22 Dicembre 2024 11:33

22 Dicembre 2024 11:33

Tangenti Imperia: nelle carte dell’inchiesta “pressioni” e “ingerenze” sulla Polizia Locale. “Il Sindaco Scajola mi ordinò di interrompere un controllo”

In breve: Nelle carte dell'inchiesta sul presunto giro di tangenti a Imperia emerge, tra gli aspetti più rilevanti, il rapporto controverso tra l'amministrazione comunale e la Polizia Locale.

Nelle carte dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti a Imperia emerge, tra gli aspetti più rilevanti, il rapporto controverso tra l’amministrazione comunale e la Polizia Locale. Nel corso delle indagini, infatti, gli inquirenti hanno ascoltato, nel giugno del 2022, come persone informate sui fatti, il Comandante Aldo Bergaminelli, oggi prossimo al trasferimento a Roma, e un agente, Claudio Benvenuto. Entrambi riferiscono agli inquirenti di “pressioni” e “ingerenze” da parte di Sindaco e assessori sull’operato della Polizia Locale. Per i fatti in oggetto, va precisato, che non risultano contestazioni formali da parte della Procura della Repubblica di Imperia.

Inchiesta tangenti Imperia: “pressioni” e “ingerenze” sulla Polizia Locale nella carte dell’inchiesta

“Ingerenze politiche” sull’operato della Polizia Locale

L’agente Benvenuto, nel corso del proprio interrogatorio, alla domanda se via siano “ingerenze politiche” nell’operato della Polizia Locale risponde:Assolutamente sì, sia da parte degli assessori che da parte del Sindaco, In particolare dall’assessore Gagliano per esperienza diretta, per sentito dire anche da parte dell’assessore Oneglio. Gagliano segnala in continuazione veicoli in divieto o altre situazioni di illegalità su cui ci chiede di intervenire subito chiamando direttamente gli operatori. Per paura di ripercussioni eseguiamo nel limite del lecito e del possibile di farli anche senza informare il nostro Comandante che tuttavia è a conoscenza di tutto”.

“Per quanto riguarda il Sindaco mi sembra una cosa anomala che ci venga richiesto di far eseguire ai vigili un servizio per tenere il posto auto al Sindaco durante le manifestazioni. E’ anche capitato di occupare un posto auto con l’auto dei vigili, mandare una foto della posizione alla segreteria del Sindaco e consentire quindi a quest’ultimo di raggiungere quel luogo e posizionare la propria auto, sia personale che di servizio, al posto di quella dei vigili. E’ capitato che il servizio sia stato richiesto parecchie volte in occasione di cene.

Capita spesso che Gagliano chieda di andare a prenderlo al bar o in comune per eseguire dei sopralluoghi vari. L’assessore Oneglio, invece, durante alcune manifestazioni ha disposto direttamente l’impiego dei vigili.

Nel corso dell’interrogatorio emerge anche che l’assessore Gagliano pagherebbe multe di propria tasca a insaputa dei sanzionati.

Gagliano assolutamente non chiede di annullare le multe, può capitare che chieda se qualche persona è stata sanzionata. In caso positivo provvede direttamente lui a pagarle. Ho contezza di multe pagate da Gagliano a insaputa dei sanzionati che hanno avuto invece l’idea che le multe fossero state annullate”.

Abusi edilizi nel terreno di proprietà della Edilcantieri

A Vincenzo Speranza, dal settore urbanistica (Ilvo Calzia), viene notificato un avvio di procedimento per presunti abusi edilizi in un suo terreno in via Ballestra a Piani. Le contestazioni sono relative alla “realizzazione di muretti senza permesso di costruire in zona paesaggistica,mancato rivestimento di muretti,mancatapiantumazione di alberi e all’ampliamento di un ufficio preesistente”. La pratica viene affidata al Commissario Magaglio.

Vincenzo Speranzariferisce agli inquirenti il Comandante Aldo Bergaminelli – mi chiese cosa poteva fare per sanare gli abusi della nuova costruzione, io gli risposi che avrebbe dovuto demolire tutto. Prima di Speranza anche Gagliano mi ha chiesto cosa poteva fare Speranza per regolarizzare l’abuso. Ho detto anche a Gagliano che l’unica soluzione era quella di demolire (come poi avvenuto, ndr).”

Bergaminelli nel corso del suo interrogatorio riferisce anche che “l’assessore Gagliano mi chiese di togliere la pratica di Speranza a Magaglio ed assegnarla a Paris, cosa che però non ho fatto”.

[…] Magaglio mi disse che avrebbe fatto un nuovo sopralluogo insieme alla Procura e che servivano i tecnici dell’urbanistica. Io gli consigliai di non chiamare direttamente l’urbanistica, ma di farlo fare a un collega, mantenendosi sul vago, in quanto si supponeva che non avremmo avuto collaborazione. Io non ho riferito a nessuno che era in programma il nuovo sopralluogo.

