“Egregio Collega (non siamo più colleghi in Consiglio Comunale a causa della Tua mancata elezione, rimaniamo però colleghi in quanto svolgiamo la medesima professione), leggo con molto rammarico la Tua nota stampa, colma di menzogne ed intrisa di rancore ed acredine nei miei confronti”. Inizia così la nota inviata al nostro giornale dal consigliere comunale Davide La Monica in risposta all’ex consigliere Luca Falciola che lo aveva bacchettato per le critiche sulla composizione della nuova Giunta Scajola.
Imperia: caso Giunta, botta e risposta La Monica-Falciola
“Mi vedo costretto a risponderTi, anche se nei avrei fatto a meno, dato che mi sto godendo una bellissima giornata di sole qui nella Nostra città con la mia splendida famiglia.
Comprendo la delusione per il Tuo risultato elettorale e concepisco che l’essere battuto di oltre 300 voti dal sottoscritto (409 io – 104 tu), figlio di un umile operaio portuale, ti faccia perdere il lume della ragione. Ricordo ancora oggi, infatti, quando Tu, a margine di una riunione del coordinamento cittadino dei giovani di FI, mi dicesti che non avrei potuto fare politica, in quanto ero figlio di un operaio e che Tu, invece, ‘figlio d’arte’, avresti avuto un futuro pressoché certo.
Ti risposi che io ero orgoglioso dei miei genitori, della mia famiglia, e che Ti avrei dimostrato come la frase da Te pronunciata fosse una immane fesseria (in quel frangente, usai espressioni meno educate).
Dopo un po’ di anni, credo che le centinaia di concittadini che mi hanno sostenuto e dai quali sto ricevendo quotidianamente attestati di stima, Ti abbiano fatto comprendere che anche una persona di umili origini come me, seria, onesta, competente, disponibile e, soprattutto, che ha sempre condotto una vita esemplare, può fare politica e viene apprezzata dagli elettori.
Vedi caro Luca, il mio amato nonno ripeteva sempre un principio biblico che è il seguente: ‘Nella vita si raccoglie ciò che si semina’.
Credo che anche questa volta ci abbia azzeccato.
Detto ciò, passo ora a confutare la serie di menzogne che hai racchiuso in quella patetica nota stampa che hai inviato ad Imperiapost (nota stampa che, con tutta evidenza, Ti è stata commissionata da altri che probabilmente hanno difficoltà a scrivere in lingua italiana oppure, semplicemente, perché sono abituati a fare politica ìdietro le quinte’).
1 – il Sindaco ha sempre detto che avrebbe scelto la Giunta sulla base sei seguenti criteri: competenze, consenso e rappresentatività. Ribadisco quindi che, a mio avviso (è un parere personale, la libertà di opinione è ancora un diritto costituzionalmente garantito), per la composizione della Giunta tali criteri non siano stati utilizzati per la nomina di n. 3 Assessori;
2 – riguardo alla nomina degli assessori, non ho mai parlato di titoli di studio, bensì di competenza, capacità ed esperienza amministrativa (conosco migliaia di persone – dalle quali c’è solo da imparare – dotate di grande intelligenza, competenza, capacità, carisma prive di un titolo di studio di rilievo);
3 – non ho messo in atto nessuna operazione di sabotaggio politico. Sostenere un Sindaco, a mio parere, vuol dire condividere il suo programma e la sua idea di città, non vuole dire prostrarsi ogni volta che lo si incontra, venerarlo, ossequiarlo o, in ogni caso, rispondergli sempre di sì;
4 – ma quale ‘sfrenata voglia di raggiungere un posto di potere’!! Negli ultimi quindici anni sono sempre stato tra i più votati in città, non ho mai richiesto alcun incarico, mai l’ho ricevuto e, proprio per tale motivo, non devo nulla a nessuno (il che mi rende libero di sostenere o criticare chiunque). Negli anni mi sono stati proposti incarichi di prestigio e posti in CDA di società partecipate, li ho sempre rifiutati. Credo infatti che fare politica sia ancora un’attività nobile, quando però viene fatta con la testa, con il cuore e con la convinzione di poter fare qualcosa di buono per la comunità, mentre credo che diventi la peggiore delle attività quando viene svolta per arricchirsi o, semplicemente, per avere uno stipendio (lo stipendio bisogna guadagnarselo lavorando onestamente, non andando ad elemosinare posti in società partecipate o altro).
L’unico incarico prestigioso e difficile che ho deciso di assumere è quello di essere d’esempio a a mio figlio Leonardo, questa per me rappresenta l’unica cosa che conta davvero.
5- credo di avere un ‘discreto‘ curriculum (come lo hai definito tu), per questo motivo non mi farò mai mettere i piedi in testa da nessuno e, soprattutto, non accetterò mai lezioni di vita da persone che non sono assolutamente in grado di potermene dare.
Per concludere, l’unica cosa su cui concordo con Te, è che sono una persona che ha le capacità e la personalità per poter contribuire positivamente al percorso di crescita di Imperia, per questo motivo, stanne certo, non mi risparmierò e lavorerò duramente nei prossimi anni per il bene della Nostra città.
Con tanta tenerezza caro Luca. Davide La Monica”.