14 Novembre 2024 16:18

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14 Novembre 2024 16:18

Imperia: Comune nega accesso agli atti, sit in di protesta dell’opposizione. “C’è un problema di democrazia. Lo denunceremo nelle sedi opportune”/Foto e Video

In breve: Ivan Bracco, capogruppo del centrosinistra, ha consegnato ai cronisti l'elenco di documenti richiesti e l'atto di diniego firmato dal Segretario Generale Rosa Puglia e ha annunciato l'intenzione di interessare del caso la Procura della Repubblica e la Prefettura. 

Sit in di protesta dell’opposizione consiliare, questa mattina, sabato 27 maggio, davanti al Comune di Imperia, per denunciare pubblicamente la mancata consegna, da parte del Comune di Imperia, di alcuni atti richiesti dalla minoranza. Presenti, tra gli altri, Ivan Bracco, capogruppo del centrosinistra, Luciano Zarbano, capogruppo di Imperia Senza Padroni, e le consigliere di Imperia Rinasce Daniela Bozzano e Loredana Modaffari. 

Bracco ha consegnato ai cronisti presenti l’elenco di documenti richiesti e l’atto di diniego firmato dal Segretario Generale del Comune di Imperia Rosa Puglia e ha annunciato l’intenzione di interessare del caso la Procura della Repubblica e la Prefettura.

I documenti richiesti

  • contratti di appalto 2019
  • stati di avanzamento lavori certificati
  • per ogni appalto fatture passive ricevute
  • fatture passive pagate
  • fatture passive ancora da pagare
  • per ogni appalto importo stanziato in bilancio
  • eventuali debiti fuori bilancio
  • per ogni appalto specifica di finanziamenti a fondo perduto o finanziamenti da rimborsare e in questo caso termini di rimborso
  • elenco mutui dal 2019 in poi
  • per ogni mutuo motivo di accensione
  • copia del contratto di mutuo
  • regolarità delle rate
  • mancata approvazione in Giunta schema rendicono bilancio 2022
  • Teatro Cavour
  • Pista ciclopedonale e varianti
  • Ripascimento litorale, compresa spiaggia Prino
  • Affidamento lavori dal 2019 ad oggi con modalità di affidamento diretto
  • Affidamento lavori in somma urgenza dal 2019 ad oggi
  • fogli di uscita automezzi di servizio dell’ente dal 2019 ad oggi

L’atto di diniego

“A fronte dell’evoluzione giurisprudenziale degli ultimi anni, ai consiglieri Comunali viene riconosciuto un non condizionato diritto di accesso a tutti gli atti che possano essere d’utilità all’espletamento delle loro funzioni, ciò anche al fine di esprimere un voto consapevole sulle questioni di competénza del Consiglio e per promuovere, anche nell’ambito del Consiglio stesso, le iniziative che spettano ai singoli rappresentanti del corpo elettorale locale ma, che trova il limite nel fatto che tale diritto deve avvenire in modo da comportare il minor aggravio possibile per gli uffici comunali, attraverso modalità che ragionevolmente sono fissate nel regolamento dell’ente […]

[…] E’ evidente che la richiesta presentata di cui in oggetto, in considerazione agli innumerevoli atti richiesti ed ai rilevanti carichi di lavoro degli Uffici comunali compresi gli improcrastinabili adempimenti in atto, conseguenti all’ottenimento dei finanziamenti del PNRR, i cui cronoprogrammi devono essere assolutamente rispettati, oltre alle attività finalizzate all’accesso ai nuovi bandi PNRR, comporterebbe un’evitabile interruzione di tali attività con notevoli danni per l’Ente e per la collettività e, pertanto, tale da paralizzare l’intero ufficio competente, con gravi ripercussioni sull’attività amministrativa, per cui la richiesta come formulata nella mail del 24/5/2023, risulta eccessivamente gravosa per gli uffici competenti, in quanto il riscontro alla stessa verrebbe inevitabilmente a determinare l’interruzione alle altre attività di tipo corrente, oltre a quelle sopra indicate, recando un grave pregiudizio per la corretta funzionalità amministrativa di tutto l’Ente.

