25 Dicembre 2024 16:04

25 Dicembre 2024 16:04

Elezioni Imperia: l’intervista al candidato sindaco Enrico Lauretti. “Città in declino da decenni, per il suo rilancio necessario puntare su turismo, sport, cultura infrastrutture ed entroterra”

In breve: Queste le parole del candidato sindaco Enrico Lauretti (Società Aperta) in una intervista personale. 

Vogliamo, nel nostro piccolo e con tutta la modestia del caso, riproporre un discorso in cui cultura e politica siano connesse e presentare una proposta di amministrazione della città che coniughi da un lato risoluzione dei problemi, efficacia e risolutezza decisionale e dall’altro partecipazione, trasparenza e legalità”– Queste le parole del candidato sindaco Enrico Lauretti (Società Aperta).

Elezioni Imperia: l’intervista del candidato sindaco Enrico Lauretti

Quali sono le motivazioni della sua candidatura alle prossime elezioni nel Comune di Imperia ?

“Sono motivazioni di natura ideale e valoriale che trovano espressione da un lato in un nuovo discorso politico legato alla cultura ed ai valori, e dall’altro in una proposta di una buona amministrazione efficace, corretta e trasparente. I due aspetti sono strettamente connessi”.

Ci spieghi meglio, quali sono i vostri riferimenti valoriali e culturali ?

“In estrema sintesi noi consideriamo che nel corso degli ultimi decenni del 900 nelle società occidentali con l’avvento delle nuove tecnologie sia intervenuta una grande trasformazione: si è passati da una società industriale ad una società postindustriale e anche il modo di pensare e di vivere è mutato con la transizione dalla modernità alla postmodernità. Possiamo dire che sono venute meno le grandi ideologie, la fede nel progresso, la fiducia nella verità. Siamo passati da una età delle certezze a un tempo dominato dalla incertezza. Il riproporsi di guerre, crisi economiche ricorrenti, pandemie, enormi problemi climatici e demografici hanno generato nuove paure e inquietudini. Mancano chiari riferimenti valoriali e orizzonti culturali definiti. Il pensiero si è fatto debole, la società è divenuta liquida. In questo contesto cerchiamo di formulare una nuova proposta culturale e politica che restituisca la prospettiva di un significato al nostro vivere”.

E la politica ?

“Questo processo ha interessato anche la politica. Siamo entrati in una fase postpolitica. I partiti sono diventati fragili, sono diventati personali, autoreferenziali e impermeabili alla partecipazione della gente, privi di chiari orientamenti; appaiono più interessati al perseguimento del consenso che a costituire una guida della società. La politica sembra intesa più come carriera che come servizio, gioco di potere o sostegno ad interessi particolari più che ispirazione ideale.  La gente pare non credere più che la politica possa risolvere i propri problemi. Ha sfiducia nella politica, si astiene alle elezioni”.

Quindi cosa proponete ?

Vogliamo, nel nostro piccolo e con tutta la modestia del caso, riproporre un discorso in cui cultura e politica siano connesse e presentare una proposta di amministrazione della città che coniughi da un lato risoluzione dei problemi, efficacia e risolutezza decisionale e dall’altro partecipazione, trasparenza e legalità. Abbiamo costituito una associazione culturale e politica denominata “Società Aperta” che si richiama alle grandi tradizioni del liberalismo, popolarismo, esistenzialismo e socialismo e che ha presentato una propria lista civica alle elezioni comunali. Il nostro spirito è quello della politica come servizio”.

Quali sono le vostre proposte amministrative ?

Imperia è una città in declino da molti decenni. Era una città industriale, con fiorenti imprese. Nel tempo è avvenuto un processo di dismissione di molte di queste attività e la città ha perso una identità precisa. Il tasso di disoccupazione è tra i più elevati del centronord e quello di emigrazione giovanile di Italia. Noi pensiamo che bisogna adoperarsi per un rilancio economico puntando su turismo esteso a tutto l’anno connesso allo sport, alle manifestazioni, al mare, alla pista ciclabile e all’entroterra, su attività agroalimentari ed enogastronomiche, su industria leggera verde e legata alle nuove tecnologie, su cultura collegata al polo universitario. Bisognerà attivarsi affinchè si proceda nel modo più celere possibile nella realizzazione delle infrastrutture necessarie ad una ripresa economica : completamento del raddoppio ferroviario, Aurelia bis, autostrada Albenga Carcare Predosa, Strada Statale 28 con realizzazione del traforo Armo Cantarana, Strada Statale 20 della Val Roya“.

