Intervista a Giovanni Vassallo, 60 anni, bancario, candidato nella lista Alleanza Verdi-Sinistra a sostegno del candidato Sindaco Ivan Bracco.
Lei sostiene che la società è più avanti della politica, cosa intende?
“Che, come dice il rapporto Eurispes 2022 la popolazione italiana è molto più aperta e progressista di chi la rappresenta. Su alcuni temi come l’eutanasia la maggioranza è addirittura schiacciante, quasi il 75% di favorevoli, o sui diritti animali: 76% contro la caccia, 80% contro l’uso di animali nei circhi e ben l’82% contro le pellicce.
Gli italiani sono anche in maggioranza a favore dei matrimoni gay, il 61%, dell’adozione per i single, il 55%, o della legalizzazione delle droghe leggere, il 52%.
Sulle adozioni per il gay i favorevoli sono il 48%, ma il loro numero è raddoppiato negli ultimi 13 anni ed è già maggioranza tra i più giovani”.
Questo per quanto riguarda i diritti civili, ma i diritti sociali?
“Credo che in questo campo siamo all’alba di una vera rivoluzione. I ragazzi di oggi vogliono lavorare per vivere e non vivere per lavorare. Se il datore di lavoro li tratta male sono sempre di più quelli che lo licenziano e se ne vanno. La politica dovrebbe intercettare questa novità, ad esempio con leggi sull’armonizzazione dei tempi di vita e i tempi di lavoro o sulle politiche della casa, non è possibile che uno guadagni mille euro e ne debba pagare settecento di affitto. Invece siamo ancora fermi a discutere di cose che in Europa sono la assoluta normalità, come il salario minimo e il reddito di cittadinanza”.
Come spiega questa differenza?
Col fatto che chi ha portato avanti le lotte su questi temi ha abbandonato la politica, permettendo che questa diventasse un meccanismo autoreferenziale, in cui la conservazione del potere è l’unico obiettivo. E’ ovvio che, se il fine è questo, la cosa più sicura da fare è sdraiarsi sul conformismo, dire alla gente quello che la gente vuole sentire, nessuno tenta nuove strade, nessuno difende idee controverse. E questo è il caso migliore, a volte la politica diventa, per i motivi che ho detto, addirittura un meccanismo di selezione dei peggiori.
Queste sue riflessioni c’entrano qualcosa con la sua candidatura nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra a sostegno di Ivan Bracco?
Certamente. Questa situazione non è più sostenibile e qualcuno doveva cominciare a fare diversamente. Come diceva Gandhi devi essere tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo. Per cui mi sono messo in gioco e, malgrado faccia politica da quando avevo 15 anni, è la prima volta che mi candido.
Perchè proprio adesso?
Perchè ho percepito un senso di rivolta, una voglia di cambiamento che non sentivo da tanto tempo. Si sono create liste davvero civiche, non come quelle di Scajola, che è una delle poche persone al mondo che un partito lo ha fondato da zero. Credo che una parte di Imperia voglia provare a fare a meno del ceto politico che la governa da decenni. Cosa, tra l’altro, assolutamente razionale, visto che questo ceto politico ci ha portato a essere la peggiore provincia del Nord Italia per qualità della vita.
Ce la farete?
Chi lo sa! Quello che continuo a ripetere è che i cittadini sono tutti supereroi, hanno tutti i superpoteri come Hulk e l’Uomo Ragno. Basta che chi oggi è insieme insoddisfatto e sfiduciato, chi pensa che questa situazione non vada bene, ma pensa che non si possa cambiare, il 14 o il 15 Maggio trovi il tempo di andare al seggio e votare Ivan Bracco. E tutto sarà possibile. Anche il politico più potente non potrà resistere ai nostri superpoteri di cittadini consapevoli. Possiamo farlo, quindi facciamolo! Dai, coraggio!