21 Novembre 2024 09:36

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21 Novembre 2024 09:36

Diano Marina: I bambini delle scuole alla scoperta dell’oceano con l’associazione InfoRmare

In breve: L’associazione InfoRmare, grazie al prezioso contributo del comune di Diano Marina, ha concluso il percorso formativo dedicato agli studenti delle scuole.

L’associazione InfoRmare, grazie al prezioso contributo del comune di Diano Marina, ha concluso il percorso formativo dedicato agli studenti delle scuole. Un progetto, quello di Ponente nel Blu Scuola che si è svolto nel ciclo di studi 2022-2023 e nell’ambito del progetto Eco Schools. Un ringraziamento va all’impegno dei dirigenti scolastici e di tutti gli insegnanti oltre che della Guardia Costiera e al comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Diano Marina che, presente alle lezioni in spiaggia, ha fornito agli studenti preziose informazioni sulla sicurezza e sulla salvaguardia della vita umana in mare.

Quest’anno, finalmente, sono stati coinvolti nel progetto anche i bambini della scuola dell’Infanzia L’aquilone di Diano Marina con il Gioco del Mare ideato e realizzato per i più piccoli dai divulgatori di InfoRmare, non solo, lezioni più strutturate si sono svolte per gli alunni delle classi quarte della scuola primaria dei plessi di Villa Scarsella e Via Biancheri oltre che per gli alunni delle classi prime della secondaria inferiore.

Come ogni anno, gli studenti si sono impegnati in un percorso formativo in classe scoprendo le caratteristiche dei principali habitat marini del Golfo Dianese attraverso i video realizzati da InfoRmare e alle spiegazioni dei divulgatori dell’associazione. Dopo le lezioni in classe, le attività si sono spostate direttamente sulla spiaggia per le osservazioni e il riconoscimento degli organismi marini spiaggiati e per imparare, grazie alla collaborazione di Reef Check Italia, i metodi di raccolta dati usati dai ricercatori secondo i protocolli internazionali con un obiettivo importante: imparare le basi per l’osservazione e la conoscenza del mare, le caratteristiche dei principali habitat marini del Ponente Ligure , le peculiarità che li caratterizzano come la presenza della pianta acquatica Posidonia oceanica, le criticità e le minacce che insistono sul nostro territorio marino.

L’oceano, questo immenso ecosistema che sostiene la vita sul nostro pianeta, è in gran parte sconosciuto e il suo studio non è sempre integrato nella programmazione scolastica lasciando un enorme vuoto formativo. Quanti sanno che la metà dell’ossigeno disponibile sul nostro pianeta è prodotto nel mare?” Racconta Susanna Manuele.

“Studiare il mare vuol dire parlare di fisica, geografia, matematica, scienze, chimica innovazioni tecnologiche oltre ad affrontare temi sociali fondamentali quali il benessere delle popolazioni strettamente interconnesse con le molteplici attività umane legate al mare in ogni parte del nostro pianeta e non si parla solo di pesca.” Aggiunge Fabio Rossetto.

“A seguito delle direttive provenienti dalle organizzazioni inter governative come la Direttiva Quadro sulla Strategia per l’Ambiente Marino (MSFD-2008/56/CE) e il Trattato Internazionale per la Protezione dell’Alto Mare votato all’Onu lo scorso 5 marzo,  siamo chiamati a intraprendere una rivoluzione culturale che rappresenta il vero cambiamento per la nostra sopravvivenza e che vede coinvolte tutte le nazioni. Se non diamo alle nuove generazioni gli strumenti per affrontare questa sfida saremo fortemente svantaggiati rispetto a molte altre realtà che si stanno già muovendo verso soluzioni di sostenibilità ambientale basaste su un approccio olistico della gestione delle risorse. Approccio che prevede l’analisi del territorio, dei bisogni delle popolazioni e le azioni necessarie a soddisfare questi bisogni limitandone gli impatti attraverso uno sfruttamento delle risorse sostenibile e garantito nel lungo periodo.” Conclude Susanna Manuele.

Partiamo da qui, da Golfo Dianese e dai nostri bambini, saranno loro ad aiutarci a cambiare.

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