25 Dicembre 2024 05:39

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Inchiesta tangenti: Speranza-Dellerba, gli intrecci nella casa di riposo di Borgomaro. “Gli faccio un favore, mi prendo sua nipote”

In breve: Nel mirino la promessa di assunzione, come cuoca, della nipote di Luigino Dellerba, in cambio di un grande appalto presso il Comune di Imperia (la bretella di Caramagna), grazie all'intercessione dello stesso Dellerba con il Sindaco Claudio Scajola.

Nei documenti dell’inchiesta per corruzione che ha portato agli arresti di Vincenzo e Gaetano Speranza, rispettivamente titolare e collaboratore della Edilcantieri, e di Luigino Dellerba, ex Sindaco di Aurigo e ex consigliere provinciale, figura anche la Casa di Riposo Fondazione Orengo Demora di Borgomaro. Secondo gli inquirenti è la prova dei rapporti stretti tra Dellerba e i fratelli Speranza (Gaetano ha un incarico da consulente per il personale presso la Casa di Riposo). Nel mirino, in particolare la promessa di assunzione, come cuoca, della nipote di Luigino Dellerba.

“E’ la conferma – scrivono gli inquirenti – che le collusioni esistenti tra Dellerba e i fratelli Speranza si estendano su più fronti“.

L’assunzione della nipote di Dellerba alla casa di Riposo Demora e la promessa ai fratelli Speranza di un grande appalto in Comune a Imperia

Dellerba, nel corso di un colloquio con Gaetano Speranza, viene a conoscenza della ricerca, da parte della Casa di Riposo, di una cuoca. Telefona così al direttore della struttura, Luca Volpe, assessore ai servizi sociali del Comune di Imperia e direttore del Distretto socio sanitario imperiese, proponendo la nipote, 48enne, che ha appena terminato il corso per HACCP al centro Pastore e ha un diploma all’istituto alberghiero, per il ruolo di cuoca.  “Le piace la cucina, le piace fare da mangiare […] quando mi invita mangio bene, te lo dico per questo”.

Alla richiesta di un curriculum da parte di Volpe, Dellerba risponde che “ha un curriculum semplice” perché ha sempre lavorato in un negozio di alimentari e poi “è andata in campagna a battere le olive”, ma precisa ancora cheè una che si mette ai fornelli e fa volentieri da mangiare”. Volpe non sembra preoccupato “oh beh tanto li non è che sia trascendentale” e accetta di incontrare la nipote di Dellerba per un colloquio.

Successivamente Gaetano Speranza telefona alla nipote di Dellerba, annunciandole di essere stato incaricato dal direttore della struttura (Volpe) di contattarla, presentandosi come referente della mensa e dei servizi. Dopo un breve colloquio i due si accordano per vedersi di persona.

Il giorno successivo Gaetano Speranza incontra Luigino Dellerba fuori dalla sede della Edilcantieri, a Imperia, in via De Sonnaz, poi riferisce l’esito del colloquio al fratello Vincenzo.

“Ha detto che ieri è stato a casa del Sindaco, contentissimo di noi…adesso ci chiama…perché ci vuole fare…[…]”. Gaetano riferisce al fratello di aver sollecitato Dellerba sulla “strada, quella grossa” e aggiunge che Dellerba gli ha detto che il Sindacoce la fa fare a noi […] ha detto che adesso ti chiama il Sindaco, ti fa chiamare”.

Gaetano aggiunge al fratello che Dellerba gli deve qualcosa “gli faccio un favore a lui eh”, perché “butto via xxxx (il nome della dipendente, ndr) e mi prendo sua nipote”.

La strada grossa, secondo gli inquirenti, sarebbe la bretella di Caramagna (sulla quale la Edilcantieri sta già lavorando, nel primo tratto) che compare nelle carte dell’inchiesta già nel gennaio del 2022 quando Vincenzo Speranza racconta al fratello della propria visita in Comune, a Imperia, e di un colloquio con il dirigente del settore Lavori Pubblici, Marco Marvaldi.

Secondo gli inquirenti in cambio dell’assunzione della nipote, Dellerba avrebbe promesso a Speranza di fare da tramite con il Sindaco Claudio Scajola per far ottenere alla Edilcantieri l’appalto per i lavori della bretella di Caramagna.

I fratelli Speranza e Dellerba sono stati arrestati prima che il Comune indicesse la gara d’appalto per la bretella di Caramagna. A riguardo, la Procura, alla chiusura delle indagini, non ha mosso alcuna contestazione. 

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