“Verificare se sussistono cause di ineleggibilità, incompatibilità e inconferibilità relative al Sindaco Claudio Scajola”. Si è aperto con una mozione molto discussa, presentata dai consiglieri comunali Luciano Zarbano (“Imperia Senza Padroni”) e Ivan Bracco (“Imperia Rinasce”), il primo consiglio comunale del mandato “Scajola Bis”, presieduto da Simone Vassallo.
Il consigliere Luciano Zarbano ha preso la parola subito dopo il termine della lettura dell’elenco dei consiglieri eletti.
Il consiglio, con sei voti contrari (Bracco, Modaffari, Bozzano, Sardi, Zarbano, Mameli), tre astenuti (Verda, Amoretti e Bellotti) e 24 favorevoli, ha approvato la pratica con il parere espresso a voce da Segretario Comunale Rosa Puglia che non rileva alcuna causa di ineleggibilità, incompatibilità e inconferibilità.
Tra i voti favorevoli anche quelli dei consiglieri di minoranza, Società Aperta, Enrico Lauretti e Alessandro Savioli. Si è invece astenuto il PD. Una spaccatura interna alla minoranza poi certificata dalla rottura sulla nomina del vicepresidente del consiglio provinciale.
Luciano Zarbano
“In merito alla convalida degli eletti vorrei leggere un documento. Si tratta di una considerazione, non di una dichiarazione di guerra. È giusto che venga letto e venga considerato come atto propositivo per far funzionare meglio la macchina amministrativa.
I sottoscritti consiglieri comunali Luciano Zarbano e Ivan Bracco, visti gli articoli in materia che prevedono che l’incarico di Commissario ad acta è inconferibile e incompatibile con il ruolo di Sindaco, ritengono che l’on. Claudio Scajola sia ineleggibile a Sindaco della città di Imperia e invitiamo l’amministrazione locale a formulare le osservazioni entro 10 giorni e a sospendere la seduta fino a che l’amministrazione non avrà formulato chiarimenti alle osservazioni in merito”.
Ivan Bracco
“Chiediamo al sindaco e al segretario generale di verificare quanto il collega Zarbano ha enunciato per fare chiarezza sulla situazione. Non è un atto per bloccare l’amministrazione ma per fare chiarezza, una chiarezza che ci chiedono i cittadini perché i doppi incarichi hanno creato delle perplessità. Va chiarito in termini legali se questi elementi sussistono oppure no. È un atto di chiarezza visto che siamo in una pubblica amministrazione e dobbiamo essere trasparenti”.
Simone Vassallo
“All’inizio della seduta ogni consigliere comunale, compreso il Sindaco, ha sottoscritto un’autocertificazione che dichiara che non c’è sussistenza di motivi ostativi per l’elezione a carica di consigliere comunale”.
Segretario Rosa Puglia
“In merito a quanto evidenziato dai consiglieri è stata fatta una verifica sulle cause di ineleggibilità, incompatibilità e inconferibilità. Abbiamo condotto una disamina alla luce della giurisprudenza che indica le cause di ineleggibilità. Il caso in questione non è comparabile ai casi elencati perchè si tratta di un tipo di nomina diverso, anche per quanto riguarda l’incompatibilità, non è applicabile alla situazione, nemmeno il caso del consigliere Pugi (dimessosi da consigliere perché presidente del cda della Fondazione Isah, ndr). Il ruolo di commissario ad acta e il ruolo di commissionario di governo sono diversi. Questo relativamente alle fattispecie esaminate, dato che il documento non è stato consegnato in segreteria.
La nomina a Commissario ad acta di un ato idrico deriva dalle funzioni obbligatorie che hanno i Comuni, è una fattispecie diversa da quelle citate. Deposito il mio parere. Non sussistono le cause di ineleggibilità, incompatibilità e inconferibilità in capo al Sindaco della città di Imperia Claudio Scajola, anche nell’ambito dell’incarico a Presidente Provincia e a Commissario ad acta”.
Lucio Sardi
“Il fatto che l’amministrazione abbia valutato la problematica sull’opportunità o legalità di un incarico di questo tipo significa che porsi questa problematica non è strumentale, ma è una valutazione di natura politica e amministrativa. Ci domandiamo come sia possibile dare una risposta su un documento avendone ascoltata una parte, come si può dare una valutazione in questo modo? Chiediamo che venga fatta una valutazione opportuna anche sui temi e che si possa avere la possibilità di votare anche avendo visione del documento di cui non abbiamo conoscenza e consentire a tutti di votare. Sarebbe molto più serio affrontare questa questione e dare tempo al consiglio di votare avendo contezza del documento”.
Paolo Ornamento
“Le risposte del segretario sono oneste e sincere. Da parte mia e di tutti noi c’è massima fiducia nelle parole del segretario e del sindaco. Il sindaco sottoscrivendo l’autocertificazione si prende una responsabilità. Ha l’esperienza per sapere cosa si può fare e cosa no”.