Concretamente su Imperia cosa proponete ?

“Procederemo sollecitamente con tutte le opere pubbliche in corso (teatro Cavour, ciclabile, parco urbano..), migliorandole ove possibile, per portarle a compimento nel rispetto dei costi e con tempi certi. Quindi rivedremo in tempi celerissimi i progetti finanziati e in procinto di iniziare e daremo corso alle relative opere. Riesamineremo il progetto di completamento del porto turistico rendendolo più coerente alle esigenze della città e nei tempi più rapidi cercheremo di avviarne le opere. Soprattutto ci dedicheremo alla manutenzione, efficientamento energetico e valorizzazione del cospicuo patrimonio comunale esistente. Assegniamo priorità infatti ad interventi manutentivi e migliorativi di strade ed edifici esistenti piuttosto che alla realizzazione di nuove e costose, anche di manutenzione e gestione, opere sproporzionate. Pensiamo anche a interventi di riforestazione urbana”.

Per i servizi pubblici quali acqua, depurazione dei reflui e rifiuti cosa proponete?

“Per questo tipo di servizi abbiamo una preferenza per mantenerli pubblici. Quindi coerentemente a quanto abbiamo sempre sostenuto e praticato cercheremo di mantenere interamente pubblica Rivieracqua anche se consapevoli delle difficoltà a causa del debito accumulato negli anni per via di tante resistenze. Sul problema dell’approvvigionamento idrico porremo grande attenzione perché dovremo trovare soluzioni che assicurino la continua fornitura d’acqua a tutto il territorio. Anche il depuratore dei reflui dovrà funzionare correttamente senza interruzioni e rilascio di miasmi.  Analogamente per la raccolta dei rifiuti verificheremo la possibilità di un affidamento a società pubblica compatibilmente alle normative vigenti, agli ambiti e relative competenze”.

Altre iniziative che intendete assumere ?

Facilitare la vita del cittadino e di tutti gli operatori economici attraverso forme di semplificazione, maggiore accessibilità al Comune e a tutti i suoi uffici, coinvolgimento della cittadinanza per quanto possibile in determinate decisioni. Metteremo il cittadino al centro delle nostre attenzioni, coi suoi bisogni e le sue necessità. Cercheremo di efficientare il lavoro degli uffici comunali in un quadro di concertazione col personale e relative rappresentanze. Intendiamo procedere poi con l’approvazione del PUC (piano urbanistico comunale) e, nella misura possibile, alla riduzione dei numerosi oneri fiscali che gravano su cittadini e operatori economici. Vogliamo arrivare, come altri Comuni, alle 365 manifestazioni all’anno (tra grandi e piccole) per sviluppare cultura e incentivare il turismo. Abbiamo composto una lista di persone competenti, capaci e con importanti esperienze nella Pubblica Amministrazione e nei Comuni, nelle libere attività e professioni che quindi assicurano di raggiungere i risultati attesi”.

La sua lista Società Aperta si è mossa in autonomia rispetto ai partiti e oggi siete indipendenti ma anche soli, è stato impegnativo questo percorso ?

“Credo nel ruolo dei partiti e dei corpi intermedi perché sono l’anima della democrazia rappresentativa. Siamo aperti al dialogo come sempre. E’ stato impegnativo ma ho sempre concepito la politica, intesa in senso nobile, come un dovere morale e inoltre questo impegno era una promessa fatta a mio padre che provava un analogo sentire ed è un debito verso mio figlio trentatreenne che dall’età di venticinque anni opera in Africa nella cooperazione internazionale”.

Cosa si aspetta da queste elezioni ?

Non sono in grado di fare previsioni. Cito Vaclav Havel, il dissidente ceko, drammaturgo e infine primo presidente della Cecoslovacchia, che, incarcerato per le sue idee durante il comunismo, scriveva alla moglie Olga : “ C’è una differenza tra l’ottimismo e la speranza. Sperare significa credere in qualcosa che ha un senso indipendentemente dal risultato.“ Sono convinto che abbiamo avanzato una proposta molto sensata”.

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