost, Antonio De Bonis, storico esponente del Pd di Imperia, in merito alla telefonata con la quale il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, dopo alcune telefonate intercorse con il Sindaco di Imperia Claudio Scajola, ha chiesto a Luciano Zarbano di ritirare la propria candidatura.
Elezioni Imperia: caso Zarbano, parla Antonio De Bonis
“Io in 43 anni che faccio l’attivista politico, con alle spalle una lunga militanza di partito, non ho mai visto una cosa simile. Sono rimasto allibito, il Presidente del Senato che chiama un candidato Sindaco di un comune capoluogo e gli chiede di ritirarsi – dichiara De Bonis – Voglio esprimere la mia solidarietà umana e personale al Colonnello Zarbano e esprimo solidarietà anche a Sara Serafini e Paolo Strescino che solo due giorni fa ci avevano messo la faccia a sostegno di Zarbano. Mi domando come si faccia ad accettare una decisione di questo genere, calata dall’alto. Mi chiedo come i vertici locali, provinciali e regionali di Fratelli d’Italia possano accettare una situazione simile. Queste cose succedono soltanto in una dittatura. Anche a sinistra non ci siamo fatti mancare niente, ma si discuteva del candidato sindaco, non di scelte imposte dall’alto.
Qui addirittura c’è stata un’imposizione e mi rendo conto che non c’è mai fine al peggio. E’ evidente che c’è un problema di agibilità politica in questo comune e in questa provincia”.