27 Dicembre 2024 09:57

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Imperia: bilancio, il Comune chiede anticipazioni di cassa fino a 18 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2023

In breve: Il Comune torna a ricorrere in maniera consistente alle anticipazioni di cassa nonostante i timori sollevati dalla Corte dei Conti. All'origine della decisione le tante opere pubbliche finanziate con contributi statali e regionali.

Il Comune di Imperia, tramite una delibera di giunta dello scorso 7 aprile, ha chiesto al tesoriere dell’ente, BPER Banca, anticipazioni di cassa fino a un importo massimo di 18 milioni di euro. Una cifra piuttosto elevata, che sfiora il limite massimo, pari a 22.260.959 euro, ovvero i cinque dodicesimi delle entrate accertate riferite ai primi tre titoli nel penultimo anno precedente (esercizio 2021 – 53.426.302,51 euro).

Imperia: bilancio, Comune chiede anticipazioni di cassa fino a 18 milioni di euro. Il motivo? Le tante opere pubbliche

Il Comune torna a ricorrere in maniera consistente alle anticipazioni di cassa nonostante i timori sollevati dalla Corte dei Conti che, nell’ultima relazione, evidenziava come il Comune avesse fatto ricorso ad anticipazioni di cassa per un totale di 11.825.811 euro, dei quali 3 non restituiti.

Nel 2021 si registra un ulteriore peggioramento della situazione di cassa con un’esposizione massima di euro 11.825.811 e n. 365 giorni di utilizzo, mentre alla fine dell’esercizio risultano anticipazioni ancora da restituire per euro 3.077.648,20″.

All’origine della richiesta del Comune, con tutta probabilità, visto che nella relativa Delibera di Giunta non viene fatta alcuna menzione alle motivazioni del ricorso alle anticipazioni di cassa,  le tante opere pubbliche finanziate con contributi statali e regionali. Lo si evince da quanto precisato dall’amministrazione Scajola in risposta alle contestazioni della Corte dei Conti nell’ultima relazione dell’organo di controllo contabile. Il Comune ha avviato importanti interventi di opere pubbliche (le quali risultano tuttora in corso di realizzazione), finanziati con contributi europei, statali e regionali. Ciò ha inevitabilmente determinato uno sbilanciamento nella gestione di cassa, in buona parte dovuto alla necessaria applicazione degli articoli [….] che prevedono l’obbligo di corrispondere agli appaltatori un’anticipazione dal 20 fino al 30 per cento del valore del contratto di appaltoentro 15 giorni dall’inizio dei lavori”.

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