Questa mattina al Polo universitario di Imperia si è tenuto l’incontro finale del corso di aggiornamento per amministratori di condominio organizzato da Confedilizia in collaborazione con Gesticond, Università di Genova, Spu e Collegio Geometri.
Nell’occasione, anche con l’intervento del commercialista imperiese Antonio Parolini, è stato fatto il punto sulla situazione dei bonus per l’edilizia, che continuano a destare preoccupazione fra gli amministratori e le imprese edili.
Paolo Prato presidente Confedilizia
“Giungiamo alla fine della quarta edizione, oggi consegneremo gli attestati agli amministratori, ringrazio i parterner che ci aiutano in questa iniziativa.
È l’occasione di fare un punto sulle problematiche del super bonus, che purtroppo stanno un po’ affliggendo tutta Italia, ma la Liguria sembra vere dei dati addirittura peggiori della media nazionale.
Si sta veramente rischiando un innalzamento esponenziale del contenzioso. Si sta procedendo a delle variazioni dei contratti di appalto.
La situazione non è rosea, aspetteremo qualche mese per vedere se si sbloccherà o se purtroppo la parola passerà all’interno dei tribunali”.
Alessio De Salvo presidente Gesticond
“Oggi una giornata conclusiva di questo incontro, che come ogni anno anno è diventato prassi di aggiornamento e di confronto per noi amministratori del settore.
Facciamo un po’ il punto della situazione sul super bonus, che sta creando tanti problemi e preoccupazioni.
Abbiamo fatto una serie di lavori e adesso c’è un po’ di preoccupazione per l’evolversi della situazione”.
Antonio Parolini commercialista
“Il super bonus doveva essere una misura che andava a riqualificare dal punto di vista energetico e anche di miglioramento sismico tutto il patrimonio immobiliare del nostro paese, che è un patrimonio vetusto e aveva bisogno di interventi di questo tipo.
Si è rivelata una manovra di cui hanno beneficiato pochi, persone molto abbienti, mentre invece tutto il resto è stato quasi un danno. Tante imprese sono rimaste con migliaia di euro crediti incagliati nei loro cassetti finali, con il rischio anche di fallimento di queste imprese.
Tanti cittadini che si erano fidati di questa misura in buona fede, anche loro si sono trovati a dover pagare, perché questa cosa è stata bloccata.
In qualche modo se ne deve uscire, lo Stato ci sta mettendo mano dando la possibilità di poter recuperare quanto speso”.