Alla vigilia delle elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023, il candidato sindaco Ivan Bracco per il centrosinistra unito ha chiuso la sua campagna elettorale in piazza de Amicis.
Presenti candidati e sostenitori delle tre liste che lo sostengono, Imperia Rinasce, Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra.
In collegamento telefonico, a sorpresa, anche la segretaria nazionale del PD Elly Schlein.
Elezioni Imperia: Ivan Bracco chiude la campagna elettorale
Domenico
“Nel 1978, 45 anni, fa è stato istituito il Sistema Sanitario Nazionale, un sistema apprezzato in tutte le parti del mondo, nonostante sia a macchia di leopardo, molto funzionante in alcune aree e poco funzionante in altre aree. Ora però questo sistema sta vivendo una crisi profonda e nella nostra provincia si sente maggiormente.
Cosa può fare un sindaco? Deve preoccuparsi che il sistema sanitario non sia sottoposto a un terribile depauperamento. Siamo contrari alla privatizzazione del sistema sanitario”.
Alida
“Quando ero bambina Imperia aveva a disposizione due teatri, il Rossini a Oneglia e il Cavour a Porto Maurizio. Poi, con l’eliminazione del Rossini, per ogni evento culturale e di intrattenimento si faceva riferimento al Cavour. Quando verrà riaperto? Mi chiedo se e quando il cineforum di Imperia, l’unico da Imperia a Ventimiglia, potrà svolgere la sua importante stagione nella sede che gli è stata prospettata, ovvero il Cavour opportunamente adattato anche a cinema.
Vorrei poter visitare il Museo Navale trovandolo aperto come un tempo nella nuova e tanto amata sede in orari ampi e favoriti, con l’esposizione totale delle migliaia di reperti cercati e curati dall’associazione Amici del Museo, ora non visibili nella loro interezza.
Vorrei che l’offerta culturale del Maci non fosse fine a se stessa ma che diventasse un altro punto di forza di Imperia in questo campo.
Vorrei vedere riaperto il centro culturale Polivalente di piazza del Duomo e la pinacoteca civica con il presepe del Maragliano. Potrebbe ospitare importanti opere di artisti imperiesi, cito una per tutti Rita Saglietto, purtroppo defunta, la cui eredità artistica venne donata al Comune ma è stata esposta solo una volta 17 anni fa per due mesi e aveva richiamato un pubblico di appassionati da tutta Italia.
Imperia è nel circuito città del libro, vorrei che diventasse anche città della musica, città dei marinai, città dei pittori. Avremmo come potenzialità queste cose e le avremo”.
Joele
“Tra due giorni avremo l’opportunità di essere la svolta per la città. Siamo noi la svolta, siamo una piazza bellissima. Purtroppo le nuove generazioni di questa città scappano, non ci si stupisce più di chi scappa ma di chi rimane. Abbiamo dati CGIL drammatici, il 22% di abbandono scolastico, il 31% di neet, ovvero di giovani che non studiano e non lavorano, e siamo anche la sesta provincia in Italia per infiltrazioni mafiose. Questi dati non arrivano dal nulla ma sono frutto di precise scelte: l’amministrazione ha scelto di dimenticare le future generazioni.
Noi vogliamo riportare sociale al centro e ridare ai giovani l’opportunità di guardare verso un futuro di speranza e ottimismo.
L’associazionismo è importantissimo, tiene unite le generazioni, le classi sociali.
Il sindaco uscente si dimentica che in città ci sono associazioni come Libera contro le mafie, Arci, Arcigay che ogni giorno ascoltano i cittadini, cosa che l’amministrazione si è dimenticata di fare”.
Michela Aloigi
“Il sociale a Imperia manca da anni. Le persone sono lasciate sole. Non ci saranno più ultimi in questa città, solo persone. Credo vivamente in quello che ho fatto con la mia associazione e continuerò a farlo ancora più in grande”.
Lucio Sardi
“La vicenda dell’Agnesi è stata una bruttissima pagina per la città e le istituzioni non l’hanno difesa in maniera vergognosa. Il lavoro è essenziale. Non è pensabile che questo tema sia stato cancellato. Si è sentito dire che fare un supermercato ci farà recuperare i posti di lavoro persi, ma non è così. Abbiamo regalato una speculazione edilizia al padrone della fabbrica, la Colussi.
Dobbiamo creare del lavoro qualificato per permettere ai giovani di restare e per farlo serve una pianificazione del territorio.
Ho sentito dire dal sindaco uscente che le aree produttive dismesse non avranno più funzioni produttive, quindi ci saranno solo speculazioni, altri condomini e supermercati, che non porteranno a niente. Noi pensiamo il contrario. Quelle aree devono rimanere a destinazione produttiva per creare condizioni di lavoro, attrarre investimenti, che restituiscano dignità alla parola lavoro a questa città.
Il sindaco ha un modello di turismo antico. Non ha una prospettiva, non pensa che sia utile il completamento del porto. La mafia per lui sono quelli che lavorano. Sono gli unici che danno lavoro in quel porto, dove altri interessi sono stati tutelati.
Sono questi i temi fondamentali. Ci siamo presi l’impegno, abbiamo la determinazione per dare una svolta e un cambiamento vero”.
