Si è svolto oggi, al cinema Centrale di Imperia Porto Maurizio, il duplice evento “film più libro”: ‘Onde radicali’ e ‘Una storia italiana’, in occasione dell’anniversario della vittoria del referendum sul divorzio (12.5.1974) e dell’anniversario dell’uccisione di Giorgiana Masi (12.5.1977).
Il film “Onde radicali” è stato preceduto dall’intervento del regista Gianfranco Pannone.
Presentato e accompagnato dal prof. Giustino Languasco, è stata poi la volta dell‘esponente radicale Gian Piero Buscaglia, che ha parlato del suo libro “Una storia italiana”, già disponibile su Amazon, un memoir dall’aspetto leggero ma dai contenuti pesanti.
Sull’attualità, anche su quella elettorale – Buscaglia è candidato nella lista civica libdem “Società Aperta” – l’autore si è sbilanciato con un significativo… “non tanto Scajola, sintomo e simbolo, il vero problema è il popolo di Imperia, ormai assuefatto da decenni allo stesso sistema e alla stessa ragnatela di potere. Un sistema che le Autorità stesse sembrano assecondare, come dimostra l’incredibile immagine che qui esibisco. È una foto, non un’opinione: ritrae l’imputato Scajola, alla vigilia dell’udienza d’appello a Reggio Calabria [per un reato che, fra l’altro, ha già portato a una condanna a due anni in 1°grado per aiuto a un mafioso latitante], addirittura “omaggiato” dalle Massime Autorità Antimafia, il Capo della Polizia Lamberto Giannini, il prefetto e il questore di Imperia [foto di settembre 2022]”.
Assistito dai colti riferimenti del prof. Languasco, Buscaglia ha così concluso: “Nonostante non manchino spesso stizziti appelli e non disturbare il manovratore, noi non stiamo zitti e continueremo a DISTURBARE”.
C.S.