“Nella frenetica rincorsa degli annunci e delle inaugurazioni parziali (la ciclabile) o fasulle delle opere pubbliche realizzate (il cantiere del Teatro Cavour), Scajola si è “dimenticato” di uno degli obblighi di un buon amministratore, ovvero dell’approvazione del bilancio consuntivo, o meglio del Rendiconto 2022 del Comune – Queste le parole del candidato sindaco del centrosinistra Ivan Bracco (Imperia Rinasce), unitamente a PD e Alleanza Verdi e Sinistra, in merito alla mancata approvazione del Rendiconto 2022 del Comune.
Imperia: rendiconto 2022 del Comune, l’intervento del candidato sindaco Ivan Bracco
“Benché l’obbligo di approvazione sia scaduto il 30 aprile, termine perentorio da cui se non sanato per legge può addirittura derivare lo scioglimento del consiglio comunale, l’amministrazione Scajola ha ritenuto di dare priorità a questioni più urgenti, ovvero la sua campagna elettorale.
Un buon amministratore pubblico al termine del suo mandato, in particolare se si ripresenta alle elezioni, dovrebbe invece approvare e sottoporre al giudizio dei cittadini proprio un rendiconto sull’andamento dei conti dell’ultimo esercizio chiuso.
Con questo adempimento un buon amministratore può dimostrare di essere stato attento e lungimirante nella gestione dei conti del Comune, che devono essere lasciati in eredità a chi verrà designato dagli elettori a guidarlo e dare evidenza di non aver magari esagerato con le spese nell’euforia elettorale di fine mandato.
Sorge quindi il dubbio che tale evidente e grave omissione non sia solo frutto di incapacità amministrativa (sono lontani i tempi in cui Scajola annunciava come un grande merito il normale rispetto dei tempi di presentazione dei bilanci), ma piuttosto dalla precisa volontà di non far emergere la distanza tra i dati effettivi e oggettivi del rendiconto 2022 del Comune e la misura degli annunci della sua campagna elettorale.
Il dubbio che il bilancio del 2022 del Comune possa essere stato oggetto di qualche “eccesso elettorale”, in assenza di dati rimane tale, ma considerando le abitudini di Scajola del passato, quando nel 1995 lasciò in grave deficit le finanze del Comune, non può considerarsi una malignità gratuita.
Scajola invece di dedicarsi nella stesura del patinato bilancio sociale di fine mandato, tanto infarcito di annunci e immagini artificiali delle opere che si promette di realizzare, quando spoglio di risultati reali, avrebbe invece dovuto fare il suo dovere presentando il bilancio 2022 del Comune e fornire alla città un elemento di verità in mezzo a tanti annunci ben poco credibili”.