Andrea Landolfi
“Ci terrei a ricordare a tutti noi consiglieri il ruolo che ricopriamo. Fare il bene della città, amministrarla. I risultati delle elezioni sono stati netti, marcati, storici. Siamo aperti a tutti e contro nessuno. Aperti a qualsiasi discussione, purché produttiva. L’attività del consiglio comunale non deve essere la continuazione della campagna elettorale, dove qualcuno si è concentrato sulla demonizzazione degli avversari. Ognuno dovrà uscire da questa aula a testa alta senza che la propria persona sia intaccata da attacchi mossi a posizioni politiche opposte.
Consigliere Zarbano, quando si perde bisogna farsene una ragione. La presenza di tanto pubblico oggi mi inorgoglisce, significa che in questo consesso si lavora per il bene della città di Imperia”.
Alessandro Savioli
“Auguri di buon lavoro a questa amministrazione e anche alle minoranze. Dovremo portare un contributo in maniera propositiva, senza contestare laddove non ci sono problematiche da risolvere”.
Alessandro Casano
“I cittadini chiedono che Imperia continui ad essere amministrata bene. Forse se l’argomento fosse stato così importante andava presentato prima, in campagna elettorale. È pacifico che ci sia un parere del Segretario Comunale che c’è proprio per questo. Sospetto che questa contestazione avanzata oggi sia tardiva e temo pretestuosa”.
Luca Volpe
“Sardi ha detto che questa richiesta della minoranza non sarebbe strumentale, ma chiede che questa amministrazione si fermi per valutare il documento. Queste due dichiarazioni sono in antitesi. Dobbiamo continuare a rimettere nei binari giusti una città che era allo sbando. Non possiamo andare dietro a personali interpretazioni di norme. Dobbiamo farci qualche domanda sull’esito del voto. Il distacco tra Scajola e Bracco è stato di 40 punti, un dato enorme dal punto di vista numerico e politico. Questo deve essere chiaro”.
Davide La Monica
“Ho ascoltato l’eccezione dei consiglieri Zarbano e Bracco. Mi aspettavo che una simile eccezione arrivasse dall’estrema sinistra che porta avanti condotte ostruzionistiche, l’estrema sinistra che perde in tutta Italia e non se ne fa una ragione cercando di ribaltare l’esito del voto. Credo però che oggi l’interesse sia fare il bene della città. Vi chiedo da consigliere di lavorare per l’interesse di Imperia. Ho sempre cercato di evitare ogni condotta ostruzionistica. Mi auguro che ci sia da parte vostra un cambio di rotta”.
Loredana Modaffari
“Provo sincero dispiacere per l’interpretazione che è stata data dell’istanza del consigliere Zarbano. È una legittima istanza della minoranza e la segretaria non può liquidarla così. La segretaria può prendersi 10 giorni per licenziare un parere maggiormente cosciente. Il tema è importante, prodromico ad affrontare qualsiasi altro tema. Non è strumentale. Non è ostruzionistico”.
Luciano Zarbano
“Io chiedo che questo documento venga protocollato. E chiedo una risposta. Non è un’azione di disturbo. Al di là delle parole, chiedo che il documento venga protocollato e venga fornita una risposta”.
Enrico Lauretti
“Esprimiamo un voto favorevole al parere del Segretario. La questione posta dal consigliere Zarbano è complessa. Penso che le cose vadano affrontate con approfondimento. Certamente lo farà l’amministrazione”.
Giovanni Montanaro
“A nome di tutta la maggioranza e di tutta la cittadinanza di Imperia che ha dato fiducia a questa amministrazione esprimo un voto favorevole al parere del Segretario. Ha già dichiarato l’infondatezza dell’istanza presentata da una parte della minoranza”.
Ivan Bracco
“Mi sembra che facciamo finta di non capire qual è la nostra intenzione. Noi stiamo portando all’attenzione del consiglio una presunta problematica. Noi chiediamo una verifica. Se chiedere questo è un problema non ci troverete mai d’accordo. Vincere con il 60% consente di non rispettare le regole? Noi chiediamo solo di verificare. Visto l’atteggiamento del segretario, che ha espresso un parere senza neanche aver letto il documento, il nostro voto è contrario”.
Luca Volpe
“Nessuno vuole andare contro le regole, ma non si vuole neanche bloccare quello che questa amministrazione ha fatto in questi cinque anni e per la quale ha ottenuto la fiducia degli elettori. Il nostro voto è favorevole al parere del Segretario”.
Lucio Sardi
“È stata sollevata una problematica che deve essere valutata nel concreto in questa sede perché è previsto che venga data una risposta in questa sede. Questo non blocca nessuna attività amministrativa. Si sceglie di non farlo. Si decide di andare dritti. Potete prendere il 60%, anche l’80%, noi l’opposizione la faremo comunque. È stata presentata in questa fase l’istanza perché questo è il momento previsto dalla legge per valutarla. Se non lo si fa ci se ne assume la responsabilità politica”.
Edoardo Verda
“Si e parlato di consenso, di vittoria netta, che noi abbiamo riconosciuto come Pd. Nessuno mette in dubbio il risultato elettorale. L’istanza presentata da Zarbano è un diritto e un dovere di un amministratore. Ha rilevato una possibile incompatibilità, è necessario prenderne atto come consiglieri. Il Segretario ha dato una risposta verbale, io non ho neanche ancora finito di leggere l’istanza presentata dal consigliere di minoranza. Non è stato dato il giusto peso, noi ci asteniamo. Chiediamo una risposta più precisa”.