28 Dicembre 2024 07:30

28 Dicembre 2024 07:30

Elezioni: l’On. Fratoianni (Alleanza Verdi-Sinistra) a Imperia. “Come si fa a votare ancora Claudio Scajola?”/Video

In breve: L'intervista all'On. Nicola Frantoianni.

Si è svolto oggi, in Via Antica dell’Ospizio, l’incontro con l’onorevole Nicola Fratoiannideputato e segretario nazionale di Sinistra Italiana, a sostegno della lista Alleanza Verdi Sinistra e della candidatura a sindaco di Ivan Bracco.

Elezioni: a Imperia l’intervista al deputato Nicola Fratoianni a sostegno di Ivan Bracco

La candidatura di Claudio Scajola

“Ho concluso il mio discorso ponendo una domanda: come si fa a votare ancora Scajola? Ancora Scajola Ministro degli Interni nel 2001 durante il G8 di Genova, ancora Scajola Ministro degli Interni quando fu ucciso Marco Biagi perchè gli fu revocata la scorta, ancora Scajola che lo definì un rompicoglioni, ancora Scajola della casa a sua insaputa e ancora e ancora. Potremmo allungarci con tutto il garantismo necessario che vale per tutti. A volte occorrerebbe un po’ di senso del pudore per farsi da parte.

Ancora Scajola di una destra che in questa città, come ovunque dove governa, produce un modello di governo che va contro l’interesse generale e va nella direzione dell’interesse di pochi e di interessi speculativi nella gestione delle risorse.

Abbiamo bisogno di svoltare, una svolta che questa coalizione e questo ottimo candidato Sindaco può garantire. Una svolta nel segno dell’interesse generale e dell’interesse delle giovani generazioni che sono l’oggetto della retorica continua di questo paese, ma quasi mai l’oggetto di politiche concrete che li aiutino a liberare le loro energie, le loro qualità, i loro talenti, a restare laddove magari dove vogliono restare. Una politica che rimette al centro la conversione ecologica della tutela dell’ambiente, la valorizzazione delle risorse naturali di un territorio splendido come questo. Una politica che rimette al centro il lavoro, i suoi diritti, la qualità, che metta al centro la lotta contro la mafia, la criminalità organizzata che in territori come questi è assai presente. È l’ora di finirla di non nominare certe parole. È l’ora di farci i conti, di costruire strumenti di trasparenza, ma anche di lotta attiva per contribuire a una battaglia che riguarda tutto il paese.

Per Imperia c’è una bella possibilità, quella di chiudere una pagina brutta della città, ma anche una pagina non bellissima per il paese, quella di Claudio Scajola, e di aprirne una molto più luminosa”.

Povertà e lavoro

“La destra italiana fa la guerra ai poveri, non alla povertà. Come sull’immigrazione. La guerra si fa agli irregolari, non alle irregolarità che invece producono le leggi di questo Paese. Il mercato del lavoro italiano è un mercato in cui cresce la povertà anche per chi lavora. Redditi indecenti, salari da fame, diritti cancellati. E che fa il Governo? Nel decreto del primo maggio, uno scherzo per altro di cattivo gusto, aumenta ancora di più la precarietà e la fragilità di un lavoro già troppo precario. Bisogna fare il contrario. E bisogna aver chiaro che se uno è in difficoltà, quella difficoltà va risolta attraverso l’investimento delle politiche pubbliche e non certo girandosi dall’altra parte”.

Immigrazione

“Siamo di fronte a un rovesciamento sistematico della realtà e del senso delle parole. Anche del valore della nostra meravigliosa lingua. Quelli del Prima gli Italiani a volte dovrebbero occuparsi proprio dell’italiano, non farebbe male a nessuno. Dare dei buonisti a chi salva la vita delle persone, come fosse qualcosa di brutto è come dire che bisogna dire ‘viva il cattivismo’. Bisogna lasciarli morire i migranti? O mettere in campo una politica in grado di confrontarsi con un grande fenomeno strutturale che provoca anche contraddizioni e problemi, è bene dirselo chiaramente. Ma se viene affrontato, come ora, in modo emergenziale e esclusivamente punitivo e restrittivo, non solo non produce alcun risultato, neanche dalla parte di chi mette in campo quelle politiche, ma va nella direzione opposta a quella necessaria”.

Mafia

Di mafia non se ne parla, capita anzi che chi amministra certi territori si offenda se qualcuno parla di mafia. La mafia c’è, è radicata nel Paese, è radicata dove ci sono soldi, interessi. La mafia esiste, è un problema con il quale occorre confrontarsi. Un’amministrazione comunale ha il dovere di nominare il problema e di mettere in campo tutti gli strumenti per favorire, sostenere e ringraziare le associazioni e tutti coloro che lavorano contro la criminalità organizzata, per aumentare sensibilità, per fare battaglie sociali. Lavorare sul terreno della trasparenza, del rigore nella formazione dei bandi, per impedire che la criminalità organizzata possa infiltrarsi negli interessi generali”.

 

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