Imperia. Il capogruppo di Forza Italia Piera Poillucci si è espressa in merito alla decisione del Comune di destinare due spiagge libere all’accesso delle persone con i cani a Porto Maurizio e a Oneglia:
“Sono mesi che chiedo all’Amministrazione se non intenda consentire a chi ha il cane di andare al mare, in almeno un luogo ad hoc. Già nell’ottobre 2013, quasi un anno fa, quando avevo portato all’attenzione del Consiglio Comunale la necessità di eliminare il divieto per i cani di accedere ai parchi cittadini – divieto che l’Amminstrazione dopo qualche mese abolì – avevo introdotto il problema della mancanza delle spiagge per i cani. Prima dell’inizio dell’estate con una interrogazione avevo riproposto il tema. Ora, a stagione balneare che volge al termine, finalmente la Giunta delibera di destinare due spiagge a cani – ma non ci prenderanno mica in giro?- con libero accesso per quelle persone che vogliono godere della spiaggia e del mare in compagnia dei loro amici a quattro zampe. Bene, ce l’abbiamo fatta, forse, la delibera dice ‘in via sperimentale’, quindi, vedremo se tutti noi che abbiamo cani ci meriteremo l’agrément.
C’è un problema, però: i cani italiani possono circolare in tutto il territorio nazionale senza aver fatto la vaccinazione antirabbica, mentre per accedere alle spiagge del Comune di Imperia, apprendo dalle “Norme di comportamento” allegate alla Delibera di Giunta del 21.8.2014, occorrerà aver fatto fare ai nostri familiari pelosi tale vaccinazione. Quest’ultima non è più obbligatoria perché da trent’anni la rabbia non è più presente sul territorio nazionale, se non in rarissimi casi isolati di cani che, comunque, l’avevano contratta all’estero. E’, invece, obbligatoria, per ottenere il passaporto dell’animale per l’estero.
La vaccinazione in questione è quindi necessaria per i cani provenienti dagli altri Paesi per l’accesso nel nostro territorio e, quindi, anche alle nostre spiagge, ma non capisco perché i cani “italiani” debbano vaccinarsi per andare al mare ad Imperia. C’è un’altra imposizione, peraltro, se vuoi accedere alle spiagge canine imperiesi: ogni mese devi andare dal veterinario, perché devi avere un certificato rilasciato non più di un mese prima da un medico veterinario che dica che il tuo cane è in “buona salute”, il che è, oltre che scomodo, piutosto costoso, quanto illogico. Posso andare sotto i portici senza certificato medico (penseranno mica in Comune ad Imperia che il cane sia l’untore degli anni 2000!?), ma alla spiaggia no!
Il provvedimento imperiese, inoltre, tira nuovamete in ballo la questione delle razze aprioristicamente pericolose, dimostrando, così, l’Amministrazione Imperiese di ignorare anche altre norme dello Stato, oltre a quella di cui ho detto circa l”antirabbica: dal 2009, infatti, con l’Ordinanza Ministeriale che reca la firma di Francesca Martini, all’epoca sottosegretario alla Salute della Lega Nord, si è finalmente introdotto il concetto che non esistono razze pericolose poiché non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base della appartenenza ad una razza o ai suoi incroci. E’ il singolo individuo, prevede la norma, che può essere iscritto nel registro “cani pericolosi” se ha – purtroppo – meritato, per ciò che ha fatto, tale appellativo.
Curioso, poi, anche l’obbligo per l’accompagnatore che è tenuto, ogni due ore circa, a condurre il cane fuori della spaggia per una passeggiata. Perché che fa un cane al mare? Deve stare immobile sulla sdraio sotto il sole battente!?
Mi domando, quindi, quale sia il motivo dell’introduzione, da parte del Comune di Imperia di tali strampalati e illegittimi obblighi. Forse dovrei semplicemente pensare che, come sempre più spesso sta accadendo, si facciano norme e regolamenti senza sapere neppure di cosa si parli e, soprattutto, senza avere idea di che cosa provochi la loro applicazione pratica.
Ecco come rovinare una buona cosa, la spiaggia per cani e umani, che finalmente potevamo avere anche noi ad Imperia.
Io, personalmente, non sottoporrò alla vaccinazione antirabbica i miei cani (a meno che non me lo impongano la legge o una necessità sopraggiunta) e, se queste spiagge poi ad Imperia apriranno realmente (siamo in attesa!), andrò comunque con Arturo (il mio bulldog inglese) e Stella (la mia pura meticcia) al mare, aspettando che mi sanzionino in base ad una norma ‘comportamentale’ (?) regolamentare di rango comunale (?) che impone, per l’ennesima volta, un obbligo illegittimo e sanzioni altrettanto.
Una soluzione ci sarebbe: elaborare un codice di comportamento da affiggere all’ingresso delle spiagge, conforme alle norme di legge già esistenti e poi pretenderne il giusto rispetto, anche con l’applicazione delle sanzioni aitrasgressori.