“La piccata replica del presidente di Polis Landolfi alle critiche mosse all’amministrazione per la mancata approvazione del rendiconto di esercizio 2022 del Comune svela tutte le preoccupazioni e la carenza di argomenti che i sostenitori di Scajola hanno nel confrontarsi con legittime ed obiettive critiche che, chi amministra, dovrebbe invece rispettare ed accettare – Queste le parole del candidato sindaco del centrosinistra Ivan Bracco (Imperia Rinasce), unitamente a PD e Alleanza Verdi e Sinistra in risposta al presidente di Polis, Andrea Landolfi.
“Se Landolfi avesse letto, con attenzione il comunicato da noi inviato, invece che farci polemica, si sarebbe accorto che proprio sulla terminologia tecnica abbiamo utilizzato sia il termine tecnico “rendiconto di esercizio” di esercizio che quello di più facile comprensione comune di bilancio consuntivo.
Ma se l’asserita competenza in materia di Landolfi si fosse dimostrata fallace solo per questo aspetto nulla sarebbe.
Il problema è che Landolfi, come ha specificato, a differenza nostra conoscerebbe perché le avrebbe studiate, le norme in tema di bilancio degli enti locali, ma ha difficoltà a capirle, dato che ha giustificato la mancata approvazione del rendiconto 2022 del comune dall’impossibilità di convocare il consiglio comunale sotto elezioni.
Facciamo presente a Landolfi che invece proprio il Testo Unico degli Enti Locali (Tuel) all’art. 38 comma 5 preveda che i consigli comunali dopo l’indizione dei comizi elettorali si limitino ad adottare gli atti urgenti e improrogabili. Tra gli atti urgenti e prorogabili rientra proprio il rendiconto di esercizio normato dall’art. 227 del Tuel, per cui è previsto un termine non prorogabile in quanto, in caso di mancata approvazione, scattano le pesanti sanzioni previste dell’art. 141 comma 2 del Tuel.
Rassicuriamo quindi Landolfi sul fatto che su tale tema non solo abbiamo studiato, ma a differenza sua, abbiamo anche compreso il significato della norma.
Quanto poi al classico tentativo di parlare d’altro messo in atto da Landolfi citando il deficit di bilancio che Scajola avrebbe ereditato dalla precedente amministrazione e per il quale è stato adottato il piano di riequilibrio decennale, forniamo al presidente di Polis alcune informazioni.
Il buco di bilancio che viene frettolosamente attribuito alla amministrazione precedente (di cui peraltro facevano parte molti dei suoi attuali sostenitori) è invece in gran parte figlio delle operazioni di finanza creativa delle giunte di centro destra di Sappa eterodirette proprio da Scajola che, ad esempio con la privatizzazione di Amat, misero le basi per far diventare non recuperabili da parte del Comune le somme a lei spettanti ma incamerate da Amat per i canoni di depurazione inserite nelle bollette.
Landolfi e Polis si rassegnino, continueremo a portare nella discussione pubblica i problemi della città ed i limiti di una amministrazione uscente che prova invece a sottrarsi al confronto ed è sempre più barricata nel proprio fortino autoreferenziale”.