Magaglio mi disse che il giorno del sopralluogo non ha ricevuto molta collaborazione dall’ufficio urbanistica. Dopo il sopralluogo si è presentato nel mio ufficio Gagliano chiedendo se ero a conoscenza del sopralluogo e se Magaglio lo avesse fatto fuori servizio perché era una cosa grave. Risposi che ne ero a conoscenza e che anche se lo avesse fatto fuori servizio non vi era alcun problema perché fatto in straordinario. Mi chiese di toglierlo dalla Pg, ma risposi che restava al suo posto. Gagliano mi disse anche che Speranza era preoccupato di non riuscire più a partecipare ad appalti pubblici e da qui ho capito che Gagliano e Speranza avevano avuto un contatto sulla questione”.

In merito a eventuali pressioni di Gagliano sull’operato della Polizia Locale, il Comandante risponde: “E’ molto pressante, chiede che vengano assegnati tipi di incarichi a certi agenti, ma anche perché sono gli agenti a chiederglielo, a volte si mette direttamente a dirigere il traffico nonostante non lo possa fare. Vuole fare il dirigente e l’agente, a volte chiama direttamente i vigili urbani dandogli degli incarichi e spesso utilizza gli operai, a volte dice che glielo ha detto direttamente il Sindaco. Ogni tanto discuto con Gagliano ma fondamentalmente lo ritengo una persona onesta che cerca di dare una mano a tutti”.

L’abuso edilizio contestato al meccanico Antonio Maiolino (“realizzazione di una platea in cemento in un’area dove venivano effettuate riparazioni ad auto”) e la richiesta del Sindaco Scajola di interrompere un sopralluogo

“Mi trovavo in Questura, sono stato chiamato al telefono dal Sindaco Scajola. Mi ha chiesto se conoscessi un meccanico, io non riuscivo a capire a chi si riferisse. Mi fece il nome di Maiolino, a carico del quale quel giorno stesso i miei agenti Benvenuto e Paris stavano facendo un controllo. Il Sindaco mi disse che siccome esisteva una sanatoria dovevo far rientrare i vigili. Mi ordinò di far interrompere il controllo, ma gli dissi che ormai era partito e a quel punto mi chiuse il telefono in faccia. Chiamai Paris dopo circa 30 minuti e gli dissi quello che mi aveva detto il Sindaco, dandogli l’indicazione di verificare l’esistenza di un’eventuale sanatoria, cosa che però non c’era. Era stata presentata solo una domanda di sanatoria in bianco, ovvero una domanda priva di qualsiasi documentazione a supporto”.

“Pressioni” del Sindaco Scajola

Il Comandante Bergaminelli agli inquirenti parla delle “pressioni che il Sindaco talvolta fai nei confronti di tutti, anche dei dirigenti”.

“Il Sindaco pretende solamente l’assenso a tutte le sue idee e i suoi progetti, non ammettendo alcuno tipo di dissenso. Anche gli assessori hanno difficoltà a dirgli di no, nessuno può dirgli che non vada bene qualcosa. A me è capitato qualche volta di dissentire, il Sindaco si arrabbia, urla e offende. Voglio andare via da Imperia per lavorare più serenamente”.

“Posso dire che il Sindaco non interferisce direttamente nelle pratiche, ma vuole essere informato su tutto. Vuole preventivamente visionare tutti gli atti, comprese ordinanze e determine. Per le ordinanze si aspetta il suo assenso e per le determine l’ufficio ragioneria, prima di pagare o assumere impegni di spesa, aspetta il suo via libera. I dirigenti scelgono i periodi di ferie, ma dall’anno scorso anche i dirigenti adesso devono attendere l’assenso di Scajola, anche se non previsto dal contratto di lavoro. Capita spesso che gli assessori mi chiedono qualcosa perché dicono che glielo ha detto il Sindaco, sollecitando interventi.

Per le manifestazioni Scajola dispone dove devono essere messi i vigili. Non riesco ad aggiungere altro perché molte cose cerco di rimuoverle”.

Il conflitto di interessi

Nel corso del proprio interrogatorio il Comandante Aldo Bergaminelli spiega agli inquirenti di aver abitato, in affitto, per alcuni mesi, in un’abitazione di proprietà di Vincenzo Speranza, a San Lorenzo al Mare, rivolgendosi all’imprenditore su consiglio dell’assessore Gagliano.

Mi ha affittato un bilocale a San Lorenzo al Mare […] Sono rimasto a casa di Speranza per alcuni mesi pagandogli un affitto in locazione transitoria. Mi aveva consigliato l’assessore Gagliano di rivolgermi a Speranza perché sapeva che aveva disponibilità di appartamenti”.

“Ho chiesto a Speranza un preventivo per la ristrutturazione con formula del 110% super bonus […] ma non me lo ha mai fornito. In virtù della mia richiesta di preventivo avevo sollevato il mio confilitto d’interesse con Speranza facendo sì che il Rup per gli interventi manutentivi di strade e marciapiede non fossi più io ma diventasse Sandro Calzia, responsabile dell’ufficio viabilità. Atteso che anche Sandro Calzia aveva chiesto un preventivo a Speranza, pure lui ha sollevato il conflitto d’interesse ed il rup è diventato Marco Paris, ispettore dell’ufficio edilizia e ambiente”.

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