Il pubblico ministero Marco Zocco ha chiesto la condanna a due anni per l’ex consigliere regionale imperiese Alessio Saso, a processo a Genova per promesse elettorali con l’aggravante mafiosa. La sentenza è attesa per il 13 giugno.
Fra le carte dell’accusa un’intercettazione ambientale fra Alessio Saso, Vincenzo La Rosa e Massimo Gangemi
I fatti contestati a Saso, all’epoca consigliere per il Popolo delle libertà, difeso dall’avvocato Sabrina Franzone, risalgono al 2010. Alessio Saso è accusato di aver fatto promesse ad alcuni esponenti apicali della ‘ndrangheta ligure, Domenico Gangemi (condannato per associazione mafiosa, in Calabria, a 19 anni e 6 mesi di carcere) e Giuseppe “Peppino” Marcianò (deceduto, condannato nel processo “La Svolta” sulle infiltrazioni mafiose a Ventimiglia), e ad altri soggetti a loro legati, durante la campagna elettorale per le regionali del 2010.
A sostegno dell’accusa ci sono anche delle intercettazioni ambientali effettuate in occasione di un incontro nel suo point elettorale di Arma di Taggia, fra Alessio Saso, Vincenzo La Rosa e Massimo Gangemi.
Il processo a carico di Saso si è trascinato per anni, ma la prescrizione è stata sospesa a causa dell’aggravante mafiosa che gli viene contestata.