23 Dicembre 2024 15:01

23 Dicembre 2024 15:01

Elezioni Imperia: candidato sindaco Enrico Lauretti (Società Aperta). “Nel nostro programma una politica aperta all’ascolto e attenta alle idee di tutti i cittadini”

In breve: Queste le parole del candidato sindaco Enrico Lauretti (società aperta), in vista delle prossime elezioni di maggio. 

“La nostra iniziativa politica si fonda su alcuni principi che riteniamo fondamentali. Infatti una politica priva di principi e di valori di riferimento, diventa solo mero esercizio del potere finalizzato alla propria perpetuazione o al perseguimento di interessi economici propri o altrui – Queste le parole del candidato sindaco Enrico Lauretti (società aperta), in vista delle prossime elezioni di maggio. 

Elezioni Imperia: parla candidato sindaco Enrico Lauretti

“Al contrario noi abbiamo cercato di elaborare una proposta politica per amministrare la città di Imperia con un chiaro orizzonte culturale e valoriale all’interno del quale intendiamo muoverci.

Abbiamo elencato i 14 Principi ispiratori in un recente intervento.

Il primo recita : politica umana, democratica, attenta ai valori della dignità, della libertà, della uguaglianza dei diritti, della riduzione delle disuguaglianze economico-sociali e delle sofferenze.

Per noi è fondamentale una politica che consideri prioritariamente l’umanità non subordinandola ad altri fini, che sia convintamente e veramente democratica senza sottendere forme di personalismi autocratici o addirittura totalitari, che rispetti realmente la dignità e la libertà delle persone nel presupposto che essenzialmente tutti abbiamo gli stessi diritti ed una umanità comune, che non esistono superuomini ma abbiamo tutti dei limiti, e che le disuguaglianze e le sofferenze vadano ridotte.

Il secondo principio : politica all’esclusivo servizio dell’interesse pubblico.

Politica come servizio significa prestare per un periodo possibilmente breve le proprie competenze e capacità per amministrare la città. E’ una politica non ossessionata dalla occupazione del potere e dal suo esercizio. Né una politica condizionata o asservita ad interessi economici. E’ una politica che vuole soltanto fare il bene della città senza personalismi, ambizioni o vanità individuali. Una tale politica richiede un continuo rinnovamento del suo personale. Come ha detto recentemente Marco Follini l’essenza della democrazia consiste anche nel costante ricambio della classe dirigente. Persone nuove significano idee nuove, diverse sensibilità ed attenzioni, un arricchimento per la città che si avvale di maggiori contributi. L’eterno ritorno dell’uguale genera solo stasi e stagnazione, ripetizione degli errori, distacco, disimpegno e quindi in ultimo il venire meno della democrazia autentica.

Il terzo principio : politica dell’ascolto e come partecipazione attiva della cittadinanza.

L’attuale distacco e disaffezione dalla politica da parte della gente, evidenziatosi nell’elevatissimo astensionismo delle ultime elezioni regionali in Lombardia e Lazio (60%), discende anche da una politica divenuta autoreferenziale, chiusa in sé stessa, personalistica e che si manifesta come centro decisionale verticistico separato dalla gente e dai suoi problemi reali. Una politica più tesa a celebrare sé stessa con opere ed interventi altisonanti piuttosto che a risolvere i problemi reali. Per questo vogliamo perseguire una politica che con umiltà sappia innanzitutto ascoltare e poi coinvolga nelle decisioni la cittadinanza attraverso forme di partecipazione attiva. Una politica che non pretenda di sapere tutto e quindi operi in solitudine ma che invece parta dal presupposto che tutti possano dare un contributo utile, che tutti siano portatori di conoscenze ed esperienze valide. Quindi proponiamo una politica che sia consapevole di dover essere aperta all’ascolto, collegiale, attenta alle idee di tutti i cittadini”.

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