“Devo ringraziare tutti coloro che mi hanno votato, che hanno votato le mie liste, i candidati. Che hanno capito che bisogna andare avanti, insieme, per avere come obiettivo Imperia, per far crescere questa città”. Queste le prime parole di Claudio Scajola dopo la riconferma a Sindaco di Imperia. L’ex Ministro ha trionfato con il 62.48% (dato in aggiornamento), staccando di 40 punti Ivan Bracco, candidato Sindaco del centrosinistra, principale competitor in questa campagna elettorale.
Elezioni Imperia: Claudio Scajola riconfermato Sindaco
Una riconferma che premia il lavoro svolto in questi cinque anni e premia la scelta che abbiamo fatto, niente sigle di partito, non interferenze di segreterie di partiti, ma piena autonomia per gestire questa città e portarla ancora avanti. Anche il dato dell’affluenza è molto lusinghiero, perché siamo stati la città della Liguria con la percentuale più alta di votanti, 58.07%. Solo per fare un esempio, cinque punti in più rispetto alle ultime amministrative regionali. Quattro punti sotto le ultime comunali dove correvano il doppio dei candidati in confronto a questa volta.
Vedo due dati lusinghieri, la partecipazione e un risultato elettorale che si profila con una percentuale molto alta di consenso che non può che farmi dire che con questo consenso l’impegno non potrà che essere ulteriormente accresciuto. Un dato che premia me e le mie squadre, la mia amministrazione uscente, e mi fa dire che hanno vinto coloro che guardano con il sorriso il futuro della città. Che vogliono che questa città vada avanti, pur con le difficoltà, pur nel momento difficile della congiuntura internazionale e italiana. Nella nostra città si vedono dei piccoli segnali in controtendenza con il resto delle località. Il turismo cresce, l’occupazione cresce, ma dobbiamo fare ancora molto.
Penso di poter dire che con questi dati si sta prefigurando un grosso riconoscimento da parte dei cittadini di Imperia. E questo mi fa dire che l’impegno, il giuramento preso davanti ai miei cittadini sarà mantenuto. Non perderò un momento, fin da subito, facendo tutto il necessario per recuperare un arretrato di una città che da tanti anni era stata abbandonata, trovando segnali di ripresa soltanto negli ultimi cinque anni. Dobbiamo andare a fare di più e a raccogliere i frutti”.
Cosa si sente di dire ai suoi avversari, in particolare a Ivan Bracco?
“Ci sono quaranta punti di differenza. Mi sento di dire che abbiamo fatto una partita, questa partita è stata vinta 6-0, adesso proseguiamo senza fare ulteriori polemiche e manteniamoci sempre nel terreno del rispetto delle persone, della civiltà dei rapporti, di correttezza quando si sta insieme e si starà insieme nella sede del consiglio comunale. Una curiosità mi ha colpito in questa campagna elettorale, che il rappresentante della sinistra estrema facesse la campagna elettorale insieme al rappresentante della destra”.
Cosa non le è piaciuto di questa campagna elettorale?
“Le campagne elettorali hanno sempre dei momenti di spigolatura, fa parte del gioco. Non mi è piaciuto non aver sentito delle proposte per scegliere le cose da fare in questa città. Mi pare di aver colto proposte condivise da tutti, il resto erano polemiche”.
Adesso è il momento di Imperia futura?
“I nostri cinque punti del programma necessitano di un adeguamento del nostro percorso. Cambia il mondo, cambia la storia, la comunicazione. Per me il segno più significativo di Imperia futura è la banda ultra larga. Questa città sarà tra le prime ad essere dotata della banda ultralarga, entro fine anno la avremo. Questo significa che si potrà lavorare da remoto usufruendo delle condizioni climatiche meravigliose nostre e quindi si potrà in tutti i mestieri, dal vostro (rivolto ai giornalisti, ndr) a qualunque altra attività professionale, visto che lo smart working cresce ed è una nuova evoluzione del lavoro. E quindi credo che sia nella città futura un segnale di evoluzione. Potremo avere un segnale più veloce del battito del ciglio. Questa città sta diventando sempre più green, il parco dell’energia, la pista ciclabile che apriremo la settimana prossima”.
Come sarà composta la giunta?
“A breve i dati ci diranno quali saranno i numeri delle singole liste e i consiglieri comunali eletti e questo servirà, come prevede la legge, per costruire un consiglio comunale eletto dal popolo. Ma la costituzione della giunta e degli altri incarichi amministrativi non sarà, come ho sempre detto, una lottizzazione e per questo non ho voluto sigle e interferenze di partito. Sono liste aperte, all’interno di questo consiglio comunale della mia maggioranza ci sono persone che guardano a destra, a sinistra, al centro. La scelta della Giunta sarà esclusiva competenza del Sindaco che sceglierà con tante valutazioni, la capacità, la professionalità, la disponilità, la riservatezza e il modo di operare”.
In questa campagna elettorale lei si è messo a nudo, si è lasciato giudicare.
“Si, perché questa è la democrazia. Devo dire che su alcune cose ho anche sofferto. Mi sono sentito colpito con la cultura del sospetto, ma fa parte di una campagna elettorale in cui ognuno dà quello che ha”.
Cambierebbe qualcosa della sua campagna elettorale?
“Io ho cercato di fare una campagna elettorale aperta a tutti contro nessuno. Non ho mai attaccato, soltanto una volta ho cercato di difendermi. Era una campagna elettorale diversa dall’altra volta. Era una campagna con uno slogan ‘finiamo quello che abbiamo cominciato’. E così è stato”.
Qualche sassolino se lo vuole togliere ora?
“No, chi mi conosce sa che non sono uno che per natura ha risentimenti e chiama vendette nei confronti di nessuno. Cerco di dimenticare”.
Centrodestra mai così forte a Imperia, sommando anche i voti di Lauretti e Zarbano?
“Io non do quella qualificazione li, adesso studierò meglio, con l’aiuto di questi splendidi giovani. Non mi sono mai sentito solo, ne solo al comando. Tutti loro sanno che io faccio confronti e focus continuamente su tutti gli argomenti, fino a macerarli. Poi si decide e si va avanti, nessuno ha diritto di veto. Ma su questo devo ribadire una cosa. Io non so se Lauretti è un uomo di centrodestra, è un pensiero libero. Ho visto al suo interno persone che non credo di poter identificare come persone di destra. Zarbano forse si, rappresentava lo zoccolo duro della destra. Ma il ragionamento non è questo. Io sono convinto che il mio dato non è espressione di voti di centrodestra, anche perché io sono sempre stato caretterizzato come uomo di centro. L’appello che ho fatto dal primo giorno è un appello a chi ha un pensiero positivo per la città. E sono convinto che se fosse possibile andare a individuare questi elettori che mi hanno votato io non credo di poter dire che sono elettori di centrodestra, ma di centro, di centrodestra e di centrosinistra. E sono accomunati da una sola cosa, uscire dalle polemiche e far crescere Imperia con positività”.
Voti disgiunti con candidati di sinistra e destra?
“Mi fa onore. Perché ho sempre avuto rapporti di rispetto verso tutte le opinioni. Questo mi fa dire che le persone mi ritengono persona che merita fiducia. Ma in modo particolare che merita fiducia come uomo del fare e questo mi interessa molto”.