Imperia. Nella giornata di ieri, l’assessore alla cultura e alle manifestazioni Paolo Strescino ha comunicato a mezzo stampa la decisione di affidare la creazione della cartellonistica del Teatro Cavour di Imperia al Comune stesso aiutato da una serie di personalità esperte nel settore.
Contattato da Imperiapost per qualche chiarimento l’assessore Strescino ha dichiarato: “Ci avvaliamo di tutti coloro che, sempre con una radice imperiese, hanno collaborato agli eventi culturali di Imperia. Passeremo tramite i canali tradizionali che ovviamente ha il Comune, ma siamo aperti e alla continua ricerca di proposte nuove. Ciò che ci interessa è che il Teatro Cavour sia il cuore pulsante della cultura in città. Non ci sarà un tavolo ufficiale con degli esperti, questo deve essere chiaro – sottolinea l’assessore – lavoreremo con tutti, anche se una buona parte delle persone necessarie per questo compito li abbiamo già contattati. Possiamo dire che il grosso è stato fatto, serve capire adesso se qualcuno non è stato interpellato o se qualcuno ha delle idee da proporci“.
Alla domanda sulla possibilità di lasciare tutto in mano a un direttore artistico che, con evidenti esperienze nel settore, prendesse in mano la stagione del Cavour, anche a costo zero come avevano proposto alcuni artisti, Paolo Strescino ha dichiarato: “L’idea del direttore artistico ha un costo, il lavoro gratis per me non esiste e a oggi il Comune non è in grado di pagare una figura di questo genere. Inoltre, se si fosse intrapresa questa strada bisognava fare una gara e avremmo dilatato i tempi pesantemente“.
“Credo che tutti debbano partecipare – continua Strescino – Chi può portare qualche spettacolo o personaggio di spicco a Imperia deve poterlo fare, proponendo l’idea all’assessorato che prenderà la decisione finale. Siamo in continua consultazione tra di noi e lo faremo anche durante l’anno che verrà“.
In merito poi alle scelte meramente artistiche sugli spettacoli che verranno messi in cartellone per la nuova stagione l’assessore Strescino non svela niente di preciso: “Credo che sia fondamentale mantenere da una parte quella che è la tradizione dell’opera lirica, e che verrà mantenuta, cercando dall’altra parte di svecchiare un po’ il tabellone. Ci sono tanti under 30 che vivono in questa città e se iniziassero ad andare a teatro non è male. L’idea del teatro così – conclude Paolo Strescino – è interessante perchè diventa anche una sorta di laboratorio: può essere che qualcuno venga a portare uno spettacolo a costo zero dell’ente, l’economicità è importante pur garantedo la qualità, e se poi gli spettacoli avranno successo, tipo il cabaret, non mi sento di escludere che lo stesso show o comico venga poi traslato in piazza questa estate“.