“I lavoratori in assemblea hanno optato per una rigida osservanza di tutte le regole relative al codice della strada e controlleranno per filo e per segno che ogni mezzo sia efficiente al 100%. Dispiace, perché ci saranno delle ripercussioni sul servizio e l’utenza verrà penalizzata, ma non possiamo fare altrimenti. Se i lavoratori si atterranno per filo e per segno alle decisioni dell’assemblea, per il settore movimento dell’azienda la gestione del servizio sarà molto onerosa. Il nostro intento è quello di richiamare l’attenzione della politica affinché venga riaperto il tavolo delle trattative e venga rivista la decisione relativa alla sospensione dei contratti integrativi di secondo livello”.
Questa la posizione dei sindacati al termine dell’assemblea dei lavoratori della Riviera Trasporti tenutasi ieri, martedì 26 agosto a Sanremo, a seguito della decisione dell’assemblea dei soci della Rt di procedere al taglio degli stipendi ai lavoratori per scongiurare il fallimento della società incaricata della gestione del servizio di trasporto pubblico locale. Nel dettaglio, l’assemblea dei soci ha ufficializzato la sospensione dei contratti integrativi di secondo livello che prevede una riduzione dello stipendio di circa 300 euro.
“I vertici della Riviera Trasporti – proseguono i sindacati – avrebbero potuto applicare l’accordo, sottoscritto da sindacati e lavoratori, che prevedeva un recupero di produttività pari a circa 2 milioni di euro, oltre alla cassa integrazione. Due provvedimenti che avrebbero cubato tanto quanto la sospensione dei contratti integrativi. Pare chiaro, dunque, come vi sia una cattiva e assoluta volontà di penalizzare i lavoratori. Abbiamo chiesto le dimissioni dell’attuale cda e del neo presidente e chiederemo un incontro urgente ai Sindaci di Imperia, Sanremo, Ventimiglia e Taggia per approfondire le tematiche in questione e cercare una soluzione alternativa. È inaccettabile che i lavoratori paghino gli errori di gestione dei vertici aziendali”.