“Bene farebbe Ivan Bracco a non parlare di cose che sembra proprio non conoscere. Abboniamogli pure la terminologia (si chiama “rendiconto consuntivo” e non “bilancio consuntivo”), ma sulla sostanza le sue dichiarazioni sono francamente imbarazzanti per chi ha la presunzione di candidarsi a sindaco – Queste le parole del presidente di Polis, Andrea Landolfi, la società cui fa capo il sindaco Scajola alle prossime elezioni di maggio.
“Il Comune non ha approvato il rendiconto consuntivo perché deve farlo il Consiglio Comunale che sotto elezioni, com’è noto, non si riunisce. Ciò non significa che questa Amministrazione non si un simbolo di efficienza sui tempi approvazione dei bilanci. Lo ricordo da presidente uscente della Commissione Bilancio. Abbiamo approvato il bilancio di previsione, che è il VERO documento fondamentale di un’Amministrazione, il 9 gennaio, tra i primi Comuni d’Italia.
Probabilmente non lo sa, ma il Governo ha di recente prorogato i termini per l’approvazione perché non tutti hanno l’efficienza dell’Amministrazione Scajola.
Visto che mi sembra debba ripassare un po’, consiglio a Bracco oltre ai lineamenti di base della finanza pubblica, anche un po’ di storia locale contemporanea. In effetti, c’è chi ha approvato un rendiconto consuntivo in piena campagna elettorale, a pochi giorni dal voto. È stata quella sinistra che oggi, dopo litigi e travagli, l’ha scelta come candidato.
La sua coalizione, il 31 maggio 2018 (anche lei in ritardo, secondo la sua logica) portò in approvazione al Consiglio Comunale il consuntivo del 2017 con un avanzo di 4 mila euro e, quatta quatta, la settimana successiva, il 7 giugno 2018 (tre giorni prima delle elezioni), approvò in giunta una variazione a quel bilancio che trasformò l’avanzo di 4 mila euro in un disavanzo di 8 milioni e trecentomila euro.
Somma che gli Imperiesi stanno ora pagando a rate di 280 mila euro l’anno fino al 2045. Questo grazie alla sinistra che lei oggi vorrebbe riportare a governare la città (la stessa che ci ha condannati a un piano di rientro di 11 milioni di euro per come ha mal-gestito la cosa pubblica).
In un recente confronto il sindaco Claudio Scajola l’ha invitata a studiare di più. Credo che farebbe bene a fare tesoro di quel consiglio”.