23 Dicembre 2024 21:27

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Aurigo: PNRR, oltre 135 mila euro per il restauro e la valorizzazione del Santuario di San Paolo. “Un vero e proprio museo, importante per tutta la collettività” / Le immagini

In breve: Domenica 16 aprile 2023, il parroco di Aurigo Don Jean-Pierre Vinciguerra, ha presentato alla cittadinanza un importante finanziamento ottenuto dalla Parrocchia di Aurigo nell'ambito del PNRR "Valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale"

Domenica 16 aprile 2023, il parroco di Aurigo Don Jean-Pierre Vinciguerra, ha presentato alla cittadinanza un importante finanziamento ottenuto dalla Parrocchia di Aurigo nell’ambito del PNRR “Valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”: 135.300 € per il restauro e la valorizzazione del Santuario di San Paolo, unico edificio in Liguria (e tra i pochi in Italia) dedicato all’Apostolo dei Gentili.

Aurigo: oltre 135 mila euro per il restauro del Santuario di San Paolo

Dice il parroco: “Il Santuario di San Paolo è un elemento unificante per la collettività aurighese e c’è bisogno della collaborazione di tutti. Ho voluto organizzare questo incontro perchè è nello spirito del finanziamento che ci siamo aggiudicati: coinvolgere la collettività. Non sarà sufficiente restaurare le opere d’arte del santuario, ma bisognerà collaborare tutti insieme alla promozione attiva di un edificio sacro che è un vero e proprio museo, con enormi potenzialità religiose, turistiche e culturali.

Anzitutto, ringrazio anticipatamente i cittadini che vorranno dare il loro contributo a questa causa e, soprattutto, ringrazio i referenti ed i progettisti delle opere che verranno realizzate: il dott. Gabriele Pellegatta, l’arch. Fabrizio Ereddia, il geom. Cesare Rainisio, l’arch. Elena Saldo, il geom. Roberto Marvaldi, l’arch. Jessica Ferrante, il per. ind. Matteo Gallino e il rag. Marco Ferrari. Una menzione particolare anche all’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Curia, per il supporto che ci sta fornendo.

Tra gli interventi previsti: il restauro di due quadri del 1767, delle lampade in ottone argentato, degli arredi liturgici del ‘700 e delle balaustre in ardesia del 1590; il restauro del pronao con il recupero della pavimentazione in acciottolato a motivi floriali e la ricostruzione filologica delle sedute perimetrali a delimitazione del porticato; la revisione dell’impianto elettrico con l’aggiunta di punti luci per migliorare la qualità della visita; la realizzazione dell’impianto di messa a terra con contestuale installazione di parafulmine; l’installazione di un totem multimediale con contenuti culturali, artistici e turistici; la realizzazione di servizi igienici connessi all’utilizzo dell’edificio.”

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