Alla luce di quanto sopra, tenuto conto del consolidato indirizzo giurisprudenziale (ved. Consiglio di Stato, sentenza n.4525 del 5 settembre 2014), unitamente ai pareri espressi dal Ministero dell’Interno, la richiesta presentata, stante la gravosità della stessa, non può essere accolta, in relazione all’ingente numero di copie di atti da fornire tali da pregiudicare la corretta funzionalità amministrativa dell’Ente Comunale, con un eccessivo aggravio sia organizzativo che economico, agli uffici e al personale dell’Ente e pertanto in violazione al principio di buon andamento dell’amministrazione di cui all’articolo 97 della Costituzione”.

Ivan Bracco

Questa non è una protesta, è un segnale che vogliamo mandare alla città, perché appena nominati consiglieri, il capogruppo del centrosinistra, nella mia persona, ha presentato al Segretario Generale una richiesta di accesso agli atti per capire come l’amministrazione ha gestito la vita pubblica di questo territorio. Non è nè una presa di posizione, nè nulla. E’ un modo per capire se l’amministrazione Scajola ha lavorato bene, dunque farle il nostro plauso se così fosse.

Il fatto che ci sia stato un diniego del Segretario Generale a tutti gli atti che noi abbiamo chiesto ci fa sorgere dei dubbi sul fatto che l’amministrazione sia stata regolare. Perché ritengo che quando un amministratore pubblico non ha nulla da nascondere metta a disposizione i suoi atti.

Sicuramente l’amministrazione si nasconderà dietro al fatto che abbiamo chiesto troppi documenti. C’era il modo di dire, una parte ve la diamo subito, una parte la dilazioniamo nel tempo tecnico per poter estrarre le copie. La lettera che ho consegnato ai giornalisti, e di cui la città deve prendere conoscenza, è molto chiara. E’ un diniego totale su tutti gli atti, sostenendo anche che non sono specificati. Gli atti sono specificati, dettagliati.

E’ un tenerci fuori dal Palazzo, ma non è che tengono fuori i consiglieri di opposizione, tengono fuori la città e questo è un peccato perché noi potevamo valutare come l’amministrazione precedente, dunque l’attuale, ha gestito la cosa pubblica. Il fatto di averci negato ogni tipo di accesso agli atti è un campanello d’allarme molto preoccupante. Porteremo avanti in tutte le sedi opportune questa battaglia, perché il diritto di accesso agli atti è un diritto previsto dalla legge e nulla può bloccarlo.

Gli atti che abbiamo chiesto sono inerenti problematiche che questa città vive da anni. Molti atti relativi al bilancio, che è l’atto fondamentale dell’amministrazione, per capire se è corrispondente a quelle che sono le direttive. Abbiamo chiesto i fascicoli delle principali opere pubbliche, la pista ciclopedonale, il Teatro Cavour, chiuso da 8 anni, i ripascimenti e i lavori demaniali, in particolare della spiaggia del Prino. Abbiamo chiesto anche la movimentazione delle auto di servizio del Comune per capire se le auto di servizio, compresa quella del primo cittadino, vengono utilizzate secondo le regole o se ci sono delle sbavature. Sicuramente se ci sono, sono sbavature involontarie, ma visto che i cittadini pagano le tasse è giusto che i cittadini sappiano come i loro soldi vengono spesi. In trasparenza, senza polemiche.

Ritengo che l’opposizione, come prevede la norma, debba fare un’attività di verifica di controllo. Questo non è pregiudiziale nei confronti dell’amministrazione. Considerando però che non c’è neanche ancora stato il primo consiglio comunale e siamo già qui a protestare per una cosa così importante, ritengo che ci sia un problema di democrazia in questo Comune. Non è una polemica, è solo evidenziare alla città che abbiamo chiesto dei documenti e questi, senza una motivazione seria, non si sono stati consegnati”.

Luciano Zarbano

“Si tratta di un diniego sui generis, a mio parere nullo. Ci sono delle sentenze della Cassazione che annullano questo genere di provvedimenti perché manca l’articolo 10 bis, l’avviso di diniego, che da 10 giorni alla parte richiedente per produrre memorie per la richiesta dell’atto.

Un altro elemento che manca è, nella parte finale, la possibilità, per il richiedente, di ricorrere al Consiglio di Stato, al Tribunale Amministrativo e, nel caso specificico, alla Commissione di accesso che è presso la Presidenza del Consiglio. Questi elementi mancano e questo fa si che l’atto di diniego non sia efficace e quindi nullo”.

 

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