23 Luglio 2024 09:05

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23 Luglio 2024 09:05

Imperia: “Che donna sei, non sai fare nemmeno il tè”. Picchia e minaccia la moglie davanti ai bambini, 35enne condannato 3 anni e mezzo di carcere

In breve: L'uomo è finito a processo accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della moglie, con l'aggravante di aver commesso il fatto alla presenza dei figli minori.

Tre anni e mezzo di carcere. È questa la sentenza di condanna pronunciata in Tribunale a Imperia lunedì 15 maggio dal giudice monocratico Antonio Romano nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati un 35enne di origine turca, residente a Imperia, difeso dall’avvocato Manuela Sasso del Foro di Imperia, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali ai danni della moglie, con l’aggravante di aver commesso il fatto alla presenza dei figli minori.

La parte civile è rappresentata dall’avvocato Simona Rota.

Imperia: 35enne condannato a  3 anni e mezzo di carcere

I fatti risalgono al 2021. Secondo l’accusa, il 35enne abitualmente picchiava la moglie con pugni, schiaffi, spintoni e calci, la umiliava e la insultava con frasi come “non sei una donna brava”, “non fai nulla”, “prendi i nostri figli e vattene”, “figlia di p*****a, tua mamma è una p*****a, ti sc***o la mamma, tuo fratello nn serve a niente, non è un uomo vero”. In più occasioni le impediva anche di invitare a casa i suoi famigliari.

Un giorno in particolare, nel novembre del 2021, la moglie non aveva preparato tempestivamente il tè richiesto dal 35enne e quest’ultimo avrebbe iniziato a insultarla “che donna sei, non riesci a fare niente”. Dopodichè l’avrebbe afferrata versandole dell’acqua calda sul braccio e sulla mano, tirandole i capelli e trascinandola a terra, stringendole le mani al collo per strangolarla, bestemmiando e urlando “vattene via, non ti voglio più”. Per quell’episodio avrebbe causato alla moglie lesioni personali consistenti in distorsione del rachide cervicale oltre a escoriazioni sul corpo per le percosse, giudicate guaribili in 10 giorni.

Tutto questo sarebbe stato commesso alla presenza dei due figli minori, una bambina di 11 anni (all’epoca di 9 anni) e un bambino di 9 anni (all’epoca di 6).

Il 35enne è accusato anche di aver minacciato di morte due uomini, in un’occasione anche fuori dalla scuola dei figli: “Vi ammazzo, vi faccio male”.

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