Andora avrà attivo un dissalatore. Sarà il comune di Andora a finanziare il noleggio, sulla base di un’ordinanza firmata dal Sindaco Mauro Demichelis. L’Ente si sostituisce a Rivieracqua, che per legge è soggetto titolato ad attuare l’intervento, ma che ufficialmente ha dichiarato di non avere la disponibilità dei fondi.
Il dissalatore potrebbe diventare un’opera strutturale, da impiegare, in caso di emergenza, anche negli anni futuri
Con la firma del primo cittadino di Andora, passa all’immediata attuazione un intervento in somma urgenza per contrastare gli effetti del prolungarsi della siccità che, secondo una stima dei tecnici di Rivieracqua, ha già in parte provocato la risalita del cuneo salino in alcuni pozzi. Questo progetto vede fra gli attori Comune, Regione Liguria, Protezione Civile Nazionale, ATO Idrico e Rivieracqua.
Accogliendo la richiesta dell’Amministrazione Demichelis, il Presidente Giovanni Toti (che dal 14 settembre 2022, è stato nominato Commissario delegato per contrastare emergenza di deficit idrico in Liguria), ha inserito il noleggio di un dissalatore per la città di Andora, nell’ambito del Piano degli interventi e delle misure più urgenti da attuarsi in Liguria e per cui si richiedono i fondi alla Protezione Civile Nazionale, pari a seicentomila euro.
Rivieracqua, gestore del servizio idrico, ha però comunicato di voler attendere l’effettiva erogazione dei fondi statali per procedere al noleggio: tempi che il Comune non può attendere e vuole anticipare, per garantire al più presto ad Andora il funzionamento dell’impianto di desalinizzazione dell’acqua.
Il sindaco Mauro Demichelis, con il Vice Sindaco delegato al Servizio Idrico Paolo Rossi, ha evidenziato la necessità di tagliare i tempi per assicurare ad Andora, entro l’inizio della stagione estiva, tutti gli strumenti utili a contenere i cloruri nei parametri di norma. Spiega Demichelis: “Ho firmato un’ordinanza contingibile e urgente per ingiungere agli uffici comunali di procedere al noleggio dell’impianto con l’obbiettivo di garantire più acqua dolce ad Andora e contrastare quanto più possibile gli effetti del perdurare della siccità. Ancor prima che venga completato il collegamento della tratta San Bartolomeo-Cervo-Andora del nuovo acquedotto Roja, tutta l’Amministrazione ha lavorato per garantire un intervento che assicurasse ulteriori fonti di acqua dolce oltre alla fornitura che Rivieracqua ha prospettato di poter fornire ad Andora.
Ci hanno comunicato che il by pass attivato ad Imperia convoglia più acqua verso Andora e l’imminente rifacimento delle vasche delle Morene di Cervo abbatterà le dispersioni idriche anche in favore del nostro Comune. Con il noleggio del dissalatore portiamo a compimento un percorso che ha necessitato quasi un anno di lavoro, di verifiche tecniche, giuridiche ed economiche con cui ci aspettiamo di poter contenere i parametri dei cloruri. In questa fase emergenziale fondamentale è stato il supporto del Presidente Giovanni Toti e il lavoro di squadra con tutti gli Enti sovraordinati, che ringraziamo per la collaborazione prestata, preso atto del corposo fascicolo di documenti e relazioni, raccolto dai funzionari in mesi di lavoro e interlocuzioni con Rivieracqua, con cui abbiamo evidenziato a Regione, ATO, Rivieracqua e Protezione Civile, la necessità di intervenire in somma urgenza in attesa del completamento dei lotti del Master Plan Roia, che consentiranno la fornitura di ulteriori qualitativi di acqua dolce.
Le ditte, pur avendo confermato a Rivieraqua la volontà di procedere su tutti i cantieri, con più squadre e turni, stanno incontrando difficoltà a reperire le tubazioni, per cui abbiamo ritenuto necessario procedere anche con il progetto del desalinizzatore. Ringraziamo l’Assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone, insieme ai dirigenti regionali e dell’ATO per aver compreso la specificità della situazione di Andora e favorito un articolato lavoro portato avanti con competenza e dedizione anche dai nostri dirigenti comunali, che ci permette oggi di agire sulla qualità di un servizio essenziale per i cittadini”.
Tempi brevi per la posa e l’allaccio dell’impianto annuncia il vice sindaco Paolo Rossi. Che dice: ” Il comune di Andora, tramite i suoi uffici e le sue proprie risorse mette in opera la soluzione più efficace e avanzata che la tecnologia offre per affrontare l’emergenza idrica. Siamo pronti a farla diventare un’opera strutturale sempre per mettere il più possibile al riparo i cittadini da eventuali emergenze idriche nei prossimi anni.
Il dissalatore depurerà l’acqua dei pozzi colpiti dal cuneo salino tramite un procedimento di osmosi che elimina, attraverso delle membrane, la presenza di sali che vengono successivamente riequilibrati per ottenere acqua che rispetti i parametri di legge. Così aumenterà il flusso d’acqua dolce in acquedotto. Il dissalatore tratterà le acque dei pozzi aumentando significativamente i quantitativi di acqua dolce al giorno che si aggiungeranno a quelli che Rivieracqua ha comunicato di poter fornire dal Roja, senza dimenticare che i pozzi più lontani dal mare non sono mai stati raggiunti dal cuneo salino”.