E’ la cava di Zuccarello, in provincia di Savona, il sito da dove proviene la ghiaia utilizzata per il ripascimento delle spiagge di Borgo Prino e oggetto di polemiche e di approfondimenti della Procura, affidati alla Capitaneria a seguito di esposti presentati dal Comitato per la salute e l’ambiente. Ghiaia che, lo ricordiamo, è stata ritenuta idonea e senza difformità dalle analisi dell’Arpal, come riferito dal Sindaco di Imperia Claudio Scajola.
Imperia: ripascimento Borgo Prino, la ghiaia proviene dalla Cava di Zuccarello
L’azienda proprietaria, la Cave Martinetto Srl, ha come attività prevalente l’estrazione di pomice e di altri materiali e l’attività di supporto all’estrazione di pietre ornamentali, da costruzione, da gesso, di anidrite, per calce e cementi, di dolomite, di ardesia, di ghiaia e sabbia, di argilla, di caolino, di pomice. E’ di proprietà al 90% dell’imprenditore Marco Cerruti, che è anche amministratore unico, e al 10% della Cerruti G.B. Srl., e fa capo all’Impresa Cerruti Spa, conosciuta nell’imperiese in quanto proprietaria di una discarica di inerti in zona Rio Sgorreto, in Valle Impero.
L’Impresa Cerruti Spa, come si legge sul sito internet della società, si occupa di estrazione e produzione di materiali inerti di varie pezzature sia di cava che alluvionali e di produzione e vendita di conglomerati bituminosi e conglomerati cementizi.
Parallelamente a questa attività l’Impresa Cerruti è specializzata nel’esecuzione di lavori edili, civili ed industriali, lavori stradali, movimenti terra, scavi e demolizioni. Nell’ultimo decennio, inoltre, l’Impresa Cerruti spa si occupa anche di trasporto, lavorazione e smaltimento di rifiuti provenienti dalle attività edili ed è in possesso anche dell’autorizzazione per la frantumazione e vagliatura degli stessi con gruppi mobili. La potenzialità della produzione inerti, conglomerati cementizi e bituminosi è oggi complessivamente di circa 2.500 mc/giorno.
Nel febbraio 2022 il Presidente della Provincia e Sindaco di Imperia Claudio Scajola aveva proposto, per far fronte all’emergenza rifiuti, la realizzazione di una discarica temporanea, in attesa del biodigestore, presso l’area di proprietà dell’Impresa Cerruti, ipotesi poi tramontata anche per via dei malumori dei residenti.