Deborah Bellotti
“Il tema dell’ambiente sembra quasi che non ci riguardi, mentre ci riguarda personalmente sia nell’oggi che nel futuro. L’amministrazione comunale può fare tantissimo per l’ambiente. L’amministrazione uscente ha avuto delle grandi opportunità che sono state ignorate o usate malissimo. Faccio alcuni esempi. Il progetto della ciclabile: era una grande opportunità per sviluppare un piano sostenibile di mobilità, ma sono state inserite delle migliorie che lo limitano. La gestione dei rifiuti: l’amministrazione ha trovato un progetto per il porta a porta su un piatto d’argento ma è stato imposto alla cittadinanza e quindi è stato odiato. Ci siamo ritrovati a odiare sia la ciclabile che il porta a porta.
Lo sviluppo del suolo: non bisogna puntare a nuovi centri commerciali e supermercati. In futuro avremo un centro commerciale fronte mare in un’area che sarebbe dovuta essere sfruttata per migliorare la qualità di vita del cittadino. Non abbiamo bisogno di altro cemento.
È importante il tema della forestazione urbana, da progettare tramite strategie di sviluppo del verde cittadino. Servono reti continue di verde che sopravviva con un consumo minimo di acqua ed elettricità e che ci permetta di diminuire l’impatto ambientale nei prossimi anni. Questo servirà a migliorare la nostra qualità di vita”.
Ivan Bracco
“Ecco la differenza tra noi e gli altri. Dall’altra parte c’è un comizio dove parla una sola persona e poi tutti i soldatini convocati in riga ad ascoltare. Qui invece ho visto lacrime e magoni ad ogni intervento, ad ogni canzone, ci siamo stretti tra di noi. Qua c’è la città vera che si sta risvegliando. Una città di persone normali non di persone che vogliono fare i supereroi. Vogliamo andare avanti su questa strada, con dialogo, rispetto e democrazia che in questi anni abbiamo visto poco.
In questo mese e mezzo abbiamo incontrato tutta la città. Le persone durante gli incontri privati e personali si sfogavano, mentre negli incontri pubblici si trattenevano perché avevamo paura che qualcuno riferisse quanto dicevano. Abbiamo invitato tutte le associazioni e gli ordini professionali cittadini, ma solo due ordini hanno accettato, gli altri hanno declinato perché ci sono problemi di democrazia. Questo succede se il padrone non vuole.
Il Sindaco uscente ha detto che in questa città non ci sono padroni. Invece sì, in questa città ci sono padroni, c’è un sistema clientelare da anni. Tutti lo sanno. È il momento di dire basta. Questa sera è la dimostrazione che il centrosinistra è unito per vedere questa città cambiare.
La Regione ha una grande responsabilità, ha massacrato la sanità, così come l’amministrazione. Hanno una responsabilità morale enorme, al di là della violazione delle norme, perchè hanno pensato solo al loro ego e allo scambio delle nomine.
Il pubblico amministratore deve occuparsi del cittadino e del suo sviluppo al 360 gradi.
Io ritengo che ci sia la possibilità di cambiare tutti insieme nel rispetto delle idee e della persona. Per troppi anni Imperia ha subito una situazione paradossale. È l’unica città dove una sola famiglia gestisce il potere in maniera assoluta. I cittadini forse non avendo mai provato un sistema diverso si sono adeguati.
I nostri figli hanno visto fuori da qui un mondo diverso dove per trovare lavoro non c’è bisogno di una telefonata ma si valutano le capacità.
Bisogna rispettare le regole. Non è vero che i lavori non si fanno se si rispettano le regole, si fanno e si fanno bene. Altrimenti quando c’è solo una persona che da ordini succede che altre persone si trovino in situazioni poco tranquille. Come è successo recentemente al comandante della polizia municipale e a dirigenti comunali che se ne sono andati per timore di commettere illeciti.
La città è arrivata a un punto che non si riesce più a sopportare.
L’amministrazione uscente dice che se vinceremo noi bloccheremo tutti i lavori. Non è così, finiremo i lavori nel rispetto delle regole, verificando se le regole sono state rispettate, se i costi sono stati rispettati, e verificando che le migliorie apportate al progetto, che ricordiamo è frutto della vecchia amministrazione, non danneggino il progetto stesso.
La passerella a sbalzo sul lungomare di Oneglia è una follia. Abbiamo creato dei problemi per avere un trenino e abbiamo una stazione senza collegamenti, abbiamo delle intersezioni con due rotonde sulla viabilità primaria.
Non c’è stato nessun confronto con la cittadinanza. Questo è il modo di fare di chi si sente padrone di tutto.
Noi non ci stiamo, non ci sta la città. La città ci regalerà una bellissima sorpresa. Non è vero che vinceranno al 60%, sono cupi, preoccupati. Il sindaco si è sottratto a tutti gli incontri. Un sindaco deve confrontarsi con tutti.
La città di Imperia può avere futuro migliore”.
Elly Schlein
“Forza Ivan, il PD ci crede insieme alle liste che ti sostengono. Imperia merita di più, più sociale, più servizi, migliore qualità della vita, più rispetto per l’ambiente, un trasporto pubblico locale efficiente. Siamo al vostro fianco. Ci dispiace non essere riusciti a venire a Imperia, ma dateci una buona ragione per tornare la settimana prossima per il ballottaggio. Forza Ivan, fattelo dire da una che non l’hanno vista arrivare”.