“Il bambino e le isole – un sogno di Calvino“. Grande partecipazione questo pomeriggio, giovedì 11 maggio, in biblioteca a Imperia, per la presentazione dell’ultimo romanzo dello scrittore Marino Magliani. L’autore vive tra la sua Liguria di Ponente e la costa olandese, già candidato al Premio Strega nel 2022 per “Il cannocchiale del tenente Dumont”.
L’incontro di questo pomeriggio, a cura dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia, è stato introdotto da Roberto Moriani. Lo scrittore Magliani è stato intervistato da Daniela Cassini.
L’intervista allo scrittore Marino Magliani
“È soprattutto un sogno di Calvino, sono riuscito a recuperarlo. Ho letto delle dichiarazioni e delle interviste di un amico di infanzia di Calvino.
Raccontava che da ragazzo avesse questo sogno, la narrazione di un bambino che gioca a pallone, il pallone si perde , oltrepassa i binari. Non vuole disobbedire alla mamma che gli ha chiesto di non oltrepassare i binari. Però ci tiene a non perdere il pallone e va a vedere dove finiscono i binari per fare il giro. Però, solitamente i binari non finiscono mai”.
C’è tanta Liguria nei suoi libri?
“C’è sempre tanta Liguria, c’è la restituzione della Liguria a me stesso. In questo libro c’è una novità. Non c’è più la Liguria verticale, ma c’è quella ferroviaria, orizzontale. Che è un po’ una cosa nuova, almeno nella mia letteratura”.
Dove trova l’ispirazione?
“Io credo che l’ispirazione non si trovi e non la si debba cercare. Uno riesce a fare certe cose nella vita, una almeno riesce a farla.
Io riesco a raccontare a me stesso delle storie, che poi cerco di raccontarle e di confezionare in romanzi e racconti.
L’ispirazione è tutto ciò che ci circonda, la realtà. E poi è tutto ciò che ci circonda per non raccontare la realtà”.
“Il bambino e le isole – un sogno di Calvino”: ecco l’ultimo libro di Marino Magliani
Questo nuovo libro è un romanzo evocativo e struggente, un omaggio a quel sogno a occhi aperti che è la letteratura, un omaggio a Calvino.
Magliani nel suo romanzo fa incontrare Walter Benjamin, un intellettuale in fuga dalla Germania nazista e ospite con la sua valigia di libri illustrati di Sanremo, con un ragazzino di nome Italo Calvino, colui che diventerà uno dei più grandi scrittori del Novecento. E da quell’incontro nasce la storia di un bambino e del suo pallone che si perde nei vicoli, fino al mare e oltrepassa i binari della ferrovia.
E il bambino seguirà i binari lungo tutto l’arco della Liguria, attraversando tanti paesi della nostra terra e sarà un modo per seguire il corso di tante storie e di tanti personaggi. Realtà e fantasia per descrivere un vero “sogno di Calvino”.
A cura di Alessandro Moschi