28 Dicembre 2024 12:37

28 Dicembre 2024 12:37

Elezioni Imperia: raccolta rifiuti, la nota dei candidati del PD Verda e Bellotti. “In cinque anni costi aumentati e nessun dialogo con la cittadinanza. Opportuna una raccolta porta a porta ben fatta e tariffe personalizzate”

In breve: Deborah Bellotti ed Edoardo Verda, candidati al consiglio comunale nella lista del Partito Democratico, intervengono in merito alla gestione della raccolta rifiuti a Imperia.

Deborah Bellotti ed Edoardo Verda, candidati al consiglio comunale nella lista del Partito Democratico a sostegno del candidato Sindaco Ivan Bracco, intervengono in merito alla gestione della raccolta rifiuti a Imperia.

Raccolta rifiuti: intervengono i candidati del PD, Deborah Bellotti ed Edoardo Verda

“La gestione rifiuti è da sempre un tema complesso e controverso per qualsiasi città; spesso le decisioni utili alla cittadinanza non sono sempre le più amate; viceversa le scelte comode non sempre sono quelle efficaci e a beneficio della comunità.

Imperia ha fatto negli ultimi anni alcuni passi avanti e diversi passi indietro.

Nel febbraio 2019 si è passati ad un sistema di raccolta porta a porta, completo nelle varietà di mastelli, per arrivare nel 2023 alla diffusione dei cosiddetti cassonetti “intelligenti”, future “discariche” a cielo aperto.

La nostra posizione?

Che la prima, nel 2019, sia stata una scelta coraggiosa ma gestita male, con troppi mastelli, senza flessibilità e ascolto verso la cittadinanza; che la seconda sia una scelta di comodo senza dati che la supportino.

A proposito di dati: quando è l’ultima volta che i cittadini hanno ricevuto dal Comune un aggiornamento sulle percentuali per tipologia di raccolta differenziata (per non parlare della produzione di rifiuto pro capite)? Qual è oggi la percentuale di raccolta differenziata? E negli ultimi 3-6 mesi? Mistero.

Il comune si è fatto promotore di una campagna informativa sul corretto smaltimento dei rifiuti e sull’organizzazione del servizio di raccolta? Non lo ricordiamo.

Pare non vi sia l’interesse al dialogo con la cittadinanza – dialogo più volte richiesto in consiglio comunale senza risultato.

Dobbiamo risalire alle giornate di lancio del nuovo sistema di raccolta nel 2019 e a qualche informativa sull’installazione dei nuovi cassonetti.

Poi il nulla.

Le scelte, costosissime (il costo del servizio è passato da 9,3 milioni di euro, nel 2018, ai 13 milioni di euro di oggi, +40%), vengono prese senza confronto con cittadini e categorie: la cittadinanza, spettatrice senza poter intervenire, ha finito per odiare la raccolta porta a porta. La mancanza di ascolto, flessibilità e visione conduce a questo.

La raccolta porta a porta ben fatta invece, come hanno dimostrato moltissimi comuni in Italia da decenni, offre enormi risultati in termini di qualità, pulizia, rispetto per l’ambiente e risparmi economici. Una raccolta che preveda un unico mastello per l’organico, campane per il vetro e sacchetti identificabili per le altre tipologie di rifiuto, mantenendo aggiornata la cittadinanza sui risultati del servizio. Un servizio che incentivi pratiche di riduzione del rifiuto come ad esempio la realizzazione di un centro di riuso e riparazione, in progetto da tempo ma mai realizzato.

Con un modello di questo tipo, si può applicare la tariffazione puntuale, che consente di premiare gli sforzi fatti dalle persone per conferire correttamente i rifiuti: l’utente paga una parte della Tari in base alla quantità di rifiuto indifferenziato che produce, anziché in base ai metri quadrati dell’immobile. In sostanza, chi è più attento e virtuoso con la raccolta differenziata, meno spende.

I modi e la visione per fare le cose fatte bene, contrapposto al fare tout court, esistono”.

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