21 Dicembre 2024 19:36

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Imperia: appalti Monte Faudo-segnaletica e caso Edilcantieri, Scajola: “La Provincia affida i lavori a chi ritiene. È il dirigente che decide, io non vado dietro agli spiriti”/Video

In breve: A rispondere alle interpellanze di Abbo la consigliera delegata al lavori pubblici e strade provinciali Paola Carli.

Nella seduta odierna del Consiglio Provinciale di Imperia, il consigliere del Partito Democratico Domenico Abbo ha presentato due interrogazioni, rivolte al Presidente Claudio Scajola, su vicende di natura amministrative oggetto dell’inchiesta sul presunto giro di tangenti in provincia di Imperia, segnatamente i lavori sulla strada che porta al Monte Faudo e l’appalto per la segnaletica stradale. Entrambi gli affidamenti, infatti, erano stati assegnati alla Edilcantieri, poi revocati dalla stessa Provincia. 

A rispondere alle interpellanze di Abbo la consigliera delegata al lavoripubblici e strade provinciali Paola Carli.

Nell’intervista successiva al Consiglio il Presidente Claudio Scajola, in merito agli affidamenti a Edilcantieri, poi revocati, ha risposto che “la Provincia affida i lavori a chi ritiene” e che si tratta di una decisione dei dirigenti (“sono i dirigenti che fanno la determina“). Nella carte dell’inchiesta sul presunto giro di appalti emerse che, secondo quanto avrebbe riferito il dirigente della Provincia Michele Russo,  l’indicazione di far lavorare la Edilcantieri sarebbe arrivata dal Presidente Claudio Scajola.

A riguardo l’ex Ministro ha dichiarato: “Non so cosa disse il dirigente Russo. Io qui faccio pubblica amministrazione, cerco di farla nel modo migliore, non vado dietro agli spiriti”.

Imperia: Monte Faudo e segnaletica-asfalti, le interpellanze del consigliere Abbo e le relative risposte

Domenico Abbo – segnaletica stradale

“Avevamo chiesto dei finanziamenti al Mit. A me, a suo tempo, era stato detto che i soldi della segnaletica si spendono per la segnaletica e non per gli asfalti. Da li nasce la mia domanda, per capire se dal punto di vista tecnico i soldi della segnaletica possono essere spesi per gli asfalti. Avevamo due volte 48 mila euro, che sono stati destinati su strade di ponente e levante, si attinge a questi fondi destinati alla segnaletica, ma per il 98% si fanno asfalti e per il 20% segnaletica. Io voglio capire, era obbligatorio fare segnaletica o no? Perché se era obbligatorio dovevano essere spesi in quel contesto. Chiedo anche se in un discorso globale la Provincia abbia o meno recuperato la destinazione, spendendo i fondi per la segnaletica successivamente. Io ritengo che la segnaletica sia importante, non solo gli asfalti. Fare o non fare uno stop può comportare o meno il rischio della vita di una persona”.

Paola Carli – segnaletica stradale

“La Provincia nel 2020 aveva trasmesso al Ministero una scheda nella quale era specificato che le opere che si sarebbero fatte riguardavano, in maniera più globale, la sicurezza stradale, la salvaguardia pubblica. Questa scheda è stata autorizzata dal Mit a dicembre 2020, che ha autorizzato questo programma di interventi. Il decreto del Ministero cita espressamente che le risorse possono essere utilizzate per realizzazione di manutenzione straordinaria e adeguamento normativo. Quindi c’era un accordo con il Ministero per utilizzare i fondi sia per la segnaletica che per la manutenzione straordinaria delle strade. Non c’era un limite”.

Domenico Abbo – Monte Faudo

“Il primo problema è che la strada del Monte Faudo non è di competenza della Provincia. Per questo l’amministrazione si è adoperata e ha sottoscritto un protocollo di intesa, non una convenzione perché sarebbe dovuta passare al vaglio del consiglio e si sarebbe dovuta quindi discutere. E’ stato fatto forse per procedere più velocemente.

A mio modo di vedere sarebbe stato meglio siglare invece una convenzione e portarla in consiglio provinciale. Per due motivi, primo perché la strada non è di competenza provinciale e le giustificazioni addotte per interevenire sono contestabili. Quando si dice che è una strada strategica per quanto riguarda le antenne e la Protezione Civile, io ricordo che la competenza della Protezione Civile è della Regione. Ci sono per altro anche antenne private. Perché non si chiede a queste persone di dare un contributo. Poi c’è la giustificazione della valenza turistica, anche questa abbastanza labile, perché se andiamo a vedere di strade di valenza turistica ce ne sono tante e anche più importanti. Mi sembra una scelta arbitraria, vorrei capirne le ragioni”.

Paola Carli – Monte Faudo

“E’ stato fatto un protocollo di intesa tra la Provincia e il Comune di Dolcedo, come per altro è stato fatto con tutti gli altri Comuni per lo sfalcio dell’erba. Un metodo già utilizzato. Sul Faudo, oltre ad antenne di interesse privato, ci sono tutti i servizi inerenti la Protezione Civile e la Polizia, relativi dunque a buona parte della sicurezza di questa provincia. Quindi ritengo che l’intervento sia stato dovuto, necessario, anche perché la Provincia lavora nell’ottica su supportare anche i Comuni più piccoli”.

L’intervista al presidente Claudio Scajola

Il consigliere Abbo ha presentato due interpellanze su Faudo e segnaletica, si tratta di due affidamenti che la Provincia ha revocato in quanto finiti in un’inchiesta della magistratura.

“Non revocato, sono lavori eseguiti. Uno dei due, si parla di quello del Faudo, un lavoro eseguito a regola d’arte, ben fatto. Il secondo si riferisce a segnaletiche, mi pare che Abbo sia stato anche soddisfatto delle risposte”.

La Provincia li aveva affidati a Edilcantieri, poi li ha revocati.

“La Provincia li affida a chi ritiene. Gli affidamenti si fanno in base alle regole di buona amministrazione, che viene decisa dai dirigenti e viene fatta nel modo migliore che sia”.

Dai dirigenti o da altri?

“Sono i dirigenti che fanno la determina”.

Però il dirigente Russo disse altro

“Non so cosa disse il dirigente Russo. Io qui faccio pubblica amministrazione, cerco di farla nel modo migliore, non vado dietro agli spiriti